Dal Granma Internacional 27/3-11/4
FRUSTRATO UN NUOVO TENTATIVO DI SEQUESTRO DI UN AEREO CON PASSEGGERI
Le conseguenze degli stimoli ricevuti dal governo degli Stati Uniti che con la
loro infame e deliberata condotta di concedere impunità e privilegi ai sequestratori
di aerei e imbarcazioni con passeggeri che agiscono utilizzando armi da fuoco e
armi bianche e usando ripugnanti metodi di terrorismo, minacciando di uccidere
gli ostaggi catturati.
questo atteggiamento ha incitato alcuni elementi con gravi precedenti penali a
tentare di sequestrare un aereo passeggeri, come è avvenuto nei giorni scorsi
con un DC-3 e un AN - 24.
Nel pomeriggio di ieri, giovedì 10, il Centro Dirigente del Ministero degli
Interni dell’Isola della Gioventù ha comunicato che alle 17.30 cinque individui
avevano sorpreso con la violenza un soldato di leva che era di guardia
nell’Area 6 di un deposito della riserva e rifornimenti della FAR vicino al
paese di La Fe, rubandogli il fucile e scappando poi in automobile.
Alle 19.50 il veicolo è stato fermato vicino al parcheggio dell’aeroporto.
Quattro dei cinque che assaltarono il soldato di leva sono stati arrestati
immediatamente. Il fucile è stato trovato nel bagagliaio dell’automobile, con
la baionetta e tre caricatori, due coltelli e pesi per ginnastica.
Vicino al bar dell’aeroporto è stato trovato un terzo coltello che apparteneva
al gruppo dei delinquenti. Il piano comprendeva la partecipazione di otto
persone con l’intenzione di concentrarsi nella sala d’attesa, pochi minuti
prima dell’arrivo dell’ultimo volo Avana - Nuova Gerona. Avrebbero aspettato la
discesa dall’aereo di una decina di persone. I pesi servivano per rompere i
vetri di separazione dalla pista. Poi avrebbero preso con la forza l’aereo con
i passeggeri rimasti, prendendoli in ostaggio. Sarebbero stati circa 30, si
calcola.
Questi individui sono persone antisociali, che non lavorano. Due hanno anche
precedenti penali.
Si stanno cercando altri eventuali partecipanti al tentativo di sequestro
Un Giudice Federale degli Stati Uniti ha confermato oggi la decisione del
magistrato della Florida di liberare con la condizionale i sei cubani accusati
del sequestro dell’aereo cubano con 31 persone a bordo.
Il Magistrato James Lawrence King ha confermato, dalla sua sede a Miami in Florida,
rispondendo a una richiesta della Procura Generale, la decisione del Giudice di
Cayo Hueso, Hugh Morgan, di porre in libertà gli accusati mentre sono in attesa
del processo.
Per tornare in libertà gli accusati devono versare meno del dieci per cento
dell’ammontare richiesto.
Questa è una prova ulteriore di quanto sono importanti e autentiche le denunce
e le accuse contro gli Stati Uniti espresse da Cuba!
Tutto questo fa parte di un sinistro piano ordito dagli Stati Uniti contro Cuba
organizzato dalla mafia terrorista di Miami e dall’estrema destra del governo
degli Stati Uniti.
(L'Avana. 11 aprile 2003 – Granma
Internacional)
IL VERO VOLTO DELLA PATRIA
Silenzio e coraggio per salvare la Rivoluzione Il dottor Pedro Luis Velíz
Martínez - l’agente Ernesto dal 1996 -
racconta come le autorità degli Stati Uniti,
attraverso l’Ufficio di Interesse dell’Avana, vogliono distruggere il sistema
nazionale della sanità pubblica di Cuba
di Oscar Sanchez
Martí è nato nell’anno del suo150º anniversario perchè le sue parole sono più
che mai vigenti. Un giorno prima di morire egli disse: “ Ci sono cose che per
farle riuscire si devono fare in assoluto silenzio!”
Non hanno avuto il coraggio di chiamarci con i i nostri nomi perchè la verità
pesa molto” hanno dichiarato Ana e Pdro, nella foto in compagnia dei figli Luis
Ernesto e Ana Laura.
L’aureola cammina tra la popolazione e lo onora con la verità contro la
menzogna, mentre si confonde tra operai, medici, soldati e giornalisti: è uno
tra i tanti, parla con la voce di uomini e donne come Ernesto, Gabriela,
Octavio, Tania, Miguel, che scelsero queste identità per smascherare il mostro
dalle sue stesse viscere.
“Figlio mio...e io che non lo sapevo, ma che cosa bella hai fatto! Che allegria
sapere che eri tu! Il mio medico, il mio vicino...” Ana Rodríguez parla con
commozione perchè gli aveva rimproverato molto la sua condotta che lo
allontanava dai suoi amici, dal CDR, dalla Rivoluzione...
“Io dovevo parlare con lei perchè una delle ultime volte la vidi per la firma
del Plan Jaba e le chiesi perchè così giovane e così attiva ci stava
abbandonando. Mi sono sentita obbligata a dirle che adesso so che non ci stava
abbandonando, che era più vicina che mai!”
Gli occhi della Segretaria del blocco della Federazione delle donne cubane
brillano come simboli d’amore per la Patria.
I vicini cercano i loro sguardi, li fanno passare come esseri superiori come se
non fossero più reali, sino a che realizzano che sì, sono sempre gli stessi
Pedro e Ana Rosa di sempre con i loro veri volti di rivoluzionari.
“Sono stati giorni molto intensi, di emozioni forti, ma questo abbraccio della
gente del quartiere era quello che aspettavamo di più” dice Pedro Luis Velíz
Martínez. “Era molto difficile passare con una borsa per il mercato e con la
faccia dura davanti alla gente che faceva il lavoro volontario e dire ai miei
figli che non avremmo partecipato alla marcia nella Tribuna Antimperialista,
quando me lo chiedevano con fermezza! Qualsiasi sacrificio è poco se uno sa di
essere responsabile della sicurezza e dell’integrità della Patria!”
“Noi stiamo denunciando fatti assolutamente veri! Ci pagavano, a me davano 100
USD al mese... finanziano tutti coloro che si impegnano a sovvertire l’ordine
nella società cubana, usano materiali come video, riviste, stampati,
indicandole azioni per far esplodere tensioni sociali. Ci dicevano che dovevamo
cercare di penetrare tra le forze armate e la polizia, contro il popolo. Ci
hanno consegnato manuali per guidarci nella preparazione delle relazioni.
L’Ufficio di Interesse per noi era aperto e James Cason, direttore di questo
Ufficio ( l’ambasciata ) degli Stati Uniti ci ha offerto casa sua per le
riunioni con questi mercenari, ha detto che la sua residenza era a nostra
disposizione!”
Pedro - dal 1996 è l’agente Ernesto - era riuscita a divenire presidente del
detto Collegio dei Medici Indipendenti di Cuba che aveva l’obiettivo essenziale
di screditare il sistema della sanità pubblica cubana.
“Ricevetti l’orientamento di reclutare medici nell’ospedale - il Fajardo - dovevo
farli sentire frustrati dicendo che i salari erano scarsi, che dovevamo fare le
guardie e altre cose... Lo stesso Cason e Roberto Zuñiga, il secondo segretario
politico economico della SINA, me lo dicevano. Nell’Ufficio di Interesse esiste
un dipartimento chiamato “umanitario” che si occupa dei mercenari.
I due, Cason e Zuñiga, hanno percorso tutta l’Isola. Zuñiga mi ha raccontato
che ha incontrato un medico sulla collina di Mayarí che gli ha detto che non
gli serviva nulla per svolgere la professione, ne denaro, ne medicinali, ne
attrezzature e io mi dissi che sicuramente era un rivoluzionario come me!”
Nell’ospedale Fajardo dove ha ricevuto un entusiastico saluto, Pedro ha
rivelato che la Miami Medical Team Foundacion lo pagava. Si tratta di
un’organizzazione della Fondazione Nazionale Cubano - Americana.
“I progetti delle autorità nordamericane grazie all’Ufficio di Interesse sono
tanti. Uno comprende anche un’organizzazione spagnola e si chiama “Svegliando
le famiglie”. Consiste nella scelta di casi di bambini che hanno necessità di
operazioni. Si tratta di portarli fuori dal paese, armare un grande show di
propaganda per screditare la medicina cubana e poi rimandarli a Cuba senza dare
loro il servizio di riabilitazione o continuare le cure. Chiedere medicinali
per bambini con necessità a lungo tempo non era previsto però, ci hanno sempre
detto che questo non entrava nel progetto.”
“Un altro compito è stata la ricerca di informazioni sulle malattie come il
dengue, la congiuntivite emorragica, il paludismo per poi inventare che a Cuba
c’era un epidemia che non si poteva controllare. Pretendevano che il Collegio
dei Medici Indipendenti divenisse una sorta di organismo parallelo al Ministero
della Sanità con una franca ingerenza in una delle più belle conquiste della
nostra Rivoluzione. Ci attaccano da questo lato perchè non sopportano di vedere
che siamo divenuti una potenza medica!
I “gruppetti” sono 2 o3 e sono proprio “gruppetti”. Io dirigevo un gruppo di
dieci e dicevamo di essere 800 perchè è un gioco di menzogne, è un modo di
guadagnare denaro facile! Di avere un avallo presso il dipartimento dei
rifugiati degli Stati Uniti per emigrare!
Per questo spendono milioni di dollari, per captare persone che quando entrano
nei gruppetti si sentono dire - è capitato anche a me - che si devono fare gli
scioperi, che si devono mettere le bombe, incitare alla disobbedienza civile...
tutto viene anche in video e manuali.
A me per esempio hanno chiesto con molta insistenza notizie sulla salute del
Comandante Fidel, vogliono sapere se soffre di malattie, se prende medicinali o
alimenti speciali. Sono molto interessati a tutto ciò che riguarda il
funzionamento dei policlinici, degli ospedali
(in senso costruttivo e di sicurezza). Cercano dati sulla Scuola latino americana
di Medicina: come si giunge là, come si fa la selezione, che materie si
studiano, con che programmi, se sono futuri medici della famiglia, la
specialità dalla quale sperano di ottenere maggiori diserzioni!”
Gabriela ha salvato l’amore
“Era una situazione molto dolorosa: il nostro matrimonio era finito, cèra molta
distanza tra di noi. Lo non condividevo la sua forma di esprimersi... arrivava
sempre tardi. Allora lui disse ai suoi ufficiali che lui aveva fiducia in me e
loro ebbero la stessa fiducia. Il 2 marzo del 2000 nacque l’agente Gabriela,
con l’immensa felicità di conoscere Ernesto, di sapere che Pedro non era un
traditore” racconta Ana Rosa Jorna Calixto, sposa e medico a sua volta,
specialista in medicina generale integrale.
La sua voce, la sua respirazione agitata mostrano una donna capace di amare e
disperata di rivelare la verità a suo padre José come lui le aveva insegnato.
“È stato bello poter dire a papà, un pensionato del Ministero degli Interni,
che io non ho mai tradito!”
Un momento duro fu quando sua figlia Ana Laura, capo del gruppo dei pionieri
della scuola Saúl Delgado, le disse che se suo papà parlava tanto di Fidel, del
Che e della Rivoluzione perchè non era uguale ai 5 Eroi prigionieri. “Io
sentivo il cuore che mi voleva uscire dal petto e volevo gridarle che sì, che
suo papà era come loro e che io avevo la missione di badargli!”
L’allegria di essermi sbagliato
“Sono molto contento di essermi sbagliato perchè le dissi cose molto dure e
vissi momenti molto difficili! Sapevo che lo stava perdendo. Oggi so che è lui
lo stesso uomo che conosciamo, dedito alla medicina, per il suo carattere così
umano che solo il cuore poteva esprimere! Ha portato prestigio nel nostro
ospedale e alla nostra medicina. Hanno fatto rivivere il Che, lo hanno riportato
qui perchè hanno difeso con dignità il meglio della nostra Rivoluzione, la sua
preoccupazione per la salute della popolazione”!
L’abbraccio dei suoi compagni di terapia intensiva nel Fajardo
Mauyra Garcia ha detto tutte queste cose al Granma.
Ella è la direttrice del Fajardo. Intanto Ernesto e Gabriela non potevano
uscire dalle strette degli abbracci di infermiere, medici e lavoratori dove
Pedro, specialista di primo grado di medicina interna è specializzato anche in
terapia intensiva. Lì ha conosciuto Ana, studentessa. Gli studenti di
infermeria, con la voce di Maikel Perera, hanno reso loro omaggio come coloro
che si preparano come futuri medici. Gisela Castaeda, per questi ultimi, ha
detto ad Ana ed a Ernesto che la FEU vi complimenta e vi ringrazia per la
vostra scelta e il vostro coraggio
Pedro ha detto ai suoi compagni che non già c’era più necessità di silenzio,
con quell’antipatico e apatico medico, perchè la più alta direzione della
Rivoluzione ha deciso di rivelare la nostra vera identità. Se questo momento
non fosse giunto non dubitate che saremmo ancora in combattimento!”
Pedro, rispondendo a come ricorderà Gabriela, ha detto “Come la stessa Ana di
sempre!” e Ana ha commentato su Ernesto che: “Lui non è mai stato lontano, solo
che io ho avuto l’importante missione di porre ben alto il suo nome. Sarà
sempre con me perchè era medico e io anche, perchè era internazionalista e io
ho potuto fare lo stesso, perchè ha difeso questa Rivoluzione e abbiamo avuto
la possibilità di farlo anche noi, perchè non abbiamo mai detto “Arrivederci”
al Comandante, ma “Hasta la victoria siempre”, sempre, fino alla vittoria!
(L'Avana. 11 aprile 2003 – Granma
Ineternacional)
IL CILE DETIENE CONTRERAS...
Posada e
i suoi complici: attivi collaboratori della polizia fascista di Pinochet
di JEAN-GUY ALLARD -
speciale per Granma Internacional -
L'accusa contro vari sbirri cileni di assassinare a Buenos Aires l'ex
comandante in capo dell'Esercito, generale Carlos Prats e sua moglie Sofia
Cuthbert (nel 1974), ha una connessione cubana a Panama dove il Governo ha il
"privilegio" di custodire quattro terroristi che sono stati tra i più
attivi collaboratori dei criminali servizi segreti della dittatura fascista di
Augusto Pinochet.
Oltre ad essere gli autori di una sinistra cospirazione per assassinare con
esplosivi il Presidente di Cuba nel mezzo di un’assemblea, sapendo di provocare
un massacro di immense proporzioni, Luis Posada Carriles, Gaspar Jimenez
Escobedo, Guillermo Novo Sampoll e Pedro Remón hanno realizzato varie operazioni
negli anni '70 come complici della polizia politica della dittatura cilena.
La recente decisione del magistrato cileno Alejandro Solís accusa gli ex
generali in pensione Manuel Contreras e Raúl Iturriaga Neumann, gli ex
brigadieri Pedro Espinoza e José Zara che verranno processati come autori del
doppio crimine di Buenos Aires.
Vari di questi personaggi hanno collaborato alla realizzazione di attività
criminali con terroristi professionisti che adesso sono custoditi delle
autorità panamensi.
LA DINA SI ASSOCIA AL CORU
Dopo il colpo di Stato contro il presidente costituzionale Salvador
Allende Goznes, la giunta fascista cilena aveva dato l'ordine di appoggiare i
progetti criminali dei terroristi cubano-americani che, in cambio, offrivano i
loro servizi per assassinare i residenti all'estero opposti alla dittatura.
L'obiettivo della DINA era eliminare fisicamente l'opposizione sia all'estero
che in Cile. Così Luis Posada Carriles, Guillermo Novo Sampoll e Gaspar Jiménez
Escobedo, tutti quanti fondatori del Coordinamento delle Organizzazioni
Rivoluzionarie Unite (CORU), insieme al pediatra assassino Orlando Bosh,
parteciparono a un importante numero di azioni a favore della giunta di
Pinochet, come consulenti o fornitori di mercenari e di materiali esplosivi
oltre all’appoggio logistico.
Un rapporto reso pubblico del FBI, con data del 29 aprile 1986, conferma un
incontro tra gli esiliati cubani e Pinochet il 17 marzo 1975. Pinochet offriva
loro aiuti economici se si fossero uniti ai differenti gruppi contro
rivoluzionari e promise di intercedere per loro con i Capi di Stato del
Paraguay e l'Uruguay, due paesi sottoposti a crudeli dittature.
Un altro documento del FBI con data del 17 dicembre 1974 precisa che in Cile i
cubani parteciparono a corsi di addestramento paramilitare e che il Governo
cileno forniva passaporti al terrorista Orlando Bosh per realizzare le azioni.
In un altro rapporto reso pubblico si legge che il futuro creatore della
Fondazione Nazionale Cubano-Americana, Jorge Mas Canosa, partecipò
personalmente a trattative con i militari fascisti cileni il 12 dicembre 1974.
La cospirazione si inseriva nel Piano Condor, concepito per eliminare gli
avversari dei regimi fascisti in Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay e Bolivia.
L'ASSASSINIO DI LETELIER
L'esempio più noto della sinistra collaborazione fra la DINA e il
CORU è senza dubbio l'assassinio dell'ex ministro cileno Orlando Letelier e del
suo collaboratore Ronny Moffit, avvenuto a Washington il 21 settembre 1976 per
lo scoppio di una potente bomba messa nel veicolo in cui viaggiavano.
Letelier era esiliato negli Stati Uniti, perseguitato dalla dittatura.
Dopo varie consultazioni tra i dirigenti del CORU, con Luis Posada Carriles e
Orlando Bosh, vennero incaricati di eseguire l'operazione i i cubano-americani
José Dionisio "Pozza di Sangue" Suárez, Virgilio Paz Romero, Alvin
Ross Díaz e i fratelli Guillermo e Ignacio Novo Sampoll. (Dopo l'arresto di
Posada in Veneuela i ricercatori della DISIP trovarono nell'ufficio della loro
“agenzia di detectives” una carta geografica di Washington dove si vedeva la
strada che Letelier percorreva ogni giorno dal lavoro a casa.sua)
Un rapporto del FBI con data del 23 settembre 1976 riferiva testualmente
l'appoggio della DINA ai fratelli Novo, confermando all'agenzia statunitense
che l'assassinio di Letelier era un'operazione congiunta tra costoro e la
polizia segreta di Pinochet.
In Cile l'ex capo del Dipartimento Estero della DINA, generale Raúl Iturriaga
Neumman, accusa adesso il suo ex agente Michael Towley dell'assassinio del ex
comandante in capo dell'Esercito, Carlos Prats e della moglie.
L'avvocato di Contreras, Juan Carlos Manns, ha spiegato che si vuole estradare
Townley, residente negli Stati Uniti, perché "renda chiare le sue
dichiarazioni" sul crimine. Nel 1999 Townley ha dichiarato a Washington di
fronte alla giudice argentina María Servini de Cubría di avere eseguito
l'attentato a Buenos Aires per ordine di Contreras.
D'altra parte, l’investigazione a cura della giudice Servini contro Michael
Townley a cui si attribuisce il delitto di aver collocato personalmente un
ordigno esplosivo sotto la macchina del generale Prats non è terminata.
Un rapporto della CIA di 21 pagine indirizzato al Congresso e pubblicato il 18
settembre 2000 ha confermato che Contreras e il brigadiere Espinoza ordinarono
direttamente l'attentato e che Michael Townley, il suo "terrorista in
capo", era incaricato di contrattare i cubano-americani. Townley, un
nordamericano residente in Cile, illegalmente entrato negli Stati Uniti con un
passaporto paraguaiano si mise in contatto con il capitano Fernández Larios per
riunirsi con Guillermo Novo Sampoll e il suo fratello che stand ai patti con
avevano prestato i loro sgherri per uccidere Letelier.
Ricercatori nordamericani hanno scoperto che Townley e Novo Sampoll si erano
riuniti a New York il 14 settembre 1976, una settimana prima dell'assassinio di
Letelier e Moffit, col senatore James Buckley. Il politico aveva finanziato
vari viaggi di Novo Sampoll in Cile.
Una volta compiuta la sinistra "missione", Townley contattató
Guillermo Novo per confermare la realizzazione del crimine.
DALLE BARBADOS ALL'ITALIA
Il CORU ha realizzato in questo periodo 53 azioni conosciute tra
assassinii, scomparsa di persone, sequestri, ecc.
In quel fatidico 1976, Posada Carriles venne identificato come l'autore
materiale del crimine della Cubana de Aviación dove morirono 73 persone.
Il 6 ottobre una bomba distrusse in pieno volo l'aereo davanti alle coste di
Babados, tra Caracas e l'IsolaTrinidad. L'autore intellettuale fu Orlando Bosh
che a quell'epoca incontrava spesso Manuel Contreras Sepúlveda, direttore della
DINA cilena, oggi nuovamente accusato su ordine del magistrato cileno Alejandro
Solís.
Anteriormente, il 16 ottobre 1975 a Roma, un mercenario del Movimento
Nazionalista Cubano vincolato al CORU, aveva sparato a bruciapelo al leader
democratico cristiano cileno Bernardo Leighton e a sua moglie, che erano
rifugiati in Italia.
Gaspar Jiménez Escobedo ha vincoli con altri crimini che riguardano la DINA e il
Piano Condor, commessi nell'Argentina. Da giugno del 1976 costui entrò a far
parte del CORU come capo di un comando. Partecipò all’organizzazione
dell'attentato all'ambasciatore cubano in Argentina, Emilio Aragonés, pianificò
con Luis Posada Carriles la scomparsa, tortura ed esecuzione di due funzionari
di quella sede diplomatica: Crescencio Galañena Hernández e Jesús Cejas Arias i
cui corpi vennero occultati nelle fondamenta di un edificio in costruzione.
Durante quel periodo Pedro Remón, il quarto uomo detenuto a Panama, faceva il
sicario del gruppo Omega-7 partecipando ad una lunga catena di attentati
terroristici. L'FBI gli ha attribuito gli assassinii di Eulalio José Negrín e
del diplomatico Félix García Rodríguez.
Omega-7 agiva da Union City, in New Jersey, una città dominata dal Movimento
Nazionalista Cubano (MNC), diretto dai fratelli Novo Sampoll.
La lunga carriera terroristica di Posada, Novo Sampoll, Jiménez e Remón
dimostra molto chiaramente che le autorità panamensi hanno arrestato quattro
pericolosi recidivi la cui liberazione potrebbe avere imprevedibili
conseguenze.
(L'Avana. 27 marzo
2003 - Granma Internacional)