www.resistenze.org - popoli resistenti - cuba - 15-05-03

Ultime notizie - 10-05-03

traduzione delle notizie di Prensa Latina dal 5 al 10 maggio - a cura del Circolo di Milano di Italia-Cuba


Arrivato a La Habana un messaggio di un detenuto cubano negli Stati Uniti
5.5 - Benché in ritardo per le restrizioni imposte dal Governo degli Stati Uniti, questo sabato è arrivato a La Habana un messaggio di Gerardo Hernández, uno dei cinque cubani detenuti negli Stati Uniti, ai lavoratori del mondo per il Primo Maggio. Hernández, uno dei cinque cubani che stanno scontando anni di prigione nelle carceri statunitensi, nella sua missiva ribadisce il ringraziamento a quelli che hanno reso possibile la loro uscita dalle celle di punizione, dove sono rimasti per un mese. Facendo valere l'assioma che “meglio tardi che mai”, il cubano, che giudica i ritardi della corrispondenza come una cortesia della prigione, ha dato una insostituibile importanza alla solidarietà di quelli che non vacillano, in tempi difficili in cui alcuni normalmente si piegano secondo la direzione del vento. Tiene in considerazione quelli che riconoscono il diritto del suo paese a realizzare in pace i propri sogni, quelli che possono dissentire senza denigrare e senza correre ad affiancarsi ai suoi tradizionali nemici, dietro il microscopio con cui vogliono guardare la Rivoluzione cubana.

Le calunnie degli Stati Uniti contro Cuba sono irresponsabili, avvisa Alarcón
5.5 - L'attuale amministrazione statunitense lancia le peggiori e più irresponsabili calunnie contro Cuba per giustificare un'aggressione diretta come quella dell'Iraq, ha denunciato a La Habana Ricardo Alarcón, Presidente del Parlamento cubano. Davanti a un migliaio di rappresentanti di 121 organizzazioni operaie di 47 paesi presenti all'Incontro Internazionale di Solidarietà, e al Presidente Fidel Castro, Alarcón ha illustrato le diverse manovre ordite dal Governo del Presidente George W. Bush contro Cuba. “Ci hanno accusati di produrre armi biologiche per aggredire gli Stati Uniti, e negli ultimi tempi hanno tentato di introdurre elementi che facciano credere all'opinione pubblica internazionale l'esistenza nel nostro paese di una crisi migratoria”. Secondo il leader parlamentare, l’unica cosa nuova nella strategia che Washington mantiene contro La Habana dalla primavera del 1959, nota come ‘Progetto Cuba’, è che ormai non nasconde più la sua partecipazione diretta in questi piani.

Messo in risalto il lavoro in Ecuador della brigata medica cubana
5.5 - I risultati del lavoro di una brigata medica cubana in 10 province ecuadoriane trovano ancora oggi ripercussioni favorevoli tra gli specialisti e nei mezzi stampa. Composto da 25 medici, dal 31 marzo il gruppo ha incentrato il suo lavoro nella prevenzione ed è partito dall’Ecuador con una valutazione soddisfacente del Sottosegretariato di Salute di Guayas, il cui capoluogo è Guayaquil dove era ubicato il ‘posto di comando’. Benché inizialmente l'accordo di collaborazione stabilisse l'aiuto nella lotta al dengue e alla malaria, i cubani hanno esteso il loro lavoro di assistenza alle comunità a tutti gli aspetti relativi alla sanità.

Da gennaio ad aprile si sono recati a Cuba oltre 800.000 turisti
5.5 - Circa 800.000 turisti si sono recati a Cuba da gennaio ad aprile 2003, ha annunciato Alejandro Figueras, consulente del Ministro del Turismo di Cuba. Figueras ha precisato che in gennaio si è avuta una crescita del 35 %, in febbraio del 19 %, del 6 % in marzo e nuovamente una crescita del 20 % in aprile. L'assessore del Ministro del Turismo ha detto questo sabato in una conferenza  davanti agli assistenti al Secondo Incontro di Enti e di Professionisti del Trasporto Turistico, che Cuba spera di raggiungere quest’anno la visita da 1.9 a 2 milioni di turisti.

Smontato a Cuba il mito della libertà di stampa occidentale
6.5 – Noti comunicatori cubani e stranieri hanno smontato a La Habana questo lunedì il mito della libertà di stampa creato dall’Occidente, e hanno denunciato la campagna mediatica scatenata dagli Stati Uniti contro Cuba per giustificare un'aggressione. Secondo il veterano giornalista cubano Ernesto Vera, concepire la stampa come il ‘Quarto Potere’ – dopo l’esecutivo, il legislativo e il giuridico - è un'illusione, poiché il controllo reale, ha rimarcato, viene esercitato dai gruppi economici e dalle multinazionali. Intervenendo al Convegno organizzato dall'Unione dei Giornalisti di Cuba per la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, Vera ha aggiunto che nel caso della recente invasione nordamericana all'Iraq è stato manifesto “il matrimonio esistente tra il potere mediatico e quello militare”. Arleen Rodríguez, direttrice della rivista Tricontinental, ha denunciato l'atteggiamento assunto dai mezzi di comunicazione di Miami nel caso dei cinque cubani arrestati in quella città della Florida nel settembre 1998. La stampa di Miami si è convertita in un arma al servizio di quei settori ultraconservatori, ha precisato. L'argentina Claudia Camba ha sottolineato il lavoro che realizza un gruppo di attivisti della solidarietà con Cuba per fare conoscere la verità sul caso dei Cinque, come sono noti internazionalmente, attraverso gli spiragli della cosiddetta “grande stampa”.
 
Quasi un migliaio di intellettuali hanno firmato il documento di appoggio a Cuba
7.5 – Circa 831 personalità di Stati Uniti, Europa e America Latina si sono aggiunte fino a questo martedì a un appello che appoggia la Rivoluzione cubana davanti alle recenti minacce della Casa Bianca per aggredirla. Intellettuali nordamericani come Geoffrey Fox, Howard Zinn e Piero Gleijeses, come il giornalista francese Ignacio Ramonet, direttore di Le Monde Diplomatique, e il cineasta argentino Eliseo Subiela, hanno già aderito al testo “Alla coscienza del mondo”. Da quando è stato diffuso il documento cinque giorni fa, il portale www.porcuba.cult.cu, le pagine digitali della stampa cubana e l'Istituto Cubano di Amicizia con Popoli, hanno ricevuto le firme dei professionisti in appoggio al progetto sociale che viene costruito a Cuba dal 1959.

Effettuata a Roma una manifestazione di solidarietà con Cuba
7.5 - Con due grandi striscioni con gli slogan “Siamo vicino a Cuba” e “Fidel siamo con te”, centinaia di italiani hanno manifestato questo martedì in una piazza centrale di Roma, vicino alla sede dell'Ambasciata cubana. I partecipanti hanno preteso energicamente di porre fine alla campagna di attacchi e di disinformazione scatenata contro Cuba nelle ultime settimane in Italia dai principali mezzi di informazione. Numerosi oratori, tra questi vari parlamentari, hanno espresso il loro appoggio e la loro solidarietà con Cuba, e hanno denunciato le aggressioni alle quali sono stati sottoposti i cubani per oltre 40 anni da diverse amministrazioni statunitensi e da gruppi terroristici là radicati.

Cuba denuncia il trattamento inumano verso i familiari del cinque detenuti negli Stati Uniti
8.5 - Cuba ha denunciato il nuovo rifiuto delle autorità nordamericane a concedere visti a due delle mogli dei cinque cubani detenuti negli Stati Uniti dal 1998, per avere presuntamente attentato alla sicurezza nazionale di quella nazione. Per la terza volta a Olga Salanueva e per la seconda volta ad Adriana Pérez è stata negata l'entrata negli Stati Uniti per visitare in prigione rispettivamente René González e Gerardo Hernández, come una nuova dimostrazione del trattamento crudele e inumano patito da questi uomini, secondo quanto affermato questo mercoledì nel programma Tavola Rotonda Informativa. Il moderatore Randy Alonso ha segnalato che questo atteggiamento della Casa Bianca è una dimostrazione “della doppio morale del Governo statunitense nella sua particolare lotta al terrorismo”, in chiaro riferimento alle invasioni contro Afghanistan e Iraq. L'avvocato nordamericano Leonard Weinglass – intervistato per telefono – ha ribadito il diritto di Cuba ad autodifendersi dalle aggressioni effettuate da oltre quattro decenni da gruppi anticubani contro la Rivoluzione (1959) dal sud della Florida. Per questo, ha indicato, alla nazione caraibica spetta tutto il diritto a inviare persone (in questo caso cinque giovani) a controllare le azioni dei settori ultraconservatori radicati negli Stati Uniti. L'avvocato ha precisato che si deve realizzare un nuovo processo fuori da Miami, perché questa città è molto prevenuta soprattutto su quanto riguarda Cuba.

Presenteranno l’ultima relazione sull’appello dei cinque cubano detenuti negli Stati Uniti
8.5 - L'Undicesimo Circuito del Tribunale di Appello di Atlanta riceverà l'ultima delle relazioni della difesa dei cinque cubani detenuti negli Stati Uniti dal 1998, accusati di avere messo in pericolo la sicurezza nazionale di quella nazione. Questo mercoledì, il rappresentante legale di Antonio Guerrero, l'avvocato nordamericano Leonard Weinglass, ha presentato il documento sugli sviluppi del processo contro il suo cliente da quando è stato arrestato nel settembre 1998. Con la relazione di Weinglass, ad Atlanta si chiude il cerchio. I tre giudici che compongono il gruppo di giuristi riceveranno integralmente abbondante materiale per il ricorso. “Non ci rimane che aspettare e avere fiducia”, ha dichiarato alla stampa cubana Mirtha Rodríguez, madre di Antonio Guerrero (Tony). “Il lavoro realizzato da Weinglass è eccellente, perché ha saputo trovare la verità e l'ingiustizia portata avanti in questo processo, con tali ragioni egli ha offerto la sua esperienza, i suoi sentimenti umani e nessuno meglio di lui può sapere chi sia il suo assistito”, ha affermato.

Valutato molto positivo l’andamento del turismo a Cuba
8.5 - Il Vicepresidente cubano Carlos Lage ha valutato molto positivo l’andamento del turismo nel primo quadrimestre dell'anno, con una crescita del 19 % in riferimento allo stesso periodo del 2002. Questi primi mesi del 2003 sono stati molto favorevoli, fatto che ci permetterà di avvicinarci all'aspirazione di avere circa due milioni di turisti a Cuba, ha detto Lage. Il funzionario è stato intervistato durante un breve soggiorno a Pinar del Río, dove si è recato questo mercoledì per verificare l’andamento del programma di recupero delle abitazioni, dopo il passaggio di diversi uragani nell’estremità occidentale di Cuba. Le sue dichiarazioni prendono in considerazione l'arrivo a La Habana di 800.000 turisti da gennaio ad aprile, numero che, secondo le autorità del settore, è riportata nelle statistiche come la più alta della storia.

Cubana de Aviación aggiunge gli A-330 200 alla sua flotta
8.5 - La linea aereo di bandiera Cubana de Aviación aggiungerà alla sua flotta a partire dal prossimo 19 maggio gli Airbus-330 200, aeronavi di terza generazione che collegheranno La Habana con Madrid, Londra e Parigi. L'A-330 200 dispone di 371 posti e ha una portata di 9.200 chilometri, ha precisato il presidente della compagnia aerea, Francisco Valdivia, durante una presentazione ai partecipanti alla Convenzione Internazionale di Turismo Cuba-2003, che oggi è alla sua quarta giornata di attività. Ha annunciato inoltre che dalla metà di questo mese Cubana inizierà a operare dall'aeroporto parigino “Charles De Gaulle”, aspetto che faciliterà i collegamenti con altre città francesi e con il resto dell'Europa. Ha aggiunto che come risultato di un accordo di affitto con la linea aerea Blue Panorama, la rotta La Habana-Roma sarà coperta da un Boeing-767. Valdivia ha confermato che, tra il 21 luglio e il 22 settembre prossimi verranno realizzati 11 voli che collegheranno La Habana e Santiago de Cuba con la città spagnola di Barcellona.

Il 95 % dei cubani ha accesso all'acqua potabile
8.5 - Il 95 % della popolazione cubana ha accesso all'acqua potabile, grazie allo straordinario sforzo e alla priorità che Cuba dedica all'opera idraulica, ha dichiarato a La Habana Manuel Font, membro del comitato organizzatore di EXPOAGUA-2003. Durante l'inaugurazione del congresso questo mercoledì, Font, che è anche Vicepresidente dell'Istituto Nazionale di Risorse Idrauliche, ha  segnalato che per raggiungere questo risultato solamente nell'ultimo decennio sono stati costruiti a Cuba 3.000 acquedotti rurali. Nonostante le limitazioni economiche caratterizzate dalla crisi internazionale e dal criminale blocco che da oltre 40 anni il Governo degli Stati Uniti impone a Cuba, attualmente la nazione conta su oltre 18.000 chilometri di reti e condutture, e su circa 60 punti di potabilizzazione e di dissalazione, ha aggiunto.

Cuba respinge le accuse degli Stati Uniti per essere stata inserita in una lista del terrorismo
9.5 - Cuba ha respinto energicamente le accuse presentate dagli Stati Uniti per essere stata inserita in un elenco di nazioni che presuntamente auspicano il terrorismo internazionale. Una dichiarazione emessa questo giovedì dal Ministero delle Relazioni Estere indica che davanti “alla ripetizione di queste false accuse, un'altra volta ci vediamo obbligati a presentare la verità”. Denuncia che Washington notifica in questa relazione, secondo il suo criterio unilaterale e senza fondamento giuridico né approvazione internazionale, la situazione di questo male nell'anno precedente. Come parte della loro politica egemonica mondiale, gli Stati Uniti emettono dal dicembre 1979 la suddetta lista di presunti “Stati patrocinatori del terrorismo internazionale”, dice il comunicato. In questo momento la lista comprende sette paesi: Iraq, Iran, Siria, Sudan, Libia, la Repubblica Popolare Democratica di Corea e Cuba. Un sola occhiata all'elenco mostra chiaramente l'obiettivo politico che la anima, sottolinea il MINREX. Quali sono i falsi argomenti del Governo nordamericano per inserire Cuba nella lista di Stati che auspicano il terrorismo nel mondo?, si domanda il documento del MINREX. Ed enumera: la presenza a Cuba di membri dell'organizzazione ‘Patria Vasca e Libertà’ (ETA), la protezione e l'appoggio di Cuba a membri dell'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e la presenza nell'Isola di fuggiaschi della giustizia nordamericana. “Il Governo degli Stati Uniti non ha mai potuto, né mai potrà provare la partecipazione di Cuba a qualsiasi azione terroristica”, ha enfatizzato.

Cuba afferma che gli Stati Uniti non hanno morale per accusarla di terrorismo
9.5 - Gli Stati Uniti non hanno autorità morale per definire Cuba un paese terrorista, ha affermato questo giovedì il Ministero degli Esteri cubano, in una dichiarazione che condanna l'inserimento dell'Isola in una lista di presunti patrocinatori di questo male. Anche la dichiarazione del Ministero delle Relazioni Estere respinge “le definizioni unilaterali di terrorismo” che il Governo del Presidente nordamericano, George W. Bush, cerca di imporre. Dopo avere denunciato che storicamente Washington ha sostenuto i principali regimi terroristici e repressivi del mondo, il testo riferisce che a Cuba, a differenza degli Stati Uniti, non si trova la sede di alcuna organizzazione terroristica, in riferimento ai gruppi anticubani che operano da Miami. La nota ufficiale dà la responsabilità al Governo nordamericano della lunga serie di azioni militari, attentati e sabotaggi che dal trionfo della Rivoluzione nel 1959 hanno causato la morte di 3.478 cittadini cubani e danni fisici ad altri 2.099. “Risulta evidente il desiderio dell'Amministrazione nordamericana di trovare qualunque pretesto, non importa quanto strampalato sia, per cercare di giustificare davanti all'opinione pubblica nordamericana e mondiale, l'aggressività contro il nostro paese, la sua politica ostile e il criminale blocco economico, commerciale e finanziario”, riferisce.

Cuba nega di essere un rifugio di latitanti della giustizia nordamericana
9.5 - Cuba ha negato di servire da rifugio a latitanti della giustizia nordamericana, uno degli argomenti branditi dagli Stati Uniti per inserire l'isola in una lista di paesi che presuntamente auspicano il terrorismo. Vale la pena ricordare che è stato il Governo statunitense quello che ha dato ospitalità durante tutti questi anni a molti terroristi o delinquenti cubani giunti nel territorio nordamericano, per qualunque via, afferma una dichiarazione del Ministero delle Relazioni Estere divulgata questo giovedì. Con il titolo “Cuba non ha niente da nascondere, né niente di cui vergognarsi”, il testo denuncia la copertura offerta da Washington a noti assassini e torturatori che sono fuggiti dall'Isola al trionfo della Rivoluzione nel 1959, e successivamente a una quantità di criminali giunti al territorio degli Stati Uniti.

Il Ministero degli Esteri: Cuba ha dato agli Stati Uniti informazioni per la lotta antiterrorista
9.5 - Il Governo cubano ha offerto, “con responsabilità e serietà”, alle autorità nordamericane tutte le informazioni e le risorse disponibili per lottare contro il terrorismo internazionale, ha affermato il Ministero degli Esteri. Smontando ciascuno degli argomenti branditi da Washington per inserire l’Isola nella lista di nazioni che presuntamente auspicano il terrorismo, Cuba ha considerato che la cosiddetta “opposizione” di La Habana alla coalizione degli Stati Uniti contro questo male costituisca l’insulto più infame di tutti. Dopo avere rivelato i gesti e le azioni intraprese da Cuba in ragione degli attentati dell’11 settembre 2001, la dichiarazione del Ministero delle Relazioni Estere aggiunge che la Casa Bianca non ha avuto neppure il coraggio politico di riconoscere questa collaborazione. “Lontano da ciò, mente vergognosamente, un'altra volta”, afferma il testo.

La presenza dell’ETA a Cuba risponde a una richiesta di Spagna e Panama
9.5 - Il Ministero delle Relazioni Estere di Cuba ha spiegato che la permanenza a Cuba di membri dell'organizzazione basca ETA è dovuta a una richiesta dei Governi di Spagna e Panama. In una dichiarazione pubblicata questo giovedì, il Ministero degli Esteri respinge gli argomenti utilizzati dagli Stati Uniti per inserire La Habana nella lista delle nazioni che auspicano il terrorismo nel mondo. Tra essi, Washington comprende a Cuba la presenza di membri dell'organizzazione “Patria Vasca y Libertad” (ETA), la quale - dice il MINREX – “ha avuto origine da una richiesta di  Spagna e Panama con l'obiettivo di aiutare la soluzione di una situazione che minacciava di diventare molto complesso in quest’ultimo paese”. I membri dell’ETA residenti a Cuba non hanno utilizzato mai il nostro territorio per attività di questa organizzazione né contro Madrid né contro nessun altro paese, afferma il Ministero degli Esteri.

Cuba chiarisce la presenza di rappresentanti di un partito irlandese, Sinn Fein
9.5 - Cuba ha chiarito che un cittadino irlandese, arrestato nell’agosto 2000 a Bogotà, Colombia, ha risieduto a La Habana per quattro anni, come rappresentante del Sinn Fein, partito politico di carattere legale e rappresentato nel Parlamento britannico. Una nota ufficiale divulgata questo giovedì dal Ministero degli Esteri denuncia che gli Stati Uniti hanno utilizzato la presenza a Cuba di Niall Conolly, per cercare di giustificare l'inserimento di La Habana in una lista di paesi che auspicano il terrorismo internazionale. La sua attività (di Conolly) a Cuba è stata sempre di stretto carattere politico, nell’ambito delle sue relazioni con il Partito Comunista di Cuba e con altri partiti in America Latina, riporta il testo pubblicato a La Habana.

La società deve occuparsi dei problemi di tutti i cittadini
10.5 – La società deve occuparsi dei problemi di tutti i cittadini, altrimenti non potrà essere definita giusta o socialista, ha affermato il Presidente cubano Fidel Castro in riferimento alla Sicurezza Sociale. Questo venerdì, alla chiusura della IV Conferenza Internazionale sul Diritto degli Handicappati, che ha sessionato per quattro giorni con oltre 200 delegati di 11 nazioni, il leader cubano ha detto che negli ultimi tre anni il paese ha adottato una colossale spinta. Ha aggiunto che è in questa fase che sono stati ottenuti i progressi maggiori. In questo contesto ha parlato dei risultati raggiunti nell’educazione, nella salute, nella cultura, nello sport, ma ha insistito sul fatto che nessuno può immaginare quanto ancora ci sia da fare. L’opera della Rivoluzione comincia a creare possibilità che neppure possono essere sognate da un altro paese a diverso sistema politico, ha precisato Fidel Castro, e ha fornito una dettagliata spiegazione sugli indici raggiunti con il sostegno dell’enorme capitale umano su cui conta la nazione.

Eredi di Stradivari collaborano a Cuba
10.5 -  Con l’obiettivo di far conoscere l’opera del più grande costruttore di violini, Antonio Stradivari (1647-1737), e le tecniche nella conservazione di documenti, sono giunti a Cuba specialisti italiani di varie scuole. L’esperienza di Stradivari sarà trasmessa ai cubani da esperti della provincia di Cremona (dove nacque il celebre liutaio) e della città di Fabriano, rispettivamente nelle regioni della Lombardia e delle Marche. La delegazione italiana, capeggiata da Francesco Torrisi, presidente della Scuola di Strumenti ad Arco di Cremona, aiuterà a identificare linee concrete di cooperazione per un progetto che comprende il recupero di un immobile dove verrà installato, nel municipio di La Habana Vieja, una scuola di formazione di giovani per la costruzione di strumenti ad arco.