www.resistenze.org - popoli resistenti - cuba - 28-05-04

da:  vocedelgamadi@yahoogroups.com

Messaggio al popolo messicano di Fidel Castro


26 maggio 2004.

Vi chiedo scusa per la mia assenza al cosiddetto III° Vertice dei Capi  di  Stato e di Governo dell’America Latina, i Caraibi e l’Unione  Europea.

Per diversi giorni ho pensato sulla convenienza o meno di parteciparvi.

Alla fine ho deciso di non farlo per diversi motivi.

I fondamentali sono:

Primo:  La complicità dell’Unione Europea con i crimini e le  aggressioni degli Stati Uniti contro Cuba attraverso l’infame e  ipocrita condotta a Ginevra, e il vergognoso accordo e la connivenza  nei confronti della legge Helms-Burton, d’inaccettabile e ignominioso  carattere extraterritoriale, la rendono indegna di essere presa sul  serio dal nostro popolo.

Sul campo di concentramento nella Base Navale illegale di Guantánamo  non hanno osato dire a Ginevra nemmeno una parola.

E neanche per sogno nel suddetto Vertice, l’Unione Europea ha accettato  la denuncia degli assassini, i maltrattamenti e le umiliazioni che  vengono commessi nei confronti degli innumerevoli messicani,  latinoamericani in generale e caraibici che cercano di sfuggire alla  miseria e al sottosviluppo imposti dall’ordine economico  internazionale, saccheggiatore e assassino imperante oggi nel mondo,  del quale anch’essa beneficia.

Da tutte le relazioni ricevute, si tratta di una conferenza che manca  di qualsiasi contenuto, di carattere esclusivamente cerimoniale, nella  quale l’Unione Europea non assumerà neanche il benché minimo impegno,  nemmeno il più elementare rispetto al principio di non intervento.

Secondo:  Il vergognoso conciliabolo e il tradimento contro Cuba di  vari governi dell’America Latina, nella loro impudica sottomissione  agli ordini degli Stati Uniti, feriscono in modo sensibile il nostro  popolo, e non è possibile concedere la benché minima espressione di  serietà e di rispetto nei confronti delle loro decisioni e dei loro  criteri.

Terzo:  Tutto è stato organizzato in modo che non ci sia nessun vero  dibattito, libero, aperto e pubblico su argomenti vitali che riguardano  la sorte del nostro emisfero e del mondo.

Quarto:  Il nostro Ambasciatore è stato ingiustamente espulso dal  Messico alcuni giorni fa, e ci sono affari in sospeso, non risolti  ancora, riferiti alla falsa e disonesta accusa secondo cui il nostro  paese sarebbe intervenuto negli affari interni del Messico.

Quinto:  Lasciando da parte l’amara esperienza di quanto avvenuto a  Monterrey, non esistono, a nostro giudizio, le benché minime condizioni  che consentano che una mia visita a questo fraterno e caro paese in  occasione della suddetta riunione apporti alcun risultato costruttivo.

Voglio comunque dare atto di quanto mi dispiace perdere l’opportunità  di salutare uomini come Chávez, Kirchner, Lula, Patterson e altri  illustri lottatori per un destino migliore dei nostri popoli di  America. Loro faranno tutto il possibile, e sono in grado di fare  tanto, nei cinque minuti che saranno a loro concessi nel Vertice dove,
da quanto si afferma, la stampa non sarà presente.

Forse al banchetto cerimoniale d’inaugurazione, con oratori scelti  preventivamente con cura, tra raffinatezze culinarie, champagne e vino  che non c’entrano niente con i miliardi di persone che nel mondo  soffrono di fame e miseria, si potrà ascoltare l’eco della voce di  qualche vero dissidente.

Cuba si sente molto onorata e in modo ottimo rappresentata dal bravo e  giovane Ministro degli Esteri, che nei pochi secondi che gli  concederanno in qualche angolino della riunione sarà capace di  esprimere verità imprescindibili.

Continuo a credere fermamente che un mondo migliore è possibile.

Con affetto fraterno

Fidel Castro Ruz
Presidente del Consiglio di Stato di Cuba

26 maggio 2004.

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