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Fonte: http://www.granma.cu/italiano/2004/julio/vier2/
da <associazionediamiciziaitaliacuba@yahoo.it>

Abbiamo enormi trincee di pietra e di idee


L'Avana, 2 Luglio 2004.

Ha affermato il Comandante in Capo Fidel Castro. L'assemblea Nazionale ha approvato la Dichiarazione contro le nuove  e brutali misure del governo degli USA, mentre continua l'analisi  della diffusione integrale dell' università nell'Isola.

POR MARIA JULIA MAYORAL E LOURDES PREZ, del diario Granma

Abbiamo la tranquillità di essere preparati in ogni senso per  affrontare l'aggressione: a enormi trincee di pietre uniamo enormi  trincee di idee, nel momento preciso ed esatto in cui l'imperialismo  condannato ad una crisi senza soluzione! ha affermato il Comandante  in Capo Fidel Castro, intervenendo ieri nell'assemblea Nazionale del  Poder Popular che ha approvato la Dichiarazione contro le nuove  misure del governo degli USA, destinate e una rapida fine della  nostra Rivoluzione.

Si dimenticano, ha sottolineato, che il nostro popolo ha sconfitto i  criminali che governavano qui con pi di 100.000 uomini, senza avere  armi. Cuba oggi ha dieci milioni di armi e milioni di persone che le  sanno usare molto bene.

Abbiamo ufficiali e capi molto preparati, centinai di migliaia di  laureati universitari, un milione di intellettuali e un popolo con  un alta cultura politica nel mondo. Sappiamo che abbiamo un  avversario poderoso in tecnologia e armamenti, ma totalmente orfano  di idee. Io non ho dubbi che questo impero non avrà la durata di  quello romano; il ritmo e la velocità degli avvenimenti di questi  tempi e il punto in cui giunto il pianeta mi danno questa totale  certezza! ha segnalato il Presidente del Consiglio e dei Ministri.  Fidel ha elogiato gli interventi dei deputati che ha definito  brillanti esposizioni, molto serie sul documento - la relazione del  governo degli USA, che non ha nulla di serio ma che va presa sul  serio per tutto quello che riflette.

La Dichiarazione approvata all'unanimità stata presentata dal  presidente del Parlamento Ricardo Alarcon.  Nella sessione, alla quale ha partecipato anche il generale Raul  Castro, i deputati hanno deciso di divulgare e dibattere in tutti i  modi possibili il contenuto dei piani imperialisti.  La Rivoluzione e l'educazione universitaria

Un altro assunto esaminato nella giornata stato il programma di  universalizzazione dell'università, un contrasto assoluto con il  bieco assunto precedente. Il successo di questo programma contrasta  incredibilmente con la prospettiva miserabile disegnata dal governo  degli USA per imporre la propria volontà ai cubani con la forza.  Fernando Vecino Alegret, ministro dell'educazione superiore ed  Enrique Cabezas, membro del Bur Nazionale della UJC hanno presentato  il tema.

Cuba ha un sistema educativo che per la sua vastità, il livello di  equità, di giustizia sociale e qualità della formazione supera  quello di tutti gli altri paesi nel mondo e costituisce una solida  base sulla quale si sviluppa tutta l'universalizzazione  dell'università, ha considerato Vecino Alegret.

La Casa Bianca non si rende conto delle dimensioni di questo  programma educativo, grazie al quale 161.666 giovani sono inseriti  in 774 sedi municipali nelle quali insegnano 60.000 professionisti,  giudici, medici, psicologi, ingegneri...

Questo processo espressione dell'unica transazione possibile a Cuba  verso il socialismo, ha detto Enrique Cabezas, che ha ricordato le  origini del programma, nel 2002, quando in soli 8 mesi si  prepararono le condizioni materiali e i nuovi modelli pedagogici. Si  tratta di una conquista di questo popolo, frutto della sua unità, di  un'altra realizzazione della battaglia delle idee.

Due pilastri fondamentali hanno permesso questo, ha aggiunto: il  capitale umano e le infrastrutture create dalla rivoluzione per  l'educazione, potenziate dai mezzi audiovisivi.

Con la capillarità dell'università sono illimitate le possibilità di  diffondere le opportunità di partecipazione agli studi superiori che  danno, alla fine, una qualità di vita superiore alla popolazione.  A Cuba, ha aggiunto, i figli delle famiglie pi umili accedono ai  centri di studi superiori, quegli stessi che sono esclusi in altri  paesi. Si tratta di una realtà ben diversa da quella che vive la  società nordamericana negli USA. Per fare due esempi, il costo degli  studi universitari aumentato del 47%, mentre le assegnazioni statali  per le università sono diminuite in 14 stati. Perché invece di  pensare alle riforme dell'educazione a Cuba non pensano a finanziare  gli studi dei giovani negri, ispanici e dei poveri che desiderano  studiare nel loro stesso paese?, ha chiesto Cabezas.

Per i membri delle commissioni di educazione, cultura, scienza e  tecnologia e medio ambiente e stato un motivo di orgoglio l'analisi  fatta nel parlamento di questo programma della Rivoluzione che  rimuove sin dalle fondamenta tutta la società cubana e rafforza  l'esecuzione di una giustizia sociale sempre pi profonda, come ha  dichiarato Jos A, Daz Dunque, che presiede il gruppo.  L'analisi del tema continuerà.


Per i cubani, negli Stati Uniti, stata creata una specie di apartheid.

La dichiarazione dell'Assemblea Nazionale del Poder Popular di Cuba.

L'impero vuole annichilire la nazione cubana e lo proclama con  insolente arroganza. Intensifica la guerra economica, la sovversione  interna, la propaganda anticubana e le pressioni sul resto del  mondo, con l'obiettivo di creare le condizioni che potrebbero  condurre ad un intervento militare diretto a distruggere la  Rivoluzione, porre fine alla nostra indipendenza e alla nostra  sovranità per realizzare l'antica chimera di annessione,  impadronendosi di Cuba.

Da ieri il governo di Washington ha posto in vigore nuove e brutali  misure contro il popolo di Cuba e contro i cubani residenti negli  Stati Uniti, definite dai loro autori come parte di un piano per  provocare una rapida fine del governo rivoluzionario.

Con queste misure si incrementano le ingiuste e discriminatorie  restrizioni imposte a questi cubani, il solo gruppo nazionale  rispetto al quale il governo degli Stati Uniti in aperta violazione  della Costituzione di questo paese, si arroga la facoltà e di  decidere le relazioni che possono mantenere con i familiari e il  loro paese di origine. Gi non si concede loro nemmeno la possibilità  di visitare Cuba una volta ogni anno; lo potranno fare ogni tre anni  e solo nel caso che ricevano il permesso speciale per farlo e  potranno restare a Cuba solo 14 giorni. stata ridotta severamente la  quantità di denaro che potranno spendere a Cuba come le rimesse ai  familiari.

Le visite e le rimesse sono ora confinate strettamente a quello che  l'amministrazione Bush definisce come famiglia immediata, dalla  quale capricciosamente esclude, tra gli altri, zii e cugini. Che  precedenti legali possono citare le autorità nordamericane per una  simile intrusione nella vita privata delle persone? Dove sono finiti  i valori familiari che sbandierano tanto l'attuale presidente e i  suoi amici? Il signor Bush si definisce ancora un conservatore  compassionevole?

Chi ha elaborato queste misure e gli incaricati di eseguirle hanno  avvisato che non ci saranno eccezioni, che verranno applicate con  retroattività e con tutto il rigore, con la minaccia di elevate  multe e gravi condanne in carcere, previste per coloro che incorrono  in violazioni alla politica del blocco, per cui negli Stati Uniti,  per i cubani stata creata una specie di apartheid.

Da ieri sono state eliminate quasi tutte le licenze che, se pur  sottoposte a vergognosi regolamenti, autorizzavano alcuni  nordamericani a visitare cuba e sono state soppresse anche le  possibilità di farlo senza spendere un solo centesimo. Quest'ultimo  fatto prova che oltre al proposito di intensificare il blocco e  danneggiare l'economia cubana, le misure cercano di impedire il  contatto diretto con la realtà cubana a milioni di nordamericani che  vogliono esercitare un diritto riconosciuto per tre anni consecutivi  da una vasta maggioranza del Congresso nordamericano. Che cosa  temono il Sig. Bush e la mafia ultra reazionaria che hanno redatto  questa irrazionale politica?

Il piano americano ha una implicazione particolarmente cinica: da  una parte impedisce drasticamente ai cubani residenti negli Stati  Uniti l'invio di rimesse ai familiari a Cuba e dall'altra autorizza  e istiga in ogni occasione la somministrazione di denaro e appoggio  materiale ai gruppetti di traditori che attuano ai loro ordini  nell'isola, mentre spoglia i cittadini nordamericani delle loro  libertà per visitare Cuba. Spende risorse del bilancio federale per  promuovere viaggi di persone di terzi paesi che verrebbero con il  proposito dichiarato di rifornire questi mercenari finanziati e per  dirigere altre azioni che vogliono sovvertire la società cubana.  Verranno destinati 59 milioni di dollari per questo nei prossimi due  anni. Di questi, 18 milioni per trasmissioni radio e TV da un aereo  militare

C 130. Questo costituisce una irresponsabile e illegale provocazione  che viola il Diritto e le norme internazionali dell'aviazione e  delle telecomunicazioni.

Il Governo degli Stati Uniti minaccia anche con la possibilità di  usare con maggior arbitrarietà quei capitoli della legge Helms  Burton, concepiti soprattutto per punire gli industriali di terzi  paesi. Nella famosa intesa firmata con la Unione Europea,  l'amministrazione nordamericana si era impegnata a cercare di  eliminare questi aspetti della legge, ma non lo ha fatto mai.  Adesso Bush, sommando la burla all'affronto, minaccia di usarli le  in una forma ancora pi aggressiva.

Mascherata biecamente con il nome di assistenza a una Cuba libera,  la relazione di quasi 500 pagine fondata nell'odio, le menzogne e  una faticosa retorica, dettaglia minuziosamente le misure che  Washington imporr a Cuba se riuscir ad impossessarsi dell'isola. La  società cubana verrebbe completamente sottomessa agli Stati Uniti  che dominerebbero senza eccezioni tutte le sue attività. Segnaliamo  solo alcuni aspetti del piano nordamericano che danno un idea del  grado di servaggio e sfruttamenti che vorrebbero imporre ai cubani: Uno dei primi passi che dovrebbe fare il detto governo di  transizione sarebbe la devoluzione delle proprietà agli ex  sfruttatori, includendo le case e le terre che la mafia batistiana  brama. Il processo sarà rapido e di realizzerebbe sotto la direzione  del governo degli Stati Uniti che stabilirebbe meccanismi speciali  per questo scopo. L'infame testo annuncia specificatamente lo  sfratto di coloro che abitano nelle ex residenze reclamate o che non  potranno pagare elevati affitti e anche, come avverrà lo sgombero  nelle campagne, la dissoluzione delle cooperative agricole e di  allevamento e la ricostituzione dei vecchi latifondi. Quello che gi  si leggeva nella Helms Burton, ora si esprime con un linguaggio  molto pi chiaro:

Si privatizzeranno tutti i rami dell'economia che resterà sotto la  direzione di un comitato permanente del governo degli stessi Stati  Uniti per la ricostruzione economica che si propongono gi di  costituire.

Verranno eliminati i sussidi e i controlli dei prezzi sui beni e servizi che riceve la popolazione.

Si smantellerà il regime di previdenza sociale e di assistenza e non si rispetterà il pagamento delle pensioni e degli assegni

I servizi sanitari e di educazione diverranno nuovamente privati.

Sarebbe un ritorno al capitalismo nella sua forma pi brutale e sotto  il giogo di un governo straniero. Le conseguenze per il nostro  popolo sarebbero cos terribili che la stessa relazione riconosce che  non sarà facile realizzare la transizione e che questa provocherà  una forte condanna da parte della società cubana.

Per questo definisce come priorità immediata la creazione di forze  di repressione che verranno organizzate, addestrate ed equipaggiate  dal governo degli Stati Uniti.

Come prova di quello che si propongono di fare con il loro  intervento per sottomettere Cuba a un regime di annessione, il  presidente degli USA destinerà sin dora un funzionario incaricato di  coordinare tutte le misure aggressive per abbattere la Rivoluzione e  sarebbe colui che poi dovrebbe dirigere il governo interventista.  Valeriano Weyle e Leonard Wood in una sola persona con un preciso  disegno di genocidio.

Certamente sarà impossibile per loro convertire in realtà questi  sinistri piani: prima dovrebbero invadere l'isola, occuparla  militarmente e schiacciare la resistenza della popolazione e questo  non riusciranno mai a farlo! Noi siamo preparati e disposti a  combattere sino all'ultimo uomo e all'ultima donna per impedirlo. Se  ci attaccheranno, qui troveranno un popolo unito e colto, padrone di  una gloriosa storia di eroismo, lotta e sacrifico per la libertà che  mai rinuncerà alla sua indipendenza e ai suoi ideali di giustizia e  solidarietà, un popolo che non rinuncerà mai all'opera bella, nobile  e profondamente umana che ha saputo edificare, nonostante le  aggressioni dell'impero. Se ci attaccheranno, qui soffriranno la  maggiore e pi vergognosa sconfitta. Affronteremo queste nuove misure  e qualsiasi altra che i nostri nemici sapranno inventare.  Resisteremo e lotteremo fermamente uniti attorno a Fidel e al nostro  Partito, con la saggezza e la conseguente direzione, andremo avanti  sino alla vittoria, sempre.

Assemblea Nazionale del Poder Popular della Repubblica di Cuba.