Fonte: Agencia Informativa Latinoamericana Prensa Latina S.A.
da associazionediamiciziaitaliacuba@yahoo.it
Notizie cubane dal 27 settembre al 2 ottobre 2004.
Prensa-latina
al 02-10-04
Fidel Castro fa appello all'unità
latinoamericana per evitare di essere divorati
27.9 - Il Presidente cubano, Fidel Castro, ha detto che i paesi latinoamericani hanno oggi la necessità
ineludibile di unirsi per evitare di
essere divorati dai grandi centri di potere. Con il flusso di denaro uscito dalle nazioni sottosviluppate verso i
paesi ricchi si potrebbero mettere in
funzione in tutta la regione i
programmi sociali portati avanti dalla Rivoluzione Bolivariana, ha detto Fidel Castro alla chiusura della V
Riunione Mista Cuba- Venezuela. "A causa delle ingiustizie e grazie alla
necessità di sopravvivenza degli
sfruttati, l'America Latina vive ora più che mai una situazione di maggiore crisi ma anche di maggiore ribellione
e di maggior presa di coscienza, in un
contesto dove emerge l'esempio del
Venezuela", ha sostenuto il Presidente nel Palazzo delle Convenzioni di La Habana.
Record di commerci e di visitatori alla Fiera
del Trasporto a Cuba
27.9 - La VIII Fiera Internazionale del Trasporto (FIT 2004) si
è conclusa a La Habana dopo quattro
giorni di sessioni, con numeri senza
precedenti sia per il commercio sia di visitatori. Il Ministro cubano del settore, Carlos Manuel Pazo,
riassumendo il significato
dell'esposizione ha detto che sono state realizzate attività commerciali (firma di lettere di intenzione,
contratti e altro) per un importo di
oltre 105 milioni di dollari, superiore a quanto raggiunto nell'edizione 2003. Ogni giorno l'esposizione è stata visitata da oltre 2.500 persone, tra queste
espositori e imprenditori, aspetto che
supera il risultato economico precedente.
Il Ministro ha pure evidenziato il fatto che la fiera non è più limitata al trasporto su ruota, ma ha
compreso nell'esposizione anche i
settori ferroviario, marittimo e aereo. Ha messo inoltre in risalto che questo aspetto dimostra la
vitalità del ramo, nonostante la
recrudescenza del blocco economico statunitense su Cuba.
Fidel Castro ha partecipato all'analisi sulla
situazione energetica di Cuba
28.9 - Con la partecipazione del Presidente cubano, Fidel Castro,
e di esperti dell'industria elettrica è
stata illustrata a La Habana l'attuale
situazione in quest'area, in cui avvengono interruzioni di questo servizio dallo scorso maggio.
All'inizio del programma
radioteletrasmesso Tavola Rotonda Informativa, il Presidente ha precisato che le due ore a disposizione non
sarebbero state sufficienti per
spiegare quello che si intende realizzare, per cui ha proposto di estendere il tema anche ad altre puntate. Allo
stesso modo, ha sottolineato il fatto
che verrà analizzato in modo esauriente
il tema elettro-energetico del paese e il popolo cubano apprenderà molto sull'elettricità come ha
potuto apprendere molte cose durante i
programmi realizzati prima del passaggio degli ultimi uragani che hanno colpito Cuba. Ha insistito sul fatto che i
black- out che in questo caso hanno colpito la popolazione e l'economia nazionale non sono avvenuti per mancanza di
petrolio. Gli esperti hanno fornito
particolari sulla struttura dell'impianto
termoelettrico `Antonio Guiteras', ubicato nella provincia di Matanzas, a 98 chilometri da La Habana.
Hanno spiegato come è avvenuto il
guasto che ha messo fuori funzione l'impianto, ora uscito dal servizio nazionale, e che nonostante esistesse un
piano di manutenzione non aveva avuto
la possibilità di rispettarlo.
Nella Cuba progettata dagli Stati Uniti non
c'è spazio per l'Europa
29.9 - La Cuba del futuro concepita dagli Stati Uniti sarà un terreno vietato per l'Europa e per le sue
aziende, ha affermato a La Habana
Ricardo Alarcón, Presidente dell'Assemblea Nazionale del Poder Popular (parlamento unicamerale).
Davanti a quasi un centinaio di
studiosi del tema europeo, più della metà di loro del Vecchio Continente, il dirigente ha abbozzato il
futuro progettato dagli Stati Uniti per
l'Isola, secondo i dettami di una
cosiddetta `Commissione di Assistenza per una Cuba Libera'. In questo futuro non c'è partecipazione per
l'Unione Europea, ha affermato Alarcón
dopo aver chiarito che Washington ha previsto di imporre a quella Cuba che pretendono una specie di coordinatore o
di amministratore simile a Paul Bremmer
nell'Iraq di oggi invaso e occupato. Ha
spiegato che i propositi nordamericani contemplano la privatizzazione di tutta l'economia cubana e che, per ragioni
di geopolitica e di vecchi appetiti di
annessione riguardo Cuba, in questo
panorama non è prevista neppure una minima presenza europea. Ha spiegato anche le nocive conseguenze per
la società cubana derivanti dal blocco
statunitense contro Cuba, in particolare le
ultime misure dettate dall'amministrazione di George W. Bush. Il Presidente del Parlamento cubano ha fatto le
sue dichiarazioni all'inaugurazione
della XII Conferenza Internazionale di Studi
Europei, promossa da un organismo cubano che porta lo stesso nome, in occasione dei 30 anni dalla sua
fondazione.
Esposti i risultati cubani alla Conferenza
Mondiale di Ortopedia
29.9 – Oltre 245.000 pazienti sono stati trattati con successo
a Cuba con la tecnica dei fissatori
esterni RALCA, ha detto il dottor
Rodrigo Alvarez Cambras, autore del sistema e direttore del Complesso Ortopedico Scientifico `Frank
País'. L'esperto, che ha offerto una
conferenza magistrale su "Trattamento delle fratture con fissatori esterni RALCA", alla III
Conferenza Internazionale SICOT/SIROT
2004 che si svolge a La Habana, ha confermato allo stesso modo gli eccellenti risultati ottenuti nella sua
applicazione a confronto di altri
metodi terapeutici. Il RALCA, un fissatore a
diversi modi di utilizzo, viene utilizzato su persone affette da diverse patologie, in particolar modo nel
trattamento di fratture, perdite
traumatiche di frammenti ossei, estirpazione di osteomieliti tumorali e le non-unioni congenite. Circa duemila
delegati di 53 paesi, tra i quali
emergono Francia, Spagna, Italia, Marocco, Hong Kong, Israele, Giappone, Cina e Stati Uniti, dibatteranno fino
al prossimo venerdì sugli ultimi
progressi dell'Ortopedia e della
Traumatologia mondiale.
Proibita negli Stati Uniti la letteratura
cubana e quella di altri paesi
29.9 - Gli statunitensi subiscono proibizioni ufficiali
attraverso le quali viene messa
all'indice la pubblicazione di letteratura di
diversi paesi, tra questi Cuba. Questo fatto è stato oggetto a New York di una denuncia, secondo quanto reso
noto dalla stampa statunitense. Un
gruppo di organizzazioni che rappresenta case
editrici e autori, ha denunciato lunedì il Governo federale, con l'accusa di ostacolare la pubblicazione e
l'entrata negli Stati Uniti di opere di
scrittori di Cuba, Iran e Sudan. La denuncia è
stata presentata a un tribunale federale di Manhattan e costituisce una richiesta affinché la giustizia elimini
le restrizioni dell'amministrazione del
Presidente George W. Bush con le quali
viene bloccato il libero scambio di informazioni e di idee.
Fidel Castro partecipa all'analisi della
situazione elettroenergetica
30.9 - Dopo un'intensa analisi della situazione energetica del paese, alla quale ha partecipato il
Presidente cubano, Fidel Castro, è
stato diffuso un insieme di misure che verrà adottato nel settore economico e dalla popolazione. Durante il
programma radioteletrasmesso Tavola
Rotonda Informativa è stato reso noto un
piano di regole che servirà per ridurre al minimo i danni che avvengono nell'isola dal maggio scorso. Il
Vicepresidente Carlos Lage, che ha
partecipato assieme a Fidel Castro per tre giorni a queste trasmissioni, ha precisato che Cuba nel periodo 1990-1995
ha superato difficoltà simili in questo
settore. Ha spiegato che con
l'obiettivo di causare la minore quantità possibili di disagi al popolo verranno concentrate le attività
produttive fuori dagli orari di maggior
richiesta. Verranno fermate anche le produzioni che possono essere recuperate in altri momenti e ne verranno
sostituite altre con importazioni,
nonostante significhi un aumento delle spese
del paese. Il settore commerciale lavorerà solo fino alle 19:00, eccetto la gastronomia, come pure verrà
diminuita l'illuminazione interna dei
centri lavorativi dopo la giornata lavorativa. Lage ha affermato anche che aumenteranno i circuiti
che si possono disinserire per compiere
un programma di black-out. Per il prossimo
ottobre non si ritornerà all'orario normale come misura per evitare una maggiore richiesta nel quadro indicatore
del picco elettrico e inoltre verrà
diminuita di mezz'ora l'orario delle scuole e di lavoro per quattro mesi a partire dal 25 ottobre.
Presenterà Cancelliere cubana relazione di
ONU contro blocco dell'USA
30.9 – Il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, presenterà oggi la relazione di Cuba sulla
risoluzione che l'Organizzazione delle
Nazioni Unite (ONU) ha approvato l'anno
scorso con il voto della maggioranza della comunità internazionale. Secondo il sito Internet del Ministero delle
Relazioni Estere, Pérez Roque esporrà
alla stampa accreditata la relazione di Cuba sulla Risoluzione 57/11 dell'Assemblea Generale dell'ONU
"Necessità di porre fine al blocco
economico, commerciale e finanziario imposto
dagli Stati Uniti contro Cuba". Nel 2003, dopo undici condanne consecutive alla politica ostile di
Washington contro La Habana,
l'assemblea plenaria
dell'organizzazione internazionale ha respinto
con 179 voti a favore, 3 contro e 2 astensioni il blocco che gli Stati Uniti mantengono contro Cuba da oltre
quattro decenni. La posizione
nordamericana, che tenta di presentare il blocco come una questione bilaterale con La Habana, è
costata oltre 72.000 milioni di dollari
per danni diretti alla sua economia, somma che non comprende gli altri danni del blocco ai settori sociali di
Cuba. Secondo le statistiche cubane,
sotto il blocco, stabilito
ufficialmente nel 1962 dall'allora Presidente John F. Kennedy, sette cubani su dieci hanno vissuto sotto questa
politica.
Replica di Cuba all'ONU al cancelliere ceco
30.9 - Cuba ha ricordato al Governo della Repubblica Ceca la
sua mancanza di autorità morale per
giudicare altri in materia di diritti
umani, quando le mafie della prostituzione corrodono a questo paese. Il rappresentante cubano Jorge
Cumberbach ha replicato alle Nazioni
Unite a un intervento del Ministro degli Esteri ceco, Cyril Svoboda. Cumberbach ha citato dichiarazioni dello
stesso Ministero dell'Interno ceco che
riconosce l'esistenza di 160 case
chiuse nell'ex-paese socialista, in cui persino i bambini sono vittime dello sfruttamento sessuale. Ha
indicato che vi sarebbe stata una
maggiore responsabilità da parte di Svoboda, se questi avesse spiegato all'Assemblea Generale
dell'ONU in che modo il suo Governo sta
combattendo le mafie che ora stanno entrando nei partiti politici. Sarebbe stato anche meglio se
avesse esposto le misure applicate per
eliminare la xenofobia della minoranza rumena,
confinata in "ghetti", ha aggiunto. "Sarebbe meglio per
il Governo ceco se si preoccupasse dei
problemi sociali del suo paese invece di
intraprendere processi ipocriti su quello che avviene in altri posti". Dopo che una rappresentante
ceca aveva giustificato in una
controreplica gli attacchi del suo Ministro degli Esteri, il diplomatico cubano ha ribadito il fatto che
non è la prima volta che il Governo
ceco si presta a tali manovre, per rendere un favore agli Stati Uniti.
Cuba ribadisce che il disarmo atomico deve
comprendere le potenze nucleari
30.9 - Cuba ha ribadito alla 111° Assemblea dell'Unione Interparlamentare (UIP) che per arrivare a
un regime effettivo di non
proliferazione delle armi atomiche bisogna eliminare, in primo luogo, quelle che sono nelle mani delle
potenze nucleari. Così ha indicato
Jaime Crombet, Vicepresidente dell'Assemblea Nazionale del Poder Popular che si trova a Ginevra, in
Svizzera, a capo della delegazione
parlamentare cubana che partecipa a questo evento. Intervenendo sul tema "Il ruolo dei parlamentari nel
rafforzamento dei regimi multilaterali
per la non proliferazione delle armi e per
il disarmo, alla luce delle nuove sfide della sicurezza", il parlamentare cubano ha insistito sulla
responsabilità che le grandi potenze
hanno in questo argomento.
Comunicato un primo bilancio dei danni
causati dall'uragano Ivan nell'occidente cubano
30.9 - Quasi 20.000 abitazioni colpite e seri danni
all'agricoltura risaltano nella
valutazione parziale del passaggio due settimane fa del forte uragano Ivan attraverso l'occidentale provincia di
Pinar del Río. Il presidente dell'Assemblea
Provinciale del Poder Popular (Governo
territoriale), Vidal Pérez, in una relazione preliminare ha detto che circa 300 costruzioni del settore
educativo, 46 sportive, 38 culturali e
93 della salute sono state danneggiate dalle raffiche di vento dell'uragano, di categoria cinque nella scala Saffir-
Simpson. A questo si sommano i danni alle infrastrutture elettriche e telefoniche, già sistemati, ha precisato
Pérez durante un'assemblea del Partito
Comunista di Cuba (PCC) nel territorio.
L'agricoltura è stata la più danneggiata con la perdita di 15.000 ettari di varie coltivazioni, riso, banano e
frutteti, oltre alla perdita di oltre
11.000 tonnellate di agrumi e circa 90.000 ettari di boschi nella Penisola di Guanahacabibes, nell'estremità
più occidentale di Cuba. Pérez ha
indicato che sono stati spesi oltre
1.600.000 pesos (simile al dollaro al cambio ufficiale) per preservare la vita della popolazione, che
non ha dovuto lamentare la morte di
alcun cittadino.
Il blocco contro Cuba viene applicato in modo
totale, denuncia il Ministro degli Esteri cubano
1.10 - Cuba ha denunciato alla comunità mondiale che gli Stati
Uniti applicano un blocco contro il
paese in modo intenso e totale per
cercare di far arrendere la nazione per fame. Il Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque, ha
presentato alla stampa internazionale
una relazione consegnata alle Nazioni Unite sui danni della politica statunitense che è costata al paese 79.325 milioni
di dollari negli ultimi 44 anni. Pérez
Roque ha definito le azioni anticubane
come il blocco più lungo della storia contro qualsiasi paese e ha ricordato che è stato applicato
da dieci Governi nordamericani che, con
qualche eccezione, hanno reso le restrizioni
sempre più dure. Il Ministro cubano ha rimarcato il fatto che le misure hanno carattere extraterritoriale,
perché impongono ad altri paesi il
rispetto di leggi nordamericane e per essi sono previste sanzioni. Ha indicato allo stesso modo che
la proibizione di effettuare
importazioni dagli Stati Uniti è costata a Cuba fino al 31 dicembre 2003 oltre 18.049 milioni di
dollari, per il fatto di dovere
rivolgersi a mercati lontani, pagamento di assicurazioni, aumento del costo dei noli,
immagazzinamento, perdite per il ritardo
negli arrivi e altro. La relazione presentata riguarda la risoluzione dal titolo "Necessità di
porre fine al blocco economico,
commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d'America
contro Cuba", approvata l'anno
scorso da 179 paesi, con solo tre voti
contrari e due astensioni.
A Cuba le Università degli Anziani stanno
lubrificando i meccanismi
1.10 – A Cuba le Università degli Anziani stanno lubrificando i meccanismi per l'inizio oggi del nuovo corso
accademico con oltre 600 cattedre, con
lo scopo di garantire una longevità soddisfacente. In questa che costituisce un'attività portata avanti da Cuba da
due anni per favorire la conoscenza in
diverse materie, circa 15.500
pensionati si preparano a partecipare questo venerdì alle lezioni, fatto che questa volta coinciderà con la
Giornata Internazionale dell'Adulto
Maggiore. L'iniziativa, promossa dal Ministero
dell'Educazione Superiore, dalla Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC), dall'Associazione dei Pedagogi di
Cuba e da altre istituzioni, potrà
contare nel periodo 2004-2005 su oltre 6.000
professori e conferenzieri volontari. Angel Luis Mena, membro del Comitato Nazionale della CTC, ha detto alla
stampa cubana che il movimento dei
pensionati (oltre 300.000 persone) promuove pure questo tipo di corso.
Le restrizioni degli Stati Uniti all'invio di
rimesse a Cuba limita i legami familiari
2.10 - Cuba ha denunciato alle Nazioni Unite i danni ai legami familiari provocati dalle recenti misure
degli Stati Uniti che limitano i viaggi
degli emigrati cubani al loro paese di origine e l'invio di rimesse ai familiari. I cubani sono gli unici
emigrati nel territorio nordamericano
che non possono inviare liberamente
aiuti finanziari ai loro parenti, a causa della proibizione della Casa Bianca, denuncia una relazione
consegnata al Segretario Generale
dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, Kofi Annan. Il testo, che riguarda una risoluzione
dell'Assemblea Generale dell'ONU dal
titolo "Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti
contro Cuba", espone in
particolare le misure promosse da George W. Bush il 6 maggio
scorso. Tali disposizioni, raccolte tra
le misure della `Commissione di Aiuto a
una Cuba Libera', restringono il ventaglio di chi manda e di chi riceve, per impedire in ogni modo le
possibilità di sviluppo nella nazione
cubana, afferma la relazione diffusa giovedì alle Nazioni Unite dal Ministro degli Esteri Felipe Pérez Roque.
Dalla sua promulgazione, oltre quattro
decenni fa, il blocco nordamericano ha
provocato a Cuba perdite dirette all'economia cubana di oltre 79.325 milioni di dollari, cifra che non
comprende la maggior parte dei danni
indiretti che derivano da tale politica.
Le pressioni di Washington colpiscono il
turismo, denuncia Cuba all'ONU
2.10 - Cuba ha reso noto alle Nazioni Unite che solamente
quest'anno le pressioni degli Stati
Uniti costeranno da 93 a 104 milioni di
dollari nel settore turistico nazionale a causa della restrizione agli emigrati di visitare il loro paese di
origine. Una relazione, presentata come
risultato della risoluzione sulla necessità di porre fine al blocco approvata dall'Assemblea Generale dell'ONU nel
2003, ricorda che Washington dal maggio
scorso ha limitato a una volta ogni tre
anni i viaggi a Cuba degli emigrati cubani residenti negli Stati Uniti. Il documento diffuso alle
Nazioni Unite dal Ministro degli Esteri
cubano, Felipe Pérez Roque, precisa che quanto stimato comprende la riduzione della spesa
giornaliera consentita agli emigrati
autorizzati a visitare Cuba che è stata ridotta da 165 a 50 dollari. Inoltre provoca un danno anche il
rafforzamento della proibizione a
cittadini statunitensi di visitare Cuba che,
nonostante tutti gli intoppi, nel 2003 hanno raggiunto il numero di 900.000, tra nordamericani e residenti negli
Stati Uniti di origine cubana, secondo
la relazione. A causa dell'eliminazione dei permessi per i cosiddetti scambi "popolo a popolo" -aggiunge -
l'agenzia di viaggi San Cristóbal,
dell'azienda cubana Habaguanex, ha avuto la
cancellazione di 30 gruppi tra il 2003 e il primo trimestre del 2004, in quanto il Dipartimento del Tesoro
non ha concesso i permessi.
Proteste a Miami per le misure di Bush contro
Cuba
2.10 – Oltre un centinaio di cubano-americani hanno respinto a
Miami la possibile rielezione del
Presidente George W. Bush e le recenti
misure imposte da Washington contro Cuba, ha reso noto il direttore della rivista Areíto digitale, Andrés Gómez.
I manifestanti si sono concentrati
giovedì di fronte all'Università di Miami, Florida, dove si è svolto il primo dibattito teletrasmesso
tra Bush e il suo rivale democratico,
John Kerry. Gómez ha precisato che i
contestatori hanno respinsero le restrizioni, imposte dalla Casa Bianca ai cubani che risiedono negli Stati
Uniti, di recarsi al loro paese di
origine, fatto che impedisce di visitare i loro parenti. Secondo le misure promosse da Bush, i
cubano-americani potranno visitare Cuba
solo una volta ogni tre anni, invece di una volta ogni 12 mesi. Ha evidenziato che questa
concentrazione è stata la dodicesima
manifestazione effettuata a Miami in 14 settimane contro le misure dell'amministrazione repubblicana.
Il Gruppo dei 77 fa appello agli Stati Uniti
di porre fine al blocco contro Cuba
2.10 - Il Gruppo dei 77 ha fatto appello agli Stati Uniti
affinché mettano fine al blocco
economico, commerciale e finanziario contro
Cuba, in una dichiarazione emessa alle Nazioni Unite dopo una riunione ministeriale dei paesi membri. La
dichiarazione segnala che questa
politica aggressiva, oltre a essere unilaterale e contraria alla Carta delle Nazioni Unite, al diritto
internazionale e ai principi di buon
vicinato, causa enormi perdite e danni economici al popolo di Cuba. Invita allo stretto rispetto alle 12
risoluzioni adottate dall'Assemblea
Generale dell'ONU nelle quali si esprime
preoccupazione e rifiuto alla natura extraterritoriale del blocco e a ripetute leggi per intensificarlo. Il
pronunciamento ha fatto seguito alla
presentazione da parte di Cuba di una relazione nella quale vengono denunciati i danni causati per oltre 40 anni
di un'aggressione senza precedenti, ai
quali si sommano altre recenti misure.