da Radio Città Aperta
Ilruolo dei fascisti e degli
USA nel terrorismo di Stato in Italia
relazione di Luciano Vasapollo
All’Encuentro internacional “Contra el terrorismo, por la verdad y la
justicia”
L’Havana , 2-3-4 giugno 2005
Oggi a L’Havana in questo gremito Palazzo delle Convenzioni c’è una
folta rappresentanza delle organizzazioni italiane della solidarietà con Cuba, dall’Associazione Italia-Cuba, al
Comitato 28 giugno e altre, e la presenza del responsabile esteri del Partito
dei Comunisti Italiani; è a nome mio e a nome loro che rivolgo un saluto a
tutti i partecipanti a questo incontro internazionale “Contro il terrorismo , per la verità e la
giustizia”. Un saluto a nome di tutti i sinceri amici italiani che non fanno alcuna distinzione fra popolo cubano
e Governo di Cuba, perché sanno che un popolo con così grande dignità, può
esistere ed avere un futuro perché esiste un grande Governo rivoluzionario che
sa guidarlo. Un caro saluto, quindi, al Comandante Fidel Castro, alle autorità
del Governo presenti a questo panel, dal Presidente Ricardo Alarcon, al
Ministro Abel Priedo , al Ministro Felipe Perez Roque, agli organizzatori, ai
partecipanti che arrivano da così tanti e diversi paesi del mondo, ma un saluto
affettuoso soprattutto a tutti i familiari delle vittime del terrorismo di
Stato e imperialista.
Sono onorato di partecipare come relatore ad una grande prova di democrazia
reale perchè questo evento supera le frontiere dell’America Latina ed è un
grande esempio di rispetto delle regole della legalità internazionale, esempio
dal quale dovrebbero imparare gran parte degli intellettuali europei di
sinistra che hanno perso la pratica della militanza attiva nel movimento di
classe e di quella sinistra europea
orami allo sbando, confusa, che ha volutamente abbandonato i riferimenti
fondamentali della gloriosa storia del
movimento operaio internazionale.
Si è molto parlato nel primo giorno di questo incontro del ruolo dei fascisti
italiani nel terrorismo internazionale e del loro coinvolgimento
nell’”operazione Condor”; il Comandante
Fidel ci ha sollecitato a continuare ad indagare in questo campo e io
cercherò nella relazione di dare un contributo in tal senso. Prima, però,
permettetemi di precisare tre punti sui quali mi pare che in Europa ci sia
molta confusione anche nella sinistra radicale non solo in quella moderata.
1) Bush, il governo
statunitense e i paesi più servili agli
interessi dell’imperialismo USA, tra cui il governo italiano, che non esito a
definire reazionario, stanno realizzando la cosiddetta “guerra preventiva e
infinita”, affermando con tutti i mezzi della propaganda del terrorismo
mediatico, che si tratta di una guerra contro il terrorismo internazionale. I
governi che guidano questa guerra d’aggressione non ci dicono però che il
terrorismo è creato e finanziato dall’imperialismo per nascondere i veri motivi
della guerra contro l’Afghanistan e l’Iraq, si tratta di una guerra classica
imperialista d’espansione, per il controllo del petrolio, per definire quale
sarà in futuro la valuta di riferimento internazionale fra dollaro ed euro, per
definire il ruolo e l’egemonia fra i due poli imperialisti degli USA e della
UE, per tentare di risolvere una crisi economica capitalista iniziata già a partire dalla metà degli anni
’70 che si configura chiaramente come crisi strutturale di accumulazione, di
sovrapproduzione e di sottoconsumo, che per molti versi assomiglia alla crisi
del 1929 per risolvere la quale si è giunti disgraziatamente alla Seconda
Guerra Mondiale. Il conflitto fra interessi economici ed espansionistici
differenti di USA e UE sta evidenziando il dispiegarsi non di una
globalizzazione ma di una competizione globale che può portare a guerre contro
tutti quei paesi reputati non compatibili con gli interessi dell’imperialismo.
Ma l’accelerazione delle contraddizioni potrà anche portare sciaguratamente ad
una competizione globale che si trasforma in guerra interimperialista, che
significherebbe distruzione completa dell’umanità.
2) L’imperialismo utilizza
e accompagna la guerra guerreggiata con il terrorismo armato e militare, ma
anche con il terrorismo sociale ed economico, ed è esempio di questo il bloqueo
contro Cuba e prima della guerra con il bloqueo contro l’Iraq; si tratta di
veri e propri crimini contro l’umanità. Ma è terrorismo sociale ed economico
anche quello che governi di centro-destra e anche di centro–sinistra applicano
nei paesi a cosiddetto capitalismo maturo, dove si usa l’economia di guerra
contro il movimento dei lavoratori sferrando, ormai da oltre 25 anni, un
attacco senza precedenti al salario,
alle condizioni di vita, ai diritti del lavoro e ai diritti sociali, applicando
privatizzazioni selvagge, distruggendo lo Stato sociale. In poche parole si
ritorna al keynesimo militare per tentare di risolvere la crisi capitalista,
aumentando le spese militari e tagliando le spese sociali; questo significa
aumentare la disoccupazione, il lavoro precario, aumentare la massa dei poveri
e degli emarginati anche nei paesi che continuano a reputarsi sviluppati, a
capitalismo “avanzato”.
3) La sinistra europea deve
prendere esempio dal dibattito articolato e completo di questo incontro
internazionale dove si discute di questioni di fondo per il futuro dell’intera
umanità , dove si condanna completamente il terrorismo senza la logica della
doppia morale. Come non esiste alcuna distinzione fra guerra di aggressione e
guerra giusta e umanitaria, la guerra è solo morte e distruzione, così non deve
esistere alcuna condotta differente e doppia morale nel combattere un
assurdamente ipotizzato “terrorismo buono” e “terrorismo cattivo”. Il
terrorismo anche quando sembra presentarsi come fenomeno autonomo e
indipendente è sempre creato , finanziato e funzionale agli interressi
imperialisti . Altra cosa è la resistenza dei popoli che anche quando è resistenza armata, come in Palestina, in Iraq,
in Colombia , deve essere appoggiata da tutti i sinceri rivoluzionari perché è
lotta di massa, è lotta di popolo , è
lotta contro l’aggressione imperialista che sceglie le sue forme per affermare
in maniera chiara l’indipendenza e l’autodeterminazione dei popoli. In Italia
esiste una “Rete per la resistenza globale” che afferma in maniera chiara
questi principi, che sa distinguere in maniera netta fra terrorismo che è
sempre imperialista e resistenza popolare; una resistenza popolare che va
appoggiata, come diciamo in Italia,”senza
Se e senza Ma”. La sinistra europea deve decidere : o complice
dell’imperialismo o al fianco dei popoli che lottano per la loro
autodeterminazione.
Finiti i tre punti che tenevo particolarmente a segnalare, anche se in modo
sintetico, e anche se mi piacerebbe
molto continuare a discutere con voi di economia internazionale e di
connessione fra economia di guerra e di guerra guerreggiata, devo passare però
a parlare dei punti sollecitati più volte dal dibattito in corso.
Se il terrorismo è contro i popoli e
contro la loro volontà di indipendenza; così anche si è presentato e così è
stato utilizzato storicamente anche nei paesi dell’occidente capitalista. In
Italia il terrorismo di Stato a volte utilizzando i fascisti , a volte
utilizzando la mafia e alcune logge massoniche, ma sempre con l’intervento diretto o indiretto della CIA,
dei servizi segreti israeliani e dei servizi segreti, deviati o meno, italiani,
si è sviluppato un vero e proprio laboratorio del terrorismo di Stato; un
terrorismo sempre indirizzato contro le conquiste democratiche del movimento
dei lavoratori, sempre utilizzato contro il movimento operaio e di classe per
colpire la volontà popolare di trasformazione radicale della società. L’Italia
è stata un vero e proprio laboratorio sperimentale delle diverse forme che
dalla fine degli anni ’40 ha assunto il terrorismo di Stato, sempre legato a
centrali dei servizi segreti stranieri, in particolare di quelli degli USA.
Dalla strage di Portella della Ginestra (1947) effettuato contro un movimento
dei contadini che lottava per abolire il latifondo, fino alle stragi di fine
degli anni ’60, anni ’70 e ’80 (come ad esempio la strage di Piazza Fontana, la
strage di Brescia, la strage dell’Italicus, la strage di Bologna, ecc.)
indirizzate contro l’avanzamento di un grande movimento operaio e studentesco ,
il terrorismo è stato sempre strumento di offensiva anticomunista e contro le
lotte dei lavoratori.
Si potrebbe parlare anche delle stragi cosiddette di mafia degli anni ’90 o
degli omicidi dei tanti militanti
comunisti e del movimento di classe italiano, si potrebbe parlare dei
tanti misteri che volutamente rimangono insoluti nella storia del terrorismo
italiano, o di altri episodi ancora poco chiari come la grande repressione
contro il movimento di lotta a Genova del 2001 dove è stato ucciso il giovane
Carlo Giuliani; anche la brutale
repressione di quel giorno non è chiara e andrebbe maggiormente indagato
e approfondito il ruolo dei servizi segreti italiani e statunitensi anche in
quella occasione.
In Italia dal 1969 al 1989 si sono avute 429 vittime 2000 feriti e le più
importanti stragi sono ancora impunite , ma ormai tutte le sentenze della magistratura
parlano delle atroci e perverse connessioni fra fascisti, mafia , settori dei
servizi segreti italiani, ruolo della CIA, ecc. Ad esempio è documentato in
migliaia di pagine scritte da onesti magistrati il ruolo dell’” Internazionale
nera” con il ruolo internazionale di organizzazioni fasciste come Ordine Nero,
Ordine Nuovo, La Fenice, Avanguardia Nazionale
e altre. E’ provato ormai in
molti processi per strage il legame tra le organizzazioni fasciste europee
(Italia, Spagna, Grecia, Francia, ecc.) e i loro legami con i governi
dittatoriali e le forze militari e paramilitari dell’America Latina.
E’ provato fin dalla fine della seconda Guerra Mondiale la costituzione di una
rete internazionale a cui hanno partecipato ex gerarchi nazisti, fascisti
italiani, con interconnessioni non solo con la CIA ma con settori del governo
statunitense nei vari periodi. Ci sono
ormai decine di sentenze della magistratura e verbali di Commissioni
Parlamentari che parlano di tutto questo. Nei prossimi giorni potrò spedire
all’ANEC, ai compagni cubani che
direttamente si occupano di tali problemi alcuni verbali ormai pubblici, che si
trovano su internet per esempio della Commissione parlamentare
d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione
dei responsabili delle stragi”, Ho qui con me per esempio i verbali
della 12ª seduta, giovedi’ 20 marzo 1997, Presidenza del Presidente
Pellegrino (di seguito Doc.
Comm. Parl.) di tale Commissione con l’audizione del giudice Salvini,
uno dei magistrati coraggiosi che hanno tentato e stanno continuando ad operare
per fare chiarezza sui tanti punti
oscuri del terrorismo e dello stragismo in Italia e delle sue connessioni
internazionali.
Metto a disposizione questo documento e passo alla lettura solo di alcune
piccole parti che mi sembrano le più significative tra le risposte fornite alla
Commissione dal giudice Salvini. Ad esempio leggo virgolettato :
“SALVINI (pag. 3 di 28
del Doc. Comm. Parl)…Vi segnalo l'importanza di questo insieme di atti perché
essi delineano qualcosa che storicamente è veramente molto significativo. Dalle
convergenti dichiarazioni di Carlo Digilio e del maggiore Karl Hass e dai
documenti forniti dal Sismi, risulta che nell'immediato dopoguerra le medesime
persone fisiche - intendo ufficiali italo-americani che operavano in Italia
dopo la fine della guerra e che erano inquadrati nei servizi di informazione
militari americani - ebbero da un lato a reclutare il maggiore Karl Hass,
recuperandolo dalla detenzione, istruendolo opportunamente e attivandolo - come
sappiamo - per la campagna in funzione anticomunista nel primi anni cinquanta.
Lo reclutarono quindi ufficialmente per la struttura americana che operava in
quegli anni cruciali nel nostro paese. Le stesse persone hanno in quegli anni
reclutato la struttura che faceva riferimento a Minetto e a Digilio, cioè la
struttura ordinovista che doveva poi essere un elemento di raccordo con una
certa strategia nel nostro paese.
Le stesse persone fisiche, cioè, sono i reclutatori del maggiore Karl Hass e di
reclutatori degli uomini di Minetto e Carlo Digilio. Si tratta di due soggetti
italo-americani, funzionari di un servizio di quel paese, i quali sono stati
indicati separatamente e in modo coincidente dai due testimoni, Digilio ed
Hass. Sono state trovate le foto ed entrambi sono stati riconosciuti. Purtroppo
questi due soggetti sono morti, perché sono passati molti anni, ma è molto
importante che questa rete, questa struttura americana abbia reclutato nei
medesimi anni, con un medesimo obiettivo geostrategico, due aree: ufficiali
tedeschi, da un lato; ordinovisti per controllarli ed eventualmente dirigerli,
dall'altro. Questo poi lo vedrete dagli atti che vi produco oggi al termine
dell'audizione…. (pag. 4 di 28 di Doc. Comm. Parl) …
A
questo punto Carlo Digilio inizia una serie di attività in una delle due reti
che gravitano all'interno della base Ftase di Verona. Esattamente Digilio
lavora prevalentemente nella rete informativa, poi c'è una rete operativa, con
due diverse catene di comando, due diversi gruppi di collaboratori e, tanto per
capirsi a livello estremamente pratico, il livello di Digilio è quello in cui
suo diretto superiore è ancora un italiano, il diretto superiore di
quest'ultimo è invece un ufficiale americano. Quindi si tratta di un livello
non bassissimo ma direi medio nella struttura….. (pag.5 di 28 di Doc. Comm.
Parl)…
Noi
non abbiamo nessuna traccia del fatto che la struttura americana abbia
informato la nostra struttura informativa o di polizia giudiziaria di quanto
stava avvenendo, con il contributo che sappiamo, nemmeno è stato accertato che
vi sia stato questo primo passaggio, ma lo ritengo improbabile proprio perché
c'è un contributo di spinta, un contributo attivo. Ma non abbiamo nemmeno la
prova che i nostri servizi abbiano eventualmente informato la nostra autorità
giudiziaria o comunque, al limite, la polizia giudiziaria. Per cui ci troviamo
in una situazione, in questo caso in modo estremamente netto, di gravissima
illegalità….”
E poi nelle pagine successive: (pag. 6 di 28 di Doc. Comm. Parl)
“GUALTIERI. Poiché tra gli otto casi che ha trattenuto lei ha
detto che c'è la parte che riguarda la Cia, e poiché questo è l'oggetto
principale di quanto le voglio chiedere, vorrei sapere se questo trattenimento
di atti che riguarda la Cia la mette in condizione di rispondere alle domande
che sulla Cia le farò. Parliamo allora della Cia come regista attiva di tutta
la strategia della tensione e dello stragismo. Lei poco fa ha detto che c'è una
ripetitività delle azioni Cia che vanno da prima di piazza Fontana fino a anche
dopo. Quindi, c'è una continuità dell'azione della Cia in Italia per lungo
periodo di anni. E’ esatto?
SALVINI.Sì.
GUALTIERI. Nella sua passata audizione lei ha fatto dichiarazioni in
questo senso. Ora, vorrei verificare a fondo questa sua costruzione
giudiziaria. Per non sbagliare, vorrei citare la frase che il presidente
Pellegrino ha utilizzato per riassumere la sua dichiarazione in questo senso.
Egli ha detto che secondo recenti costruzioni giudiziarie sarebbe stata
accertata l'esistenza di una rete Cia nell'Italia settentrionale, a stretto
contatto con la rete eversiva costituita da alcuni elementi di Ordine nuovo; è
sembrato che quest'attività si esplicasse, in una prima fase, in un controllo
senza repressione. Invece ulteriori avanzamenti delle indagini starebbero
facendo ipotizzare addirittura un apporto operativo da parte della rete
statunitense a favore del gruppo Ordine nuovo e alla domanda se ne era a
conoscenza lei ha risposto in senso affermativo. Questa è la sintesi, corretta,
di quello che lei ha dichiarato. A tal proposito le vorrei chiedere innanzi
tutto che cosa lei intende per Cia.
SALVINI. Lei mi fa una domanda molto importante per rispondere
alla quale vorrei chiedere al Presidente di passare in seduta segreta….”
Continuando nella pagina successiva (pag. 7 di 28 di Doc. Comm. Parl.)
“PRESIDENTE.(Pellegrino) La domanda posta dal senatore
Gualtieri può sintetizzarsi nei seguenti termini. Nel momento in cui lei dice
"rete Cia" o comunque individua apparati che erano riferibili ai
servizi segreti americani, ha individuato una catena di comando che porta fino
al vertice, sì da poter determinare una responsabilità addirittura del Governo
americano? Oppure ha potuto individuare catene di comando che ad un certo
momento si interrompevano? Tra l'altro, abbiamo visto moltissimi di questi
esempi nel complesso del materiale, anche con riferimento alla situazione
italiana, che la Commissione ha acquisito negli anni.
SALVINI. Senatore Gualtieri, desidero anzitutto premettere che
prima che lei facesse la domanda, sulla quale ho già dato una parte di
risposta, stavo dicendo e pensando la stessa cosa. Esistono due catene
informative e non è una cosa molto nota.
PRESIDENTE. Siamo in seduta pubblica.
SALVINI.In seguito chiederà la seduta segreta. Non è una
cosa molto nota perché per il pubblico, per un lettore mediamente acculturato,
esiste la Cia e basta. Lei sicuramente, così come tutti i presenti, lo sa. Il
sottoscritto ha dovuto farsi questa cultura e ben sa, e ha intuito, che sono
due le strutture informative, tanto è vero che anche lei ha parlato - io l'ho
prevenuta in questo e ci saremmo prevenuti l'un l'altro -una rete che fa capo
alle strutture diplomatiche e di una che fa capo alle strutture militari.
Sospendo un attimo la distinzione di quale delle due sia la possibile
responsabile; farò un breve inciso e poi passeremo in seduta segreta per la
risposta a questa domanda”.
E poi ancora nelle pagine successive (pag. 10 di 28 di Doc. Comm. Parl)
“PRESIDENTE (Pellegrino). Penso che questo aspetto lo
possiamo concludere in tal modo. Il dottor Salvini ci ha spiegato come nelle
fasi della sua indagine siano state individuate responsabilità di agenti
stranieri e statunitensi, che in una prima fase vi sono sembrati appartenenti
alla Cia, mentre in una seconda fase stanno invece assumendo le indagini una
direzione diversa; nella prima e nella seconda ipotesi la catena di comando e
delle responsabilità si interrompe ad un certo punto. Non possiamo pertanto
chiedergli chi ci fosse al di là, perché non ce l'ha mai detto e
processualmente non ce lo può dire.
GUALTIERI. Mi scusi, signor Presidente, la domanda ha una conclusione.
Quando si fa l'inchiesta e si accertano delle presenze straniere così rilevanti,
tanto da far dire che sono addirittura i registi dello stragismo e gli
acceleratori dello stragismo, noi abbiamo una parte sulla quale si chiedono le
informazioni.. Abbiamo i nostri servizi, come la polizia, i Ministri; ma che
cosa è stato attivato per chiedere al nostro controspionaggio che cosa sapevano
in quel periodo delle reti americane?”
E ancora nelle pagine successive: (pag.12 di 28 di Doc. Comm. Parl)
Salvini :”…Secondo me l'audizione è stata molto importante
perché ha tolto un pochino quella sorta di possibile ritenuta antinomia tra
quelli che seguono la pista internazionale e quelli che seguono la pista
interna. Questa differenziazione non esiste, sono le stesse parole del generale
Maletti che ce lo dimostrano quando ci parla della dipendenza assoluta, della
collaborazione e della sudditanza da parte dei Servizi italiani all'epoca
rispetto a quelli degli Stati Uniti d'America…”
E ultima cosa che vorrei evidenziare: (pag. 18 di 28)
“SALVINI. I traffici, gli esplosivi continuano abbondantemente
e senza ritegno. Abbiamo il 1979, il 1980, il 1981 e il 1982, con un Digilio
che, rendendosi latitante per l'indagine cosiddetta del "Poligono"
(questa indagine a Venezia, evidenzia solo pochissimi fatti, ma proprio la
punta dell’iceberg. fattiche oggi sono modesti, vista la
complessità delle azioni criminose) e fugge. Resta latitante in Italia per tre
anni, si reca a Santo Domingo e lì inizia ad entrare in una rete che è
finalizzata a selezionare tra i fuggiaschi cubani che giungono a Santo Domingo i
possibili infiltrati del Governo cubano. Per cui è stato arrestato ad attività
ancora pienamente...”
Su questo ultimo punto riguardante più direttamente le infiltrazioni in America
Latina e le attività contro Cuba mi pare che bisogna saper andare avanti ,
indagare e approfondire perché si può fortemente supporre che i fascisti italiani, l’Internazionale
Nera possano essere coinvolti nell’ “operazione Condor”. Penso che i compagni
italiani ed europei in genere possano dare un valido aiuto in tal senso costruendo
una rete di controinformazione che a partire dalle migliaia di pagine scritte
da sentenze della magistratura e da Commissioni parlamentari di inchiesta in
tutta Europa e inviando tale materiale ufficiale e pubblico ai compagni cubani, si possa tentare di chiarire meglio, di far luce sulle
connessioni sui servizi segreti più o
meno deviati europei e CIA, organizzazioni fasciste e loro eventuale
coinvolgimento nell’”operazione Condor”, fino ad arrivare anche a capire e approfondire il ruolo e le
responsabilità, se ci sono, dei governi europei per meglio analizzare anche le
responsabilità del governo statunitense.
Rimangono comunque i fatti e la ultima assoluzione nel procedimento penale contro noti fascisti per la strage di
Piazza Fontana è un fatto drammatico che colpisce e offende non solo i
comunisti , ma l’intero popolo italiano e tutti i sinceri democratici nel
mondo. E’ora della verità e della giustizia! E’ ora che il governo italiano la
finisca con la logica della doppia morale, della condotta differente, perché da
una parte il governo reazionario italiano completamente servile agli interessi
USA utilizza la minaccia del terrorismo
internazionale per giustificare il proprio ruolo in una guerra di aggressione
contro il popolo dell’Iraq, dall’altra non chiede giustizia per la morte di
Fabio Di Celmo, applica e appoggia il bloqueo degli USA contro Cuba, vero e
proprio terrorismo economico.
Il governo italiano insieme agli USA chiama “Stati terroristi e canaglia” quei
paesi come l’Iraq, l’Iran, la Siria che si sottraggono all’accettazione supina
della logica dell’imperialismo, come Cuba e il Venezuela che hanno la sola
colpa di mettere in discussione la proprietà dei mezzi di produzione e che
scelgono la strada del socialismo in opposizione alla barbarie del capitalismo
e dell’imperialismo. Governi italiani , non solo il governo Berlusconi ma prima
il governo di centro-sinistra, che
continuano nella logica della doppia
morale non indagando fino in fondo sul ruolo internazionale del terrorismo
fascista italiano e che non si adoperano fino in fondo per chiedere giustizia
per l’assassinio di Fabio di Celmo.
Ma su questo ultimo punto bisogna fare chiarezza anche nei confronti di una
parte della sinistra italiana. La richiesta di giustizia per l’assassinio di Di
Celmo deve mettere in atto anche in Italia,
una grande campagna per la richiesta di estradizione di Posada Carriles,
estradizione però in Venezuela, tenendo fuori completamente l’ipotesi di una
estradizione in Italia perché un governo come quello italiano così compromesso
con gli interessi statunitensi, così coinvolto con gli USA nella guerra di
aggressione contro l’Iraq , non capace neppure di mettere sotto accusa il
governo USA per la morte di Calipari , dimostra una completa subalternità agli
interessi USA. Il governo italiano non ha l’autorità morale e non ha
l’indipendenza politica dagli USA per poter chiedere , qualora mai lo volesse,
l’estradizione del terrorista Carriles.
Ma l’Italia non è solo questa; c’è un’Italia che lotta , c’è l’Italia del
movimento di solidarietà con Cuba, l’Italia della solidarietà internazionalista
, l’Italia del movimento contro la guerra ,l’Italia delle lotte del
sindacalismo di base. Un’Italia di resistenti a cui il governo e la
magistratura italiana rispondono ancora oggi con migliaia di procedimenti
penali per reati di opinione , per reati connessi alle quotidiane lotte
sociali.
E’ questa l’Italia che vuole verità e che vuole giustizia, è questa l’Italia
che appoggia Cuba in una grande battaglia contro il terrorismo internazionale .
Permettetemi alla fine di ricordare tra le tante attività di solidarietà con
Cuba una mozione approvata dal Congresso Nazionale delle Rappresentanze
sindacali di Base (RdB) - Pubblico Impiego contro le continue provocazioni che
Cuba quotidianamente subisce e di piena
solidarietà al processo rivoluzionario cubano.
Sono orgoglioso di appartenere a questa parte dell’Italia , all’Italia che
lotta per la pace, la libertà, la verità e la giustizia.
Queste sono le parole scritte nella storia
del movimento operaio e socialista italiano e internazionale .
Perché se un altro mondo è possibile lo sarà solo se costruito secondo le linee
guida e i principi del socialismo.
Viva il socialismo! Viva Cuba! Viva Fidel!