www.resistenze.org - popoli resistenti - cuba - 24-07-05

da: “In Difesa dell'Umanità” edhcuba@cubarte.cult.cu
19 Luglio 2005

Manifesto firmato da Noam Chomsky, Rigoberta Menchú, Adolfo Pérez Esquivel. Nadine Gordimer e Salim Lamrani

Il proposito è diffonderlo, non si chiedono adesioni

Gli Stati Uniti devono Ritirarsi da Guantanamo – Adesso!

Per più di un secolo gli Stati Uniti sono intervenuti negli affari interni e con la guerra hanno imposto trattati imperialisti contro i diritti del popolo cubano alla sovranità.

Nel 1897, quando Cuba raggiungeva la vittoria nella Seconda Guerra d’Indipendenza contro la Spagna, Theodore Roosevelt incoraggiò il presidente degli USA McKinley ad intervenire. Nel 1898, gli Stati Uniti dichiararono la guerra alla Spagna per impedire che Cuba raggiungesse la sua indipendenza. Nel 1901, imposero perfino (tra le altre misure forzose per codificare il controllo di Cuba) che “gli Stati Uniti possano intervenire militarmente in qualunque momento”, e il decreto altrettanto oltraggioso che stipulava che “Cuba deve vendere o affittare ad una potenza straniera, (agli Stati Uniti), le terre necessarie a carboniere o basi navali in certi punti specifici.” Oltraggioso perché significa un’invasione o un’annessione del territorio del paese da parte di un potenza straniera. Guantánamo era un “punto specifico”, dove si costruì una base navale statunitense con le conseguenze che tutti conoscono.

La povertà di un antico paese colonizzato fu sfruttata in modo vergognoso dagli Stati Uniti democratici, in cambio di quell’affitto annuale di 2.000 dollari in oro, sul principio che una potenza ricca ha il privilegio morale di comprare qualunque cosa, perfino parte di un altro paese. Da 1959, Cuba si è rifiutata di riscuotere l’affitto. L’uso di questo territorio sovrano prodotto da questo furto, è in fin dei conti, un motivo di vergogna e di disgrazia per gli Stati Uniti, oltre che per il mondo contemporaneo intimorito dal potere statunitense.

Qui si fa bella mostra di una prigione costruita in un paese altrui in cui le orrende condizioni d’isolamento, privazione e tortura esistenti in questa prigione medievale (già condannate da Amnesty International e da un numero crescente di organizzazioni per i diritti umani) continuano in virtù della volontà degli USA, una potenza straniera che non ha diritto di starsene lì. I diritti umani nel nostro mondo sono profanati costantemente, anche a causa di conflitti di grande complessità religiosa e di opposte fazioni; è immensamente difficile trovare soluzioni giuste a questi problemi.  Guantánamo è una chiara eccezione. La soluzione giusta è semplice.

Tutti gli Stati, comunità ed ogni persona con responsabilità a livello mondiale cosciente che la vera umanità tra nazioni e popoli può esistere solo nella giustizia, deve chiedere, in suo nome, che gli Stati Uniti abbandonino Guantánamo incondizionatamente.  Ora! 

Nadine Gordimer, Salim Lamrani, Noam Chomsky, Rigoberta Menchú, Adolfo Pérez Esquivel.

Inviato da Armando Rama Martell