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politicalaffairs.net, da Prensa Latina

Cuba: al contrario della crisi, l’economia crescerà nel 2005 del 9%


29-07-05

Il Presidente Fidel Castro ha respinto le illazioni su  una crisi economica di  Cuba, dichiarando che la capacità di resistenza cubana ha invece consentito all’economia di crescere del 7,3% nei primi sei mesi, nonostante la siccità e la scarsità di energia, e che tutte le previsioni indicano  una crescita del 9% a fine anno.

Intervenendo alla cerimonia del 52o anniversario della presa della Moncada con la quale iniziò la guerra di liberazione terminata nel 1959 col trionfo della Rivoluzione, il Presidente ha dettagliato i successi — che provano che Cuba “è sulla strada giusta” — in 13 dei 22 settori economici.
In particolare Castro ha citato la crescita della metallurgia (15,5% del ferro, 9,2% dei metalli non ferrosi), e nelle produzioni di cibo, vestiario, liquori e tabacchi, e ha rimarcato la notevole crescita nelle costruzioni, comunicazioni, commercio e servizi.
Sottolineando che la produzione di petrolio grezzo e di gas — salita a 1,9 milioni di tonnellate —   è quattro volte maggiore di quella degli inizi degli anni ‘90, lo statista ha descritto gli sforzi fatti per esplorare e trivellare nuovi giacimenti di petrolio e gas usando tecnologie avanzate per cercare di raggiungere l’autosufficienza energetica del paese.

Sul problema della produzione di energia  elettrica, che era caduta del 4% nella prima metà dell’anno a causa del protrarsi della manutenzione degli impianti, il Presidente Castro ha detto che le risorse di manutenzione sono state raddoppiate fino a 100 milioni di dollari e che ne sono stati assegnati altri 50 milioni per migliorare la rete con l’obiettivo di ridurre le perdite di energia dal 16,5% all’11%.

Il presidente cubano ha fatto notare che Cuba  sta facendo grandi passi in un sistema rivoluzionario di produzione e di utilizzazione dell’energia elettrica, con nuovi equipaggiamenti e materiali in corso di istallazione che potranno generare più di un milione di kilowatt dentro l’anno e raddoppiare la capacità di generazione nell’ultima parte del 2006.
Attualmente il problema energetico è avvertito come una delle più serie sfide per il governo cubano che è stato duramente colpito dai danni causati dall’uragano Dennis.
“Noi supereremo le difficoltà. Dobbiamo avere un po’ di fiducia”, ha detto il leader cubano nell’indirizzo di quasi quattro ore. Egli ha chiarito che Cuba ha piani concreti e chiari per l’energia per i prossimi 10 e 20 anni e ha citato le misure prese per incoraggiare minori consumi di elettricità, portando come esempio la distribuzione di milioni di particolari pentole a pressione per sostituire quelle attualmente ad alto consumo.

L’esportazione del nichel ha portato un significativo aumento dei profitti, ha detto il Presidente, con la vendita di 38.200 tonnellate del minerale corrispondenti all’incirca a 545 milioni di dollari, solo nei primi sei mesi di quest’anno.

Nello stesso periodo il turismo ha avuto un incremento dell’11,5% di profitti e si presume di poter superare entro l’anno la cifra di 2,3 milioni di turisti stranieri .

Il Presidente Castro ha informato che sono previsti sostanziali crescite di produzione in altri settori, come quello farmaceutico, dello yogurt, della soia, della cioccolata, del caffè, della pasta e delle uova.

Il settore delle costruzioni cubano ha accresciuto la capacità di riparare e riconsegnare le abitazioni danneggiate dagli uragani— portando a termine entro l’anno 30.000 riparazioni sulle abitazioni più danneggiate dal recente uragano Dennis.

Il Presidente ha annunciato che per il  2006 è stato predisposto il materiale  per la costruzione di 100.000 nuovi alloggi , il maggior numero nella storia della nazione.

Fidel Castro ha detto che i recenti tentativi di dipingere una Cuba in crisi sono costruzioni dei nemici della nazione ed ha sottolineato che “Nessun altro processo rivoluzionario è stato capace di suscitare tanto consenso ed irresistibile sostegno come la Rivoluzione Cubana”.

Traduzione dall’inglese di Giuliano Cappellini