da Granma Internacional Cubaweb
http://www.granma.cu/italiano/2006/julio/mar11/plan-it.html
Il Piano contro Cuba rivela le reali intenzioni di Bush
L'Avana. 11 Luglio 2006
Prensa Latina
Il cosiddetto Piano Bush e la politica USA contro Cuba, oltre ad avere motivazioni politiche, derivano da un curioso legame imprenditoriale e sentimentale della famiglia presidenziale con l’Isola, ha concluso oggi un ricercatore.
Mera coincidenza?, si chiede il giornalista Reinaldo Taladrid in un commento pubblicato questo lunedì dal quotidiano Granma, nel quale vengono esaminati i legami storici e commerciali della famiglia Bush con la nazione dei Caraibi.
Il giornalista ha ricordato l’assenso dato dal presidente George W. Bush a un nuovo rapporto su Cuba di tipo annessionistico, elaborato dalla Commissione presieduta dalla segretaria di Stato Condoleezza Rice a continuazione del piano del 2004.
Uno dei più aggressivi e contestati capitoli di questo Piano è quello dove si più leggere sull’immaginaria "restituzione delle propietà", ha affermato il giornalista.
Restituzione di tutte le proprietà, comprese le case dalle quali milioni di famiglie verrebbero sloggiate in meno di un anno e sotto la supervisione e controllo del Governo nordamericano, tramite la Commissione del Governo USA per la restituzione delle proprietà.
Subito dopo Taladrid si rivolge a quanto riportato nel libro "Dinastia americana: aristocrazia, fortuna e politiche dell’inganno della Casa Bianca dei Bush" dell’autore nordamericano Kevin Phillips.
Secondo il testo, George Herbert Walter, bisnonno dell’attuale presidente, oltre ai suoi affari europei, aveva vecchi e duraturi legami con Cuba e servì come Direttore di sette compagnie legate tra loro, dalla metà degli anni ’20 ai primi anni ’30.
Aggiunge che alla fine degli anni ’30 e l’inizio dei ’40, lo zio favorito del giovane Bush (si riferisce al padre dell’attuale Presidente), Herbie prese la direzione di varie delle sue compagnie zuccheriere cubano-dominicane.
L’indagine di Phillips – ha segnalato Taladrid – sostiene che anche Prescott Bush (nonno dell’attuale Presidente), era notevolmente coinvolto dal punto di vista psicologico con Cuba, con la sua politica e la sua importanza per gli USA.
Per ultimo George Bush (padre dell’attuale presidente statunitense), lavorò con l’oggi noto agente della CIA Félix Rodríguez nel reclutamento di esiliati cubani di estrema destra per l’invasione dell’Isola nel 1961, ha aggiunto.
Per me è chiaro che questo Piano Bush di annessione e la politica degli Stati Uniti contro Cuba derivano da un curioso vincolo imprenditoriale e sentimentale, ha assicurato Taladrid.
Figurano
alcune di queste compagnie o qualche erede nell’elenco di reclami che serve di
sostegno alla Legge Helms-Burton?, si è chiesto ancora il giornalista,
invitando il lettore a trarre le proprie conclusioni.