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- popoli resistenti - cuba - 01-11-09 - n. 293
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Severa condanna all’embargo degli Stati Uniti contro Cuba
29/10/2009
L’Avana - L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato questo mercoledì la risoluzione che condanna l’embargo economico, commerciale e finanziario del governo degli Stati Uniti contro Cuba, con 187 voti favorevoli, due nazioni in più dell’anno scorso, 3 voti contrari e 2 paesi astenuti.
In un categorico rifiuto alla politica malata anticubana del presidente George W. Bush, che aveva rafforzato come nessuna altra amministrazione nordamericana la guerra economica contro il popolo cubano, la Casa Bianca rimane nuovamente isolata su tale argomento.
La risoluzione “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba” presentata all’organo più importante dell’ONU ha avuto come unici oppositori gli USA (ovviamente) ed il loro fedele alleato Israele, oltre che Palau, mentre si sono astenuti Micronesia ed Isole Marshall.
Erano assenti alla votazione i rappresentanti dell'Iraq occupato dalle truppe nordamericane ed il governo filo-statunitense di El Salvador.
Al dibattito generale si sono schierati con dichiarazioni a favore della risoluzione cubana e chiedendo la soppressione immediata della misura coercitiva statunitense, Antigua e Barbuda a nome del G77 (Gruppo dei 77), Cina ed Egitto, in rappresentanza del Movimento dei Paesi non allineati (MPNA) e la Guyana per la Comunità dei Caraibi (CARICOM), oltre a Venezuela, Messico, Vietnam e Sudafrica.
Hanno appoggiato queste posizioni , nei loro rispettivi discorsi, Sudan, Algeria, Iran, India, Russia, Angola, Zambia, Nicaragua, San Vicente e Granadinas e Tanzania.
Il cancelliere Felipe Pérez Roque ha presentato la risoluzione “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba”, esortando il consesso mondiale ad appoggiare il documento e considerando la misura coercitiva nordamericana un atto di genocidio illegale ed extraterritoriale.
Ha sottolineato che 7 cubani su 10 sono nati sotto questa guerra economica nordamericana che ha causato perdite all'economia cubana per l'astronomica cifra di più di 93 miliardi di dollari, equivalenti a oltre 224 miliardi di dollari al cambio attuale con la svalutazione della moneta.
Ha inoltre precisato che il governo del presidente George W. Bush è stata la decima amministrazione statunitense che ha fallito nell’intento di distruggere la Rivoluzione cubana ed ha ribadito che l'unica condotta possibile per Washington è di eliminare il blocco alla nazione antillana.
Il capo della diplomazia cubana ha affermato che questa inumana politica rappresenta il principale ostacolo tanto al recupero dell'isola caraibica dai gravi danni sofferti per il passaggio di due uragani, quanto per il suo normale sviluppo economico e sociale.
Votazioni contro l’embargo all’Assemblea Generale dell’ONU dal 1992 al 2007
A favore Contro Astensione
1992 59 3 71
1993 88 4 57
1994 101 2 48
1995 117 3 38
1996 137 3 25
1997 143 3 17
1998 157 2 12
1999 155 2 8
2000 167 3 4
2001 167 3 3
2002 173 3 4
2003 179 3 2
2004 179 4 7
2005 182 4 1
2006 183 4 1
2007 184 4 1