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- popoli resistenti - cuba - 21-03-10 - n. 311
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Elogio al lavoro cubano all’interno della Federazione Internazionale delle Donne
Tra gli obiettivi imminenti che le donne cubane stanno raggiungendo c’è, oltre all’aumento nelle posizioni di leadership ricoperte nel paese (attualmente il 39%), il miglioramento delle condizioni di parità all'interno della famiglia
Juventud Rebelde
11/03/2010
Cuba svolge un ruolo importante di leadership all’interno della Federazione Democratica Internazionale delle Donne (WIDF - Women's International Democratic Federation) in America Latina. Questa è l’opinione delle rappresentanti della principale organizzazione di donne russe.
Liudmila Kuznetsova, della Federazione delle Donne Russe (FMR), afferma che l'isola caraibica ha assunto la difesa delle donne ed ha valorizzato la Federazione dopo la disintegrazione dell'Unione Sovietica. Kuznetsova, tornata recentemente da una riunione del WIDF a Cipro ed Elena Bashow, del dipartimento esteri della FMR, si sono incontrate con Carolina Amador, dell'Ufficio relazioni internazionali della Federazione delle Donne Cubane (FMC).
Cuba è oggi per noi l'esempio da seguire, ha detto Kuznetsova nella riunione avvenuta presso l’ambasciata dell'isola a Mosca. Amador ha individuato tra gli obiettivi urgenti per le donne cubane, quello di aumentare la loro presenza nelle posizioni di leadership nel paese (attualmente al 39%) e migliorare le condizioni di parità all'interno della famiglia.
Bashow ha segnalato l’utilità per FMR delle Riflessioni del líder della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, tanto per la sua quotidiana attività, quanto per la sua influenza nelle sedi internazionali.
Amador ha elogiato Vilma Espin, ex presidente scomparsa della FMC, sottolineando il suo impegno nel proseguire il lavoro della WIDF, allentatosi dopo la scomparsa dell'URSS e del campo socialista.
La funzionaria cubana ha reso noto che in Brasile è stata inaugurata la sede regionale della WIDF intitolata a Vilma Espin, di cui quest’anno ricorre l’80° anniversario della nascita.
Vilma ha portato l’America Latina nella WIDF, i suoi archivi devono essere conservati, raccomanda Amador, mentre Bashow ne sottolinea l’importanza soprattutto ora che si cerca di riscrivere la storia, in particolare in Europa occidentale.
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