www.resistenze.org - popoli resistenti - cuba - 18-05-20 - n. 750

Nobel per la pace alla Brigata "Henry Reeve"

Cristóbal León Campos * | rebelion.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

13/05/2020

In tutto il mondo si distingue per i suoi sforzi, la sua solidarietà, la sua dedizione e impegno per la salute di ogni essere umano, la Brigata "Henry Reeve" composta da medici cubani, e che attualmente opera in almeno 23 paesi, in Europa, Africa, Asia, America Latina e Caraibi, trasmettendo i valori essenziali dell'internazionalismo promoso da Fidel Castro, sin dal 2005 anno della sua fondazione, unendosi alla lunga storia di sostegno e fratellanza realizzata da Cuba nel mondo, fin dai primi anni del trionfo rivoluzionario.

Oggi, questo internazionalismo dona esempio e speranza a milioni di esseri umani di fronte alla pandemia di COVID-19, nonostante il clima permanente di aggressione e ostilità che Cuba sta affrontando a causa del blocco economico imposto dagli Stati Uniti ormai sessant'anni fa, e nonostante gli attacchi da parte di gruppi ultraconservatori che hanno a cuore i propri interessi particolaristici e oscuri.

Il grande lavoro umanitario effettuato dai medici cubani, da tempo, è stato riconosciuto non solo dai governi dei popoli soccorsi, ma anche da organismi internazionali come la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), come è accaduto nel maggio 2017, con la consegna del premio "Dr. Lee Jong-wook per la sanità pubblica", in occasione di una cerimonia a Ginevra, nel quadro della 70a Assemblea mondiale della sanità. In quella cerimonia l'OMS disse: "La brigata Henry Reeve ha diffuso un messaggio di speranza in tutto il mondo. I 7400 professionisti volontari della sanità, che ne fanno parte, hanno curato più di 3,5 milioni di persone in 21 paesi, affrontando i peggiori disastri ed epidemie dell'ultimo decennio".

Ma il più importante riconoscimento, quello che riempie senza dubbio il cuore dei medici cubani in ogni angolo del globo che calpestano, è quello che i popoli donano loro con il proprio riconoscimento, come abbiamo visto in questi tempi di pandemia, con applausi, frasi, messaggi sui social network o scritti con vari mezzi, quali segni di affetto e gratitudine, per la luce portata  dalla Brigata "Henry Reeve" , luce che brilla sopra ogni inumana offesa lanciata da Washington o da alcuni dei suoi fedeli servitori; l'esempio d'amore dell'internazionalismo rivoluzionario-umanista di Cuba merita tutti i riconoscimenti possibili.

È in questo senso, nel senso della gratitudine e fratellanza tra i popoli, indipendentemente dalle differenze esistenti tra i governi, che il Comitato Internazionale Pace, Giustizia e Dignità ai Popoli ha convocato tutti e tutte nel mondo per unirsi all'iniziativa volta a richiedere la nomina della Brigata medica internazionale specializzata in situazioni di disastro e gravi epidemie "Henry Reeve" di Cuba, al fine di ricevere il Premio Nobel per la pace, per il suo alto contributo all'umanità nella battaglia della pandemia generata dal coronavirus Covid-19.

In questo appello, centinaia di voci si sono unite, dai comitati di solidarietà, gruppi di intellettuali, associazioni civili, religiose, sociali e sanitarie, residenti in diversi paesi, anche all'interno degli Stati Uniti, come ha fatto il capitolo della Rete di Difesa dell'Umanità USA o il capitolo del Comitato Internazionale Pace, Giustizia e Dignità per i Popoli dello stesso Paese, insieme a loro, l'organizzazione statunitense Codepink, composta prevalentemente da donne, ha espresso l'importanza di riconoscere il lavoro della Brigata "Henry Reeve" affermando che: "Tale solidarietà è particolarmente importante stante l'aumento delle sanzioni e delle minacce dell'amministrazione Donald Trump e visti gli eventi della scorsa settimana, quando un uomo armato ha aperto il fuoco con un fucile d'assalto contro l'ambasciata di Cuba a Washington D.C. […] Mentre l'amministrazione Trump satanizza il programma medico di Cuba e intensifica il suo blocco contro il paese, superando ogni limite con la confisca di forniture mediche altamente necessarie di fronte al Covid-19, dobbiamo sostenere Cuba e richiamare l'attenzione sul buon lavoro dei medici cubani in tutto il mondo".

Le organizzazioni che promuovono il riconoscimento della Brigata Medica "Henry Reeve", cercano di far sì che il sostegno si allarghi in tutto il mondo e possa includere la candidatura al Nobel per la Pace, anche se la scadenza per le nomine è già trascorsa. Si mobilitano, stante  il contesto mondiale e il grande lavoro svolto, perchè l'Accademia svedese faccia un'eccezione e iscrivendo tra le nomine i medici cubani, cosa che consentirebbe di dare un esempio al mondo, perchè, al di là delle volontà e degli interessi dei governi e gruppi di potere, siano oggi e siano per sempre gratificati l'umanesimo e la speranza praticata da coloro che credono in un mondo migliore, in cui la salute e il benessere sociale non siano una prebenda politica, ma un diritto reale e compiuto per tutti gli esseri umani, questo è il messaggio cubano trasmesso attraverso l'internazionalismo rappresentato dalla Brigata Medica "Henry Reeve"; questo è il desiderio dei popoli che riconoscono il loro sforzo umanista. A tal fine, è necessario ascoltare la voce di tutti a favore della nomina dei medici cubani con tutti i mezzi possibili.

Sia conferito  il Nobel per la pace alla brigata medica "Henry Reeve" di Cuba.

*) Cristoforo Leone Campos è membro attivo del Collettivo Disjunctive.


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