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I risultati di Cuba nell'affrontare l'epidemia sono del Popolo e della Rivoluzione

Yaima Puig Meneses | granma.cu
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

27/06/2020

In una giornata in cui la capitale cubana non ha registrato nessun nuovo caso positivo di COVID-19, il Presidente della Repubblica e il Primo Ministro hanno guidato l'incontro con il gruppo di lavoro temporaneo per la prevenzione e il controllo del nuovo coronavirus, in cui le province di Matanzas, Villa Clara, Mayabeque e L'Avana hanno presentato le loro situazioni.

Il risultato della lotta contro l'epidemia appartiene a tutto il Popolo e alla Rivoluzione, ha dichiarato lo scorso sabato il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, recatosi con il Primo Ministro, Manuel Marrero Cruz, all'usuale incontro con il gruppo di lavoro temporaneo per la prevenzione e il controllo del nuovo coronavirus.

Alla fine di una settimana "in cui sono stati indubbiamente dimostrati i progressi nel consolidamento dei risultati che il paese sta ottenendo" nella sua lotta contro il COVID-19, il Capo dello Stato ha sottolineato che ciò è stato possibile grazie alla "partecipazione responsabile della popolazione e della gestione del Governo a tutti i livelli, dai municipi ai territori, e, naturalmente, grazie a tutto il lavoro intenso, professionale e di qualità del nostro sistema sanitario".

Con solo 21 nuovi pazienti positivi negli ultimi sette giorni, ha spiegato Díaz-Canel, il numero di casi è diminuito di 50 unità rispetto alla settimana precedente e, pertanto, negli ultimi giorni si è visto il minor numero di casi attivi da quando è stato oltrepassato il picco dell'epidemia, numero addirittura vicino a quello della prima settimana in cui la malattia ha iniziato a manifestarsi a Cuba.

Allo stesso modo, Díaz-Canel ha sottolineato la tendenza delle ultime tre settimane, di un maggior numero dei dimessi rispetto a quello dei ricoverati nelle strutture sanitarie. Anche se nello stesso periodo il Paese ha dovuto piangere la morte di tre persone, il presidente ha ricordato quanti sforzi sono stati fatti per continuare a salvare vite umane, sforzi che hanno permesso anche una notevole riduzione dei pazienti in condizioni gravi o critiche.

Per quanto riguarda lo scenario attuale vissuto dalla Maggiore delle Antille, Díaz-Canel ha ritenuto "che siamo in un momento di ripresa". L'unica provincia che non ha potuto procedere alla nuova fase successiva è stata L'Avana, ha detto, ma sarà in grado di farlo presto.

Come una delle sfide più importanti in questa nuova fase, ha sottolineato le azioni che devono essere condotte in tutto il paese per evitare la comparsa di nuovi focolai della malattia. Per questo, ha insistito, è fondamentale eliminare l'eccesso di fiducia e continuare a trattare ogni caso sospetto come se fosse positivo al COVID-19, fino a quando non venga confermato che non lo sia.

In particolare, per quanto riguarda i risultati dell'ultimo giorno, ha sottolineato che, a parte i quattro casi segnalati a Mayabeque, è significativo che L'Avana, per la prima volta, non abbia registrato nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore, una realtà che conferma la tendenza osservabile negli ultimi giorni di questa provincia che si sta riprendendo dal momento più difficile.

Di fronte a questo scenario, il Presidente della Repubblica ha sottolineato la necessità di continuare con il rigore e la responsabilità nelle azioni quotidiane, perché "ogni volta che sono stati commessi degli errori, siamo arrivati a eventi o situazioni che in alcuni casi si sono complicati".

Che l'efficacia del lavoro dei cubani prevenga nuovi focolai, ha insistito Díaz-Canel, è precisamente una priorità in questa fase di recupero e passa attraverso la responsabilità, sia delle istituzioni che degli individui e delle famiglie.

Il Capo dello Stato ha approfittato di questo spazio per condividere con i membri del gruppo di lavoro temporaneo i risultati dell'incontro che ha tenuto in questi giorni con vari scienziati, che mirava a sostenere la produzione alimentare, uno dei settori in maggiore emergenza della nazione e che richiede l'impulso della scienza cubana, come è stato dimostrato nella lotta vittoriosa contro il COVID-19.

Díaz-Canel ha assicurato che "esiste un gruppo di idee che si stanno presentando e discutendo in questi giorni e che dovrebbero avere un impatto positivo sulla produzione alimentare". Insieme a tutto ciò, ha commentato il fatto che ogni territorio, ogni sistema produttivo locale deve continuare a svolgere una forte azione di gestione alimentare che consenta, anche in questa fase di recupero, di riattivare la produzione agricola e migliorare tutti i sistemi di distribuzione e commercializzazione.

Cuba continua in allerta contro il Covid-19

Dopo gli sforzi di Cuba per continuare a salvare vite umane nello scenario attuale e senza aver trascurato nessuna delle misure che sono state pensate, durante l'incontro di sabato nel Palazzo della Rivoluzione, i governatori di Matanzas, Villa Clara e Mayabeque hanno aggiornato in merito agli ultimi giorni nei rispettivi territori, che stanno già attraversando la prima fase della fase di recupero dal COVID-19.

Commentando l'attuale situazione di Matanzas, il governatore Mario Sabines Lorenzo ha ricordato che da 13 giorni nella provincia non sono stati segnalati nuovi pazienti positivi. Se queste cifre continuassero fino al prossimo lunedì, ha detto, la provincia potrebbe arrivare ad avere un tasso di incidenza di zero contagiati per ogni centomila abitanti.

Il comportamento positivo evidenziato in questo momento, ha assicurato, ci consente di avanzare allo scopo di applicare tutte le misure adeguate alla prima fase, nell'ambito delle quali la provincia sta gradualmente tornando a molte delle sue normali attività.

In particolare, a Villa Clara, il governatore Alberto López Díaz ha annunciato che negli ultimi 39 giorni non sono stati diagnosticati pazienti positivi al COVID-19. Gli ultimi giorni, ha detto, stanno passando normalmente e gradualmente, i servizi di base per la popolazione vengono riaperti nei settori più diversi, tra cui ospedali, trasporti pubblici, gastronomia, campeggi, hotel e altri servizi.

Per quanto riguarda Mayabeque, la governatrice Tamara Valido Benítez ha sottolineato che dopo aver registrato negli ultimi due giorni cinque nuovi casi positivi nel consiglio popolare di El Roble, nel comune di San José de las Lajas, sono state prese misure straordinarie che hanno permesso di agire prontamente, seguendo i protocolli sanitari stabiliti.

Valido Benítez ha spiegato che in questo insediamento rurale i campioni di PCR sono già stati prelevati da oltre 400 abitanti così da rilevare rapidamente possibili casi asintomatici e contenere la diffusione della malattia. Tra le altre azioni, il Consiglio Provinciale di Difesa ha deciso di limitare gli spostamenti delle persone nella città, insieme a una intensificazione degli accertamenti sulla popolazione, anche in altre città vicine.

Ancora una volta, durante la riunione si è svolta una particolare analisi dell'Avana, unico territorio nel paese che ad oggi rimane nella fase di reale conflitto con il COVID-19 e le cui le cifre riportate nei diversi indicatori sanitari che sono state incluse nell'agenda dell'incontro rimangono positive.

Dopo aver esaminato 1.542 campioni di PCR alla chiusura delle attività venerdì, il vicegovernatore Yanet Hernández Pérez ha confermato che per la prima volta questo sabato non sono stati segnalati casi positivi al COVID-19. Questo risultato incoraggiante - ha detto - non costituisce alcun motivo per una totale fiducia, poiché l'esperienza che stiamo acquisendo conferma che la negligenza può riportare a situazioni complesse.

Insieme al focolaio ancora attivo della città di El Roble, i cui limiti confinano con l'Avana, Hernández Pérez ha sottolineato come siano state condotte azioni congiunte tra le due province per attuare strategie che consentissero il controllo del focolaio e quindi impedissero la proliferazione del virus.

Non abbassare la guardia in questo momento è una premessa essenziale per il lavoro quotidiano, indipendentemente dalla fase in cui si trova un territorio. Il modo in cui la malattia si è comportata in diversi paesi, dopo che la decrescita è iniziata in molti di essi, mostra quanta attenzione sia urgentemente necessaria per continuare a controllare l'epidemia.

Solo questo venerdì, ha precisato José Angel Portal Miranda, ministro della Sanità Pubblica, sono stati registrati 187.196 nuovi pazienti in tutto il mondo, la cifra più alta ottenuta in un giorno dall'inizio della diffusione del virus, con la quale il numero dei casi accumulati arriva a 9.581.803.

Nel frattempo, Cuba continua ad agire in conformità con le misure pensate da quando il nuovo coronavirus ha iniziato a essere visto come una minaccia internazionale e questo sabato ha visto la cifra più bassa di contagi nel paese dopo il picco di casi di aprile, ha dichiarato Portal Miranda.

Portal Miranda ha inoltre spiegato che per la prevenzione e il monitoraggio del COVID-19, 874 persone rimangono ricoverate, sia negli ospedali che nei centri di isolamento per i casi sospetti a basso rischio, come i contatti con positivi e i viaggiatori, principalmente all'Avana e Matanzas. Allo stesso modo, ha spiegato che con solo 55 pazienti positivi ricoverati nelle strutture ospedaliere, il numero di casi attivi continua a diminuire.

Questi sono risultati che, senza dubbio, dimostrano la coerenza e la responsabilità con cui Cuba ha affrontato il COVID-19. Indubbiamente, il passaggio alla nuova normalità richiederà anche molta disciplina in tutti gli ambiti e il lavoro meticoloso dei professionisti cubani della salute.


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