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Díaz-Canel alla OIL: Nella Rivoluzione cubana niente vale tanto come la vita di una persona

Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez | granma.cu

08/07/2020

L'Organizzazione Internazionale del Lavoro con una vasta opera a favore della giustizia sociale, la promozione di un lavoro degno e la protezione dei diritti dei lavoratori, può contribuire nel suo mandato ad aiutare il mondo del lavoro e lasciare indietro la crisi provocata dalla COVID-19

Parole pronunciate dal Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, Presidente della Repubblica di Cuba, nel Vertice Mondiale Virtuale dell'Organizzazione Mondiale del Lavor , l'8 luglio del 2020, 62º anno della Rivoluzione.

Signor Direttore Generale;

Eccellentissimi signori Capi di Stato e di Governo:

Mi onora portare a questo vertice virtuale la voce di Cuba, un piccolo paese in via di sviluppo dove i lavoratori al potere lottano quotidianamente per consolidare tutta la giustizia, il sogno e l'impegno dei padri della nazione.

Oggi, come siempre, negli ultimi 61 anni, Cuba fa suoi i nuovi e gravi problemi con cui l'Organizzazione Internazionale del Lavoro ha cominciato transitare nel suo secondo secolo di vita.

Per ciò che riguarda i problemi che il mondo del lavoro affrontava già sotto le dure regole del mercato, oggi si aggiungono gli effetti della COVID -19 e sono innegabili le devastanti conseguenze che avranno le molteplici crisi generate da questa pandemia nell'economia di tutti i paesi.

La disoccupazione si è moltiplicata. La mancanza di protezione sociale aumenta e con questa si accrescono la disuguaglianze e la povertà.

Ma non ci dobbiamo ingannare. Lo scontro terribile e le nefeste conseguenze della pandemia in tutto il mondo non si devono solamente a questo virus letale. Anni di politica neoliberale e di capitalismo selvaggio guidati dai disegni del mercato, sono la causa più profonda della grave situazione globale.

Secondo gli esperti si sono persi già 305 milioni di posti di lavoro e 1600 milioni di lavoratori vedono minacciati i loro mezzi di sussistenza.

Centinaia di milioni di persone stanno per sommarsi a quelle che già soffrono le disuguaglianze in un ingiusto ordine economico internazionale e la loro sopravvivenza è certamente in gioco.

Il momento è drammaticamente serio ed esige azioni coordinate. Nè i governi, nè i lavoratoir nè i datori di lavoro possiamo incrociare le braccia.

E il colossale impegno al quale dobbiamo dedicarci impone di trovare soluzioni che collochino i diritti dei lavoratori come interesse superiore.

Inoltre necessiteranno assistenza anche coloro che generano lavoro e in particolare i piccoli e medi produttori.

È necessario consolidare il dialogo sociale nella definizione e nell'esecuzione delle politiche di scontro e recupero dopo la pandemia.

Signor Direttore Generale:

Cuba, una piccola nazione che ha affrontato la pandemia della COVID -19, soffre per l'indurimento brutale e opportunista della politica del blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti, indirizzata a strangolare totalmente il nostro commercio e l'accesso ai combustibili e alle divise internazionali.

Nonostante la crescente domanda internazionale, il blocco a Cuba non solo si è mantenuto al sopravvenire della minaccia epidemiologica per tutto il pianeta, ma il suo criminale maltrattamento si è acuito contro tutto il popolo, castigando con particolare crudeltà la famiglia cubana.

Nel mezzo di questa asfissiante guerra economica il nostro Governo ha implementato azioni per la protezione della salute di tutto il popolo, mantenendo i posti di lavoro e la difesa delle garanzie e dei diritti del lavoro per tutti, che sono baluardi del nostro progetto sociale.

Sono state applicate 36 misure di carattere lavorativo, salariale e di previdenza sociale: crescono il lavoro a distanza e il telelavoro; si ubicano i lavoratori in altri posti e sono state ampliate le garanzie salariali a coloro che si trovano nelle loro case per curare i figli minori, gli anziani e coloro che per condizioni di fragilità della salute, o che non è stato possibile reubicare. Sono stati esonerati dal pagamento delle tasse più di 240.000 operai del settore non statale, si è mantenuto il pagamento delle pensioni e i lavoratori sociali prestano una speciale attenzione alle famiglie necessitate, tra le tante azioni.

Nessuno è stato abbandonato. Ci sono le condizioni per iniziare i processi di recupero e il camino verso la nuova normalità, sulla base della più ampia partecipazione del popolo nel processo della presa delle decisioni.

Signor Direttore Generale:

Oggi sono più che mai necessarie la cooperazione e la solidarietà internazionale. Niente vale tanto come la vita di una persona.

Questo è un principio fondamentale della Rivoluzione cubana, sul quale si erige la nostra cooperazione internazionale nella salute, l'educazione e tutto quanto ha a che vedere con la dignità umana.

Per questo respingiamo, condanniamo e ripudiamo nel modo più assoluto tutte le misure coercitive unilaterali che s'impongono alle nazioni sovrane come Cuba, Venezuela e altre, che oggi soffrono il più crudele e forte castigo per aver scelto un sistema politico e sociale differente da quello dei poteri economici dominanti.

Queste misure sono disumane e si devono eliminare , soprattutto nel contesto dell'attuale pandemia, quando le sanzioni puntano al genocidio.

L'Organizzazione Internazionale del Lavoro con una vasta opera a favore della giustizia sociale, la promozione di un lavoro degno e la protezione dei diritti dei lavoratori, può contribuire nel suo mandato ad aiutare il mondo del lavoro e lasciare indietro la crisi provocata dalla COVID-19.

Cuba, come paese fondatore di questa Organizzazione, reitera la sua volontà di continuare a rinforzare l'indispensabile multilateralismo, la solidarietà e la cooperazione internazionale, con l'impegno di continuare a garantire la protezione dei diritti dei lavoratori e avanzare nella costruzione di un mondo più giusto.

Il lavoro è un valore e un diritto sacro. Come diceva il leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro Ruz: "… solo lavorando si può avanzare, solo lavorando si possono produrre i beni che il paese necessita, solo lavorando si possono produrre più alimenti, solo lavorando si possono superare le difficoltà più impellenti che abbiamo.

Molte Grazie.

(GM - Granma Int.)


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