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- popoli resistenti - cuba - 17-04-23 - n. 863
Cuba ricorda i bombardamenti statunitensi, preludio all'invasione della Baia dei Porci
Reynaldo Henquen | radiohc.cu
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
15/04/2023
I cubani ricordano questo sabato il bombardamento statunitense di tre aeroporti nazionali avvenuto 62 anni fa, preludio all'invasione della Baia dei Porci che ebbe luogo due giorni dopo.
Nelle prime ore del 15 aprile 1961, aerei con le insegne della Forza Aerea Rivoluzionaria attaccarono simultaneamente l'aeroporto di Ciudad Libertad (nella capitale), la base aerea di San Antonio de los Baños, a sud-est dell'Avana, e l'aeroporto di Santiago de Cuba, nella parte orientale di Cuba.
Otto B-26 decollarono da Puerto Cabezas, in Nicaragua, con l'obiettivo di distruggere i modesti aerei cubani a terra e garantire l'impunità per qualsiasi ulteriore incursione nemica via terra.
L'attacco aveva anche lo scopo di far credere all'opinione pubblica internazionale che nel Paese fosse in corso una ribellione interna, e a tal fine uno degli aerei camuffati atterrò a Miami, avvalorando l'ipotesi di diserzione e ribellione dei piloti cubani.
Il bombardamento provocò sette morti e 53 feriti, per lo più civili, a causa del bombardamento dei quartieri intorno a Ciudad Libertad, oltre a danni materiali, anche se non venne distrutto il numero di aerei che gli attaccanti avevano sperato.
Ai funerali delle vittime dei raid aerei, il leader storico Fidel Castro dichiarò il carattere socialista della rivoluzione.
"Quello che gli imperialisti non possono perdonarci è che siamo qui, quello che gli imperialisti non possono perdonarci è la dignità, l'integrità, il coraggio, la fermezza ideologica, lo spirito di sacrificio e lo spirito rivoluzionario del popolo cubano", disse Fidel Castro durante l'imponente cerimonia tenutasi vicino al cimitero di Colon, il più grande della nazione caraibica.
L'attacco agli aeroporti cubani è stato il preludio all'invasione mercenaria di Playa Girón e Playa Larga (nella provincia occidentale di Matanzas) all'alba del 17 aprile.
Dopo 60 ore di duri combattimenti, i mercenari furono sconfitti e si arresero a Playa Giron al tramonto del 19 aprile. Questa azione rappresentò la prima grande sconfitta dell'imperialismo in America Latina.
Sono passati più di sei decenni da questi eventi e gli Stati Uniti ancora cercano di soffocare la nazione caraibica, con sanzioni economiche, il rafforzamento del blocco e l'inserimento unilaterale di Cuba nella lista dei Paesi che sostengono il terrorismo (Fonte: PL).
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