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10 simboli della Rivoluzione a L'Avana

Dayán González Ramírez | pcc.cu
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

05/01/2025

Scegliere solo dieci siti della capitale che riflettono l'opera rivoluzionaria è stata una sfida notevole. Il compito è complicato dalla ricca storia e dall'attuale significato sociale di ciascuno di questi siti, che non solo rappresentano momenti chiave del passato, ma continuano ad avere un impatto sulla società di oggi.

Pochi giorni fa si è celebrato il 66° anniversario del trionfo della Rivoluzione cubana. Sono stati più di sei decenni ricchi di storia; proprio per questo motivo è stato un compito molto difficile selezionare solo dieci luoghi della capitale del Paese che simboleggiano l'opera rivoluzionaria, sia per la loro attuale finalità sociale, sia per il loro significato storico.

1 - Ospedale Hermanos Ameijeiras



Destinato a diventare una banca, simbolo del capitalismo selvaggio e brutale che sottoponeva la stragrande maggioranza alla povertà estrema, all'analfabetismo e all'insalubrità, l'opera rivoluzionaria lo ha trasformato in un ospedale che ha salvato gratuitamente migliaia di vite umane ed è un simbolo della vocazione umanista della Rivoluzione.

2 - Scalinata dell'Università dell'Avana



La sua costruzione fu completata alla fine degli anni Venti, nell'ambito del piano di opere pubbliche del dittatore Gerardo Machado. Sebbene il suddetto piano fosse notoriamente avvolto da scandali di corruzione senza limiti, gli 88 gradini sono stati testimoni di momenti trascendentali della Rivoluzione. Negli anni che precedettero il trionfo, furono teatro di accese lotte studentesche. La Generazione del Centenario vi scese per rendere omaggio a Martí e dopo il gennaio 1959 divenne palcoscenico di importanti discorsi e concerti. Dalla scomparsa fisica del Comandante in capo, è diventato il luogo in cui rendere omaggio ogni anno al leader storico della Rivoluzione.

3 - Piedistallo dell'aquila imperiale



Come simbolo della volontà del popolo cubano di essere libero, sovrano e indipendente, lontano dalle interferenze statunitensi, sul lungomare dell'Avana sono state erette due colonne che un tempo ospitavano l'aquila imperiale. Era il 1961, precisamente il primo giorno di maggio, quando l'aquila imperiale fu abbattuta davanti a un popolo infuriato e desideroso di libertà. Furono rimossi anche i busti dei politici statunitensi. Rimasero la pietra scolpita e i cannoni e le catene del Maine che la adornano, per non dimenticare mai le vere pretese del governo statunitense.

4 - Il Palazzo della Rivoluzione



L'ex palazzo presidenziale, che José Antonio Echeverría definì il covo del tiranno e dove si recò per giustiziarlo, è oggi un museo che custodisce i tesori di gran parte della storia della Rivoluzione. Su uno dei suoi balconi, come reazione alla detonazione di esplosivi nelle vicinanze, il Comandante in Capo proclamò la fondazione dei Comitati per la Difesa della Rivoluzione, segno dell'organizzazione e della forza di questa enorme opera che oggi celebra il suo 66° anniversario.

5 - Tribuna anti-imperialista



Nel mezzo della battaglia per la restituzione del bambino Elián González, rapito negli Stati Uniti, si decise di costruire la Tribuna Antimperialista José Martí ed è una scultura dello stesso Apostolo a presiedere questo luogo dove il popolo cubano si è riunito centinaia di volte. Dalla sua fondazione, avvenuta il 3 aprile 2000, questo luogo è stato teatro di diverse e numerose manifestazioni di patriottismo. La più recente ha avuto luogo il 20 dicembre, quando più di 500.000 cubani hanno marciato, guidati da Raúl e Díaz-Canel, per chiedere la fine del blocco e l'esclusione di Cuba dalla lista degli Stati sponsor del terrorismo.

6 - Le rovine dell'Ufficio di investigazione



Durante la tirannia di Fulgencio Batista, più di 20.000 giovani furono torturati, assassinati o fatti sparire. Un gran numero di loro passò per l'Ufficio delle Investigazioni, situato al numero 23, tra il 30 e il 32. Grazie alla Rivoluzione, oggi rimangono solo i resti di quell'infame istituzione, tra le cui rovine si trova un parco giochi per il divertimento dei bambini.

7 - Città della Libertà



Dopo il trionfo rivoluzionario, a Cuba sono stati fatti molti passi avanti per risolvere il problema dell'analfabetismo: è stata avviata una campagna di alfabetizzazione, sono stati costruiti centinaia di centri educativi e le caserme sono state convertite in scuole. È il caso dell'ex fortezza Columbia, simbolo militare del regime dittatoriale di Batista, le cui strutture sono state convertite in asili, scuole e persino università. La Carovana della Libertà è arrivata lì l'8 gennaio e Fidel ha tenuto un vibrante discorso in cui ha detto: Credo che questo sia un momento decisivo della nostra storia: la tirannia è stata rovesciata. La gioia è immensa. Eppure, c'è ancora molto da fare. Non ci illudiamo di credere che d'ora in poi tutto sarà facile; forse in futuro tutto sarà più difficile.

8 - Monumento a Mella o sede della UJC



Inaugurato il 10 gennaio 1976, il monumento che custodisce le ceneri di Julio Antonio Mella simboleggia, come molti altri del suo genere, l'onore di coloro che hanno dato la vita per la lotta rivoluzionaria. La certezza che questa enorme opera, costruita a Cuba dal 1959, sia fedele e coerente con le migliaia di vite preziose che sono state date per raggiungere la vittoria. Questa scultura alta 10 metri è la convinzione che, come ha espresso Mella: Lottare per la rivoluzione socialista in America non è un'utopia di pazzi o fanatici, ma è lottare per il prossimo passo avanti nella storia.

9 - L'angolo tra la 23esima e la 12esima all'Avana



Era il 1961 e gli Stati Uniti avevano deciso di intensificare l'aggressione contro Cuba. Il 16 aprile, in occasione dei funerali delle vittime degli attacchi precedenti all'invasione a Playa Girón, Fidel, davanti alla folla riunita, dichiarò il carattere socialista della Rivoluzione cubana. Successivamente, si decise di adottare questa data come data di fondazione dell'attuale Partito Comunista di Cuba.

10 - Piazza della Rivoluzione



La Plaza, presidiata da Martí, dal Che e da Camilo, è stata testimone di momenti sublimi per il popolo di Cuba. Qui la leadership della Rivoluzione e del Partito ha consultato il popolo su decisioni importanti. Qui i cubani hanno pianto e riso, si sono commossi fino alle lacrime, si sono emozionati e hanno vibrato di emozione e orgoglio patriottico.


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