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Milioni di cubani hanno marciato il Primo Maggio a sostegno della Rivoluzione

Pablo Meriquet | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

02/05/2025

All'insegna dello slogan "Per Cuba, insieme creiamo", la commemorazione della Festa dei lavoratori ha denunciato il blocco economico contro l'isola


Il popolo cubano il Primo Maggio nella Plaza de la Revolución. Foto: Miguel Díaz-Canel / X

Il popolo cubano ha celebrato ancora una volta la Festa dei lavoratori con una grande marcia nella capitale L'Avana, in Plaza de la Revolución. Si stima che 600.000 persone abbiano marciato all'Avana e oltre cinque milioni in città e paesi di tutta l'isola per respingere il blocco statunitense e ribadire il loro sostegno alla rivoluzione.

All'Avana, la marcia è stata guidata dagli operatori sanitari: medici, infermieri e altri, dimostrando ancora una volta che uno dei grandi punti di forza della rivoluzione cubana è il suo sistema sanitario e il suo impegno per i valori umani. Il protagonismo dei lavoratori del settore sanitario è stato particolarmente evidente, dato l'aumento degli attacchi dell'amministrazione Trump contro le sue brigate mediche internazionaliste di fama mondiale.

Marciando davanti all'emblematico monumento di José Martí, figura storica di spicco dell'indipendenza cubana, centinaia di migliaia di lavoratori, studenti, donne, sindacalisti e altri sostenitori della rivoluzione cubana hanno dimostrato, ancora una volta, il loro impegno nei confronti del processo avviato nel 1959 dopo il rovesciamento della sanguinosa dittatura di Fulgencio Batista.

Il messaggio centrale della grande marcia è stato il rifiuto dello storico e brutale embargo economico e commerciale imposto all'isola dal governo statunitense sin dagli anni '60, che ha causato enormi sofferenze al popolo cubano. Con questa strategia di logoramento, le forze anticomuniste internazionali hanno cercato di spezzare la volontà del popolo cubano che, dopo decenni di razionamenti e privazioni materiali, continua a scommettere sul socialismo.

Il tentativo di indebolire la rivoluzione cubana si è intensificato quando, il 20 gennaio 2025, l'amministrazione Trump, con il suo segretario di Stato anticubano Marco Rubio, ha nuovamente inserito unilateralmente Cuba nell'elenco dei paesi che presumibilmente finanziano il terrorismo. Questo tipo di misura mira a tenere lontane le aziende che vogliono svolgere attività economiche con Cuba, poiché potrebbero correre il rischio di essere accusate di collaborare con paesi che figurano nell'elenco.

Questa misura si aggiunge ad altre sanzioni imposte dagli Stati Uniti a Cuba, nonostante ripetute occasioni in cui l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbia votato contro il blocco economico. A febbraio, l'amministrazione Trump ha esteso le restrizioni sui visti per coloro che contrattano i servizi sanitari dei medici cubani, probabilmente una delle principali fonti di reddito di Cuba (Per saperne di più: Distruggere le missioni mediche internazionali di Cuba: il nuovo obiettivo di Marco Rubio).

Contro il blocco e a favore dei lavoratori

Sul significato della marcia, il segretario generale della Centrale dei lavoratori cubani, Ulises Guilarte de Nacimiento, ha dichiarato: "Commemoriamo la festa del proletariato mondiale in un contesto internazionale complicato. Il mondo sta subendo una rinnovata e pericolosa offensiva imperialista, con espressioni neofasciste che cercano di ridisegnare il sistema internazionale, ignorando i principi della coesistenza pacifica e dell'uguaglianza sovrana tra gli Stati".

Inoltre, Guilarte de Nacimiento ha osservato: "Questa celebrazione della Festa dei lavoratori a Cuba è una nuova e inequivocabile dimostrazione del sostegno maggioritario dell'eroico popolo cubano alla sua Rivoluzione, che rappresenta i suoi interessi e che, con la partecipazione e l'impegno di tutti, cerca ogni giorno soluzioni ai problemi e alle enormi sfide imposte dalla battaglia economica che conduciamo con i nostri sforzi".

Sull'importanza dell'unità di fronte alle nuove aggressioni dell'amministrazione Trump, Miguel Díaz-Canel, presidente di Cuba, ha pubblicato su X: "Tutta Cuba ha marciato questo Primo Maggio. Nel momento più difficile, sotto la pressione più brutale e le solite minacce, da Maisí a Mantua [i due comuni agli estremi dell'isola, ndt], il popolo ha scosso l'arcipelago cubano".

Da parte sua, il segretario di Stato Bruno Rodríguez ha dichiarato: "Oggi, Giornata Internazionale dei Lavoratori, il popolo cubano ha marciato in tutte le piazze del Paese con patriottismo e gioia in difesa della Rivoluzione e del Socialismo, chiedendo la fine del blocco genocida che continua ad asfissiare l'economia nazionale".


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