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da: www.ptb.be/scripts/article.phtml?lang=2&obid=35221
 
Il festival dei giovani comunisti ciprioti riunisce le due comunità dell’isola, greca e turca
 
Jouwe Vanhoutteghem
 
29/08/2007
 
Una delegazione del Comac (i giovani vicini al Partito del Lavoro del Belgio - PTB) ha partecipato al 21° festival dell’EDON (organizzazione giovanile associata all’AKEL, il partito comunista cipriota). Le impressioni raccolte in un articolo pubblicato da Solidaire, organo del PTB.
 
Dal 10 al 17 luglio, una delegazione del Comac è stata invitata al 21° festival dell’EDON (Organizzazione unificata dei giovani democratici) che si è svolto a Cipro. L’EDON è il movimento dei giovani associato all’AKEL, il partito comunista di Cipro. Ciò che ci ha particolarmente sorpreso è il ruolo importante che giocano i comunisti ciprioti nella lotta contro la spartizione dell’isola tra le comunità greca e turca. In effetti, dal 1974 Cipro è divisa in due zone, la prima in cui vivono in prevalenza i Ciprioti greci e l’altra, occupata dall’esercito turco, in cui vivono i Ciprioti di lingua turca.
 
Il festival dei giovani, che si è protratto per tre giorni, viene organizzato ogni due anni. Si sviluppa in un suggestivo sito storico. Su tre palchi si sono esibiti sia gruppi folkloristici che complessi rock. L’ultimo giorno del festival dell’EDON erano presenti circa 11.000 giovani, di cui un buon numero della comunità cipriota turca. Del resto, l’EDON aveva assunto iniziative allo scopo di facilitare la massima partecipazione di questi giovani. Diverse organizzazioni cipriote turche progressiste hanno potuto allestire uno stand all’entrata del festival. Inoltre, degli autobus stazionavano alla frontiera tra i settori greco e turco, allo scopo di trasportare i giovani Ciprioti turchi al festival.
 
Il rilancio del nazionalismo ha portato alla divisione
 
I nostri ospiti ci hanno raccontato come si è giunti alla divisione dell’isola. Dopo gli anni ’50, gruppi nazionalisti di destra hanno cercato di esasperare le differenze tra le due comunità. Ne sono seguiti scontri violenti. Sia il governo greco che quello turco hanno giocato un ruolo nelle vicende che hanno portato alla spartizione finale dell’isola. Una divisione che non è certo avvenuta a vantaggio della popolazione insulare, ma che si è posta al servizio soprattutto degli interessi della Grecia, della Turchia e del Regno Unito, l’ex colonizzatore.
 
Per tutto questo tempo, l’AKEL (partito comunista), ha messo l’accento sull’unità del paese e della sua popolazione, e ha lottato per la riunificazione dell’isola. Certamente, esistono delle differenze sul piano linguistico e religioso. Ma, culturalmente e storicamente, le due comunità formano una sola entità. Così l’AKEL si pone l’obiettivo di ricercare una soluzione pacifica vantaggiosa per l’insieme della popolazione.
 
Nel 2004, le Nazioni Unite hanno varato un piano per la riunificazione di Cipro: un referendum nelle due parti dell’isola doveva decidere. Nella parte greca, la maggioranza della popolazione ha votato contro, perché il piano darebbe al governo turco il diritto di intervenire, e ciò significherebbe una violazione continua della sovranità dello Stato cipriota. Anche l’AKEL si è opposto a questo piano, avanzando la proposta di uno statuto federale. Con le elezioni previste per l’anno prossimo, il partito sta di conseguenza cercando di costituire una coalizione progressista attorno ad un proprio candidato alla presidenza, e ciò al fine di spianare la strada ad una soluzione costruttiva del problema. Dal momento che l’AKEL rappresenta la forza politica che più si è data da fare per cercare una soluzione al problema comunitario cipriota, non lasciandosi tentare dai riflessi nazionalisti, il partito beneficia di un importante sostegno tra la popolazione.
 
Un presidente comunista nel 2008?
 
Il più grande partito di Cipro è l’AKEL, il partito comunista. AKEL significa Partito progressista del popolo lavoratore, e rappresenta la continuazione del Partito comunista di Cipro. Alle elezioni parlamentari del 2006, poco più di 133.000 persone hanno votato per l’AKEL, vale a dire il 31,14% dei voti. Così, il partito ha ottenuto 18 seggi in Parlamento, e Dimitris Christofias, segretario generale dell’AKEL, è diventato presidente del Parlamento. Alle elezioni europee del 2004, l’AKEL aveva inviato due rappresentanti al Parlamento europeo.
 
Fino a quando ha potuto, l’AKEL non ha mai proposto un proprio candidato alla presidenza. Ogni volta, ha sostenuto una candidatura centrista, allo scopo di costituire in tal modo un fronte democratico contro la divisione che minaccia il paese. L’attuale governo è costituito dall’AKEL, dal DIKO (partito dell’attuale presidente) e dall’EDEK (partito socialista). Ma, l’8 luglio scorso, una conferenza straordinaria dell’AKEL ha deciso di proporre un candidato comunista alle elezioni presidenziali del febbraio 2008. I 1.626 delegati hanno deciso la candidatura del segretario generale Christofias. Diverse ragioni spiegano questa svolta. L’AKEL ritiene che l’attuale governo si lasci trascinare troppo nella corrente neoliberale dell’UE e che voglia allacciare legami con la NATO. E si intende mettere fine una volta per tutte alla stagnazione in cui si trova la riunificazione dell’isola dopo 30 anni. Ecco perché l’AKEL ha proposto un nuovo programma politico. La lotta si annuncia difficile, ma Christofias ripone la sua fiducia in gran parte della popolazione, sia sul versante cipriota greco che su quello cipriota turco. Un esempio? La reazione dell’autista del nostro taxi, quando ha capito che ci recavamo al festival. Improvvisamente, ha domandato al nostro amico cipriota: “Quando sarà finalmente eletto il nostro presidente?”
 
Cipro: storia e cifre
 
Cipro si trova a circa 70 chilometri a sud della Turchia, nel Mediterraneo orientale. La Repubblica di Cipro è diventata indipendente (dalla Gran Bretagna) nel 1960 e, in quella lotta, il partito comunista ha giocato un ruolo importante. Dalla metà degli anni 60, una forza di pace dell’ONU staziona nell’isola. Nel 1974, l’esercito turco ha invaso la parte nord di Cipro con il pretesto di proteggere la comunità turca dalle violenze dei Ciprioti greci. Da quel momento, una “Linea Verde” taglia in due l’isola e, nel 1983, è stata proclamata la Repubblica turca di Cipro del Nord. Ma ancora oggi, essa è riconosciuta solo dalla Turchia. Circa il 37% dell’isola si trova sotto l’occupazione turca.
 
L’isola misura 9.251 chilometri quadrati, vi si parla greco e turco e la capitale è Nicosia. Cipro “greca” conta 758.000 abitanti, e Cipro del Nord 68.000 Ciprioti turchi, 200.000 coloni turchi e circa 45.000 militari turchi. Il turismo rappresenta un settore importante dell’economia, oltre all’esportazione di prodotti agricoli. Il 1 gennaio 2008, la lira cipriota sarà rimpiazzata dall’euro. L’attuale presidente di Cipro si chiama Tassos Papadopoulos.
 
Traduzione dal francese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare