www.resistenze.org - popoli resistenti - cipro - 13-12-10 - n. 344

da www.lernesto.it/index.aspx?m=77&f=2&IDArticolo=19953
 
Traduzione di l'Ernesto online da Avante del 12/12/2010
 
L' “anomalia” cipriota
 
di Albano Nunes, membro della Segreteria del Partito Comunista Portoghese
 
Il 21° Congresso di AKEL. L'originale e preziosa esperienza dei comunisti ciprioti
 
A Nicosia, dal 25 al 28 novembre, si è svolto il 21° Congresso di AKEL, Partito Progressista del Popolo Lavoratore di Cipro, Si è trattato di un importante evento nella vita di Cipro e di tutta la regione. AKEL, partito comunista con cui il PCP mantiene da lungo tempo strette relazioni di cooperazione e solidarietà internazionalista, è da molti anni la principale forza politica del suo paese, ha ottenuto il 31% dei voti nelle ultime elezioni legislative e Demetris Christofias, in quel momento suo Segretario Generale, ha vinto nel 2008 le elezioni per la Presidenza della Repubblica e per il capo del governo di Cipro.
 
Il Congresso ha riflesso il ruolo insostituibile di AKEL nella società cipriota e il grande appoggio e prestigio di cui gode tra i lavoratori, la gioventù e il popolo. Ha messo in evidenza un partito orgoglioso del suo patrimonio di lotta al servizio del popolo cipriota, per la liberazione del suo paese dal lungo dominio coloniale britannico, contro il fascismo e per la libertà. Ha messo in evidenza che AKEL è realmente l'avanguardia della classe operaia e dei lavoratori e la grande forza della causa nazionale del popolo cipriota, della lotta instancabile per la liberazione della parte nord dell'isola dall'occupazione turca, occupazione che dura dal luglio del 1974 e che comprende il 37% del territorio.
 
Ha messo in evidenza anche qualcosa di molto importante per la lotta che affrontiamo in Portogallo. Nel momento in cui si sta sviluppando la più violenta offensiva popolare dalla Rivoluzione di Aprile e quando in coro PS, PSD/CDS, Presidente della Repubblica e tutta la corte dei beneficiari della controrivoluzione pretendono che non esista altra uscita dalla crisi che non sia quella di inginocchiarsi davanti alle pretese del grande capitale, a Cipro si procede in senso contrario. Lì, un governo patriottico e progressista appoggiato da un forte movimento sindacale di classe – pur non essendo un governo rivoluzionario in condizione di applicare il programma di AKEL – ricusa le politiche neo-liberali, difende le funzioni sociali dello Stato, combatte la disoccupazione e la povertà, promuove lo sviluppo dell'economia a Cipro, pur senza essere immune dalla crisi capitalista e dall'offensiva globale del capitale, presenta risultati e indici macroeconomici invidiabili per un paese dell'Unione Europea. Quando esiste la dignità nazionale e la volontà politica, quando i problemi sono affrontati in sintonia con gli interessi popolari, quando, anche con rapporti di forza internazionali sfavorevoli, il governo ascolta il popolo e si assicura il suo sostegno.
 
Intanto il grande capitale autoctono e l'imperialismo non si rassegnano ad un governo che cerca di sottrarsi alla sua rabbiosa volontà di sfruttamento e oppressione. L'esistenza in un paese dell'UE di un Presidente della Repubblica comunista e di un governo progressista è una “anomalia” e un esempio intollerabile. Una comunicazione sociale completamente controllata dai gruppi economici e dalla destra ha dichiarato guerra al presidente Christofias. Gli stessi alleati di AKEL nel governo rompono gli impegni assunti e si comportano come opposizione. Forze di estrema destra nazionalista fomentano lo sciovinismo, fanno come nel 1974 il gioco dell'occupante turco, favoriscono la consumazione della divisione del paese.
 
La situazione a Cipro è molto complessa, e molto complessi e impegnativi i compiti dei comunisti ciprioti che lottano su tutti i fronti, e ora anche nel governo, per gli interessi dei lavoratori e per la sovranità e l'integrità territoriale del loro bel paese. Ma continuando a considerare come compito centrale, come ha sottolineato il Congresso, l'azione indipendente del partito e il suo radicamento tra le masse lavoratrici, AKEL continuerà, in qualunque caso, a svolgere un ruolo decisivo e insostituibile nella vita del suo paese. E a contare, come abbiamo affermato nel saluto fraterno del PCP letto dalla tribuna del 21° Congresso, sulla solidarietà di sempre dei comunisti portoghesi.
 
 

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