www.resistenze.org - popoli resistenti - ecuador - 25-04-14 - n. 496

L'Ecuador nel mirino della sovversione statunitense

Roberto García Hernández | granma.cu
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

22/04/2014

Il presidente Rafael Correa ha annunciato che i piani sovversivi compresi nella Guerra di Quarta Generazione sono la minaccia principale per la Rivoluzione Cittadina

Le azioni sovversive più recenti contro la Rivoluzione Cittadina in Ecuador, denunciate dal presidente Rafael Correa, formano parte della trama delle operazioni previste nei documenti del Pentagono e delle altre agenzie federali nordamericane.

Come ha segnalato Rafael Correa, le entità statunitensi incaricate dello spionaggio e della sovversione, utilizzano tutti gli strumenti che hanno a disposizione per cercare di distruggere i movimenti e i governi progressisti dell'area.

Il presidente ha messo in guardia sul pericolo dei fattori che integrano la Guerra della Quarta Generazione (G4G), un altro elemento dentro il corpo della dottrina militare di Washington, spolverato ora con nuovi sviluppo per la sovversione.

Il concetto è stato descritto inizialmente nel 1989 da William S. Lind, esperto in temi militari e sviluppato alla fine del XX secolo da altri teorici della sovversione e della contro-insorgenza.

Dopo la presa del potere dei movimenti progressisti in America Latina e il fallimento della politica di Washington nelle operazioni insorgenti, questo concetto è stato attualizzato nel 2006 dagli specialisti del Pentagono.

La giunta dei capi di Stato Maggiore, il massimo organo di direzione operante delle Forze Armate nordamericane, definisce la G4G nel suo dizionario dei termini "come una qualsiasi guerra nella quale uno dei principali partecipanti non è uno Stato, ma un attore non statale".

Il testo aggiunge che è un conflitto caratterizzato da una limitazione molto vaga e diffusa dalle linee che separano la guerra e la politica, così come il soldato e la popolazione civile, nel quale avviene un attacco diretto contro la cultura del nemico, una lotta psicologica altamente sofisticata.

La definizione pone l'accento sulla necessità di manipolare i media di diffusione di massa e i processi legali del paese aggredito, oltre ad usare ogni tipo di pressione politica, economica, sociale e militare, oltre all'appoggio finanziario e all'uso di tattiche di propaganda di terrore e confusione.

Quando le condizioni lo permettono, la massima espressione di questo tipo di guerra è l'attività delle bande armate che lottano contro i governi legalmente stabiliti, cioè gruppi di guerriglieri o semplici groppuscoli o individui che realizzano sabotaggi ed azioni violente...

Il documento rileva che l'obiettivo è forzare il Governo e incrementare le risorse finanziarie e il numero delle forze che tentano d'ostacolare l'ordine ad ogni costo, in quanto questo crea una spirale di violenza e di anarchia sino a che lo Stato non si arrende o si ritira.

È anche difficile segnalare in che momento si parla della G4G e di altri metodi di sovversione, perchè nel campo di battaglia di questi conflitti si usano le forme più ideonee per ogni situazione, come mettono in evidenza i documenti.

La Circolare d'Addestramento TC-1801 delle Forze delle Operazioni Speciali, pubblicata nel novembre del 2010 con il titolo "La guerra non convenzionale (GNC)", presenta una terminologia con alcune differenze di forma, anche se gli obiettivi essenziali sono gli stessi.

La TC-1801 definisce la GNC come "un insieme di attività indirizzate a sviluppare un movimento di resistenza e insorgenza, con il fine di alterare o far cadere un governo o prendere il potere mediante l'uso di una forza guerrigliera ausiliare e clandestina...

Nella G4G, come nella Guerra Non Convenzionale, svolgono un ruolo chiave le Operazioni d'Informazione disegnate dal Pentagono per danneggiare i sistemi informativi dell'avversario e utilizzare notizie di disturbo che si espandono in forma ampia, con il fine di influenzare l'opinione pubblica.

Per queste e per molte altre cause, ha ragione Rafael Correa, il presidente dell'Ecuador, quando pone l'attenzione sul fatto che la G4G - e qualsiasi variante simile - è uno dei più forti pericoli che la Rivoluzione Cittadina deve affrontare oggi ed è presente in questo paese dal suo arrivo al potere, nel 2007.


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