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Da Partito Comunista Salvadoregno (PCS)
1 Maggio 2006
 
Comunicato del Partito Comunista Salvadoregno (PCS)

Alla Classe Operaia
Al Popolo Salvadoregno
Ai Popoli del Mondo
 
Nel corso del IX Congresso, nel 1995, si vide lo scioglimento del Partito Comunista Salvadoregno (PCS) e l’inizio di un periodo di inattività. Questa scelta nasceva dalla decisione della Commissione Politica del Fronte Nazionale Farabundo Martì (FMLN) di sciogliere le cinque componenti che lo costituivano nel periodo di lotta armata.

Dopo undici anni di quest’esperimento, il risultato è pari a zero, perché è servito solo a dimostrare che si è trattato di un errore storico, oltre la beffa data dal fatto che alcune organizzazioni non hanno obbedito alla direttiva di scioglimento. Il 27 maggio 2005 un cospicuo gruppo di comunisti salvadoregni hanno ripreso la gloriosa bandiera del PCS che fu di Augustin Farabundo Martì, Feliciano Ama, Francisco Sanchez, Miguel Marmol, Shafick Handal e molti altri compagni che per 65 anni di storia hanno lottato per l’autentica liberazione del proletariato salvadoregno, anche a costo della vita.

Questa scelta è stata fatta assumendosi l’alta responsabilità storica ed impugnando il diritto di riorganizzarsi come PARTITO COMUNISTA (PCS). Per lottare con il popolo salvadoregno contro il neoliberismo, l’imperialismo e i monopoli internazionali che distribuiscono miseria, ingiustizia, e distruggono l’ambiente naturale della nostra patria.

Bene, qual è il profilo di un vero comunista? Un comunista non disprezza nessuno che lotti per la giustizia e la democrazia reale del popolo salvadoregno.
Lotta per gli interessi del popolo lavoratore e non per interessi personali.
Lotta in difesa dei poveri.
Lotta per il diritto alla vita.
Lotta per la conservazione del nostro pianeta.
Lotta contro lo sfruttamento dell’Uomo sull’Uomo.
Lotta per l’autodeterminazione dei popoli.

Noi comunisti lottiamo per la dignità e benessere del nostro popolo. Noi comunisti noi siamo egoisti, né meschini, e tanto meno settari. Nella nostra vita concreta siamo guidati dai più alti principi umani come la solidarietà, l’onestà e la lealtà. Non tradiamo l’amico o il fratello, ma in modo coerente serviamo il popolo con un’etica rivoluzionaria trasparente.

I veri comunisti salvadoregni hanno sempre saputo affrontare adeguatamente le grandi battaglie del popolo salvadoregno, usando gli strumenti giusti per raggiungere l’obiettivo, con ferrea disciplina, alta convinzione e morale inattaccabile. Se non fossero stati tali, i comunisti non avrebbero mai realizzato gesta tanto gloriose come quelle del 1932, 1944, 1948, 1960, e lungo tutto il periodo della guerra degli anni 80’. Oggi nel nostro paese siamo di fronte ad una realtà più drammatica, sul piano sociale, economico, politico e culturale. Oggi, come cittadini ci assumiamo la responsabilità di difendere il nostro popolo sofferente e la classe lavoratrice utilizzando tutti gli strumenti teorici che ci hanno lasciato gli illustri rivoluzionari dei secoli XIX e XX, come Marx, Lenin, F. Engels, Fidel Castro e il nostro amato Shafick.

Questo primo maggio ci troviamo una classe lavoratrice salvadoregna disorganizzata, una lotta sindacale diminuita all’interno di una situazione economica disperante, dovuta ai bassi salari e al grossolano sfruttamento dei capitalisti, che dobbiamo combattere così come lo fecero nel 1886 i MARTIRI DI CHICAGO per ridurre ad otto ore la giornata lavorativa. Una lotta che condussero a costo della loro vita. Per quella gesta, oggi tutti i lavoratori del mondo gli rendono omaggio.
 
VIVA I LAVORATORI E LAVORATRICI DEL NOSTRO PAESE E DEL MONDO!
VIVA IL GIORNO INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI!
PROLETARI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI!
 
Traduzione dallo spagnolo di FR