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El Salvador: Sánchez Cerén lavorerà per appoggiare l'unione dell'America Latina e dei Caraibi

Resumen Latinoamericano | resumenlatinoamericano.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

08/03/2014

Il presidente eletto di El Salvador, Sánchez Cerén, ha assicurato che la sua amministrazione marcerà lungo il sentiero dell'integrazione con le nazioni latinoamericane, dando impulso a politiche concrete per combattere la povertà, uno degli assi centrali del suo governo.

Il neo presidente eletto nelle liste del Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional (FMLN), ha reso noto a tutto il popolo del paese che il suo governo non copierà modelli stranieri di amministrazione delle risorse statali e lavorerà inoltre per consolidare le relazioni con tutte le nazioni latinoamericane.

"Non copieremo modelli stranieri e lavoreremo per raggiungere l'unione dell'America Latina ed i Caraibi", ha affermato Sánchez Cerén nelle prime dichiarazioni successive all'esito del voto reso noto dalla Corte suprema elettorale, anticipando inoltre che porterà avanti "sempre con rispetto" le attuali relazioni con gli Stati uniti.

Allo stesso tempo ha evidenziato che non saranno permessi episodi di corruzione, perché "nessuno dubita che Oscar (Ortiz, eletto alla vicepresidenza)
e Salvador costituiranno un governo onesto. Non tollereremo la corruzione, basta con i corrotti".

Ha inoltre sottolineato la necessità di lottare contro la miseria, nelle stesse forme promosse dai governi sudamericani: in funzione del progresso. "Dobbiamo continuare a lavorare contro la povertà. Tirare fuori i salvadoregni dalla povertà è ciò che ci ha sempre ispirati ", ha precisato.

Sánchez Cerén ha poi ricordato che in queste elezioni il popolo ha inviato un importante messaggio, diretto a "cercare un'intesa con tutti i settori, perché popolo, governo e imprenditori faranno avanzare i salvadoregni".

In quest'occasione si è rivolto all'opposizione affinché "rispetti la volontà del popolo salvadoregno", assicurando che "le nostre porte saranno aperte per lavorare insieme per il popolo".

"Governeremo per chi ha votato per noi e per quelli che non lo hanno fatto, nel quadro di un dialogo nazionale", ha concluso Sánchez Cerén, ricordando che nel 2009 il popolo, con la vittoria dell'attuale capo di Stato Mauricio Funes, ha iniziato "un processo di cambiamento che non va fermato".

Il responsabile della Corte suprema elettorale, Eugenio Chicas, ha confermato che dopo il 99,90 percento dei voti scrutinati, il FMLN ha ottenuto 1.492.805 voti, pari al 50,11%, mentre l'opposizione Arena registrava 1.486.448 voti, vale a dire il 49,89%.

"È un margine molto ristretto. Gli inviati dell'Organizzazione di stati americani e di diverse organizzazioni ci hanno fornito le loro impressioni (…) Ci riuniremo con i due partiti contendenti, per chiarire le regole e dare lo scrutinio finale", ha precisato Chicas.

Precedentemente alla sua candidatura, Sánchez Cerén occupava l'incarico di vicepresidente della Repubblica, dopo la vittoria nelle elezioni del 15 marzo 2009, insieme all'attuale presidente Mauricio Funes.


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