Condannati a ripetere la storia?

Gioventù Comunista di El Salvador | facebook.com
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

11/02/2020

I fatti avvenuti domenica 9 febbraio 2020 [occupato il parlamento da presidente e militari armati, ndt.] segnano l'inizio di una notte amara, e ci ricordano i capitoli più oscuri della storia salvadoregna. Questi eventi sono una mera espressione dell'attuale crisi politica e economica nella quale si trova il paese e il presidente Nayib Bukele ha rappresentato una valvola di sfogo per ossigenare questo sistema marcio di fronte ad una popolazione che viene manipolata in modo vile.

Senza alcun dubbio, tutti i partiti politici borghesi inclusa la cupola traditrice del FMLN, sono colpevoli dell'attuale rovina in cui ci troviamo, così come del furto alle casse dello Stato, e la negoziazione con vari gruppi delinquenziali. Tuttavia, le azioni assunte dal nostro "presidente" non hanno ragioni nè giustificazioni, ma piuttosto sono la dimostrazione di un autoritarismo e populismo messianici basati sulla paura, minacce e dalla contesa per esercitare il potere che rappresenta le più vergognose aspirazioni di un prepotente dittatore proto-fascista. Una dittatura di taglio fascista comporterà una repressione smisurata, così come la cancellazione dei pochi diritti di cui oggi godiamo, e significherà un regresso nelle libertà democratiche conquistate con il sacrificio e le lotte del popolo.

Cosa accadrà a El Salvador con l'attuale governo? Crediamo che il paese meriti pace, un cambio strutturale e che la sua storia non sia scritta nuovamente con il sangue.

Pertanto come Gioventù Comunista di El Salvador facciamo un appello al popolo salvadoregno e alle diverse forze democratiche e progressiste a unirci nella lotta contro l'autoritarismo e il Governo fascistoide di Nayib Bukele.

No al fascismo, no al militarismo!