www.resistenze.org - popoli resistenti - filippine - 04-09-07

da: www.ncpn.nl , mailto:manifest@wanadoo.nl
in www.solidnet.org
 
Per l’immediato ed incondizionato rilascio di Jose Maria Sison
 
Dichiarazione congiunta del Nuovo Partito Comunista di Olanda e del Partito dei Lavoratori del Belgio
 
Nuovo Partito Comunista di Olanda
 
30/08/2007
 
Il Nuovo Partito Comunista di Olanda (NCPN) e il Partito dei Lavoratori del Belgio (PTB) condannano fermamente l'arresto e detenzione di Jose Maria Sison da parte delle autorità olandesi, avvenuto il 28 agosto scorso nella città di Utrecht. Irruzioni simultanee della polizia sono state effettuate nelle abitazioni di altri rifugiati progressisti filippini in Olanda e nell’Ufficio Informazioni Internazionale del Fronte Democratico Nazionale delle Filippine (NDFP). Le autorità olandesi accusano artificiosamente Sison di essere il mandante dell’assassinio di due persone nelle Filippine, nel 2003 e 2004.
 
Jose Maria Sison è il presidente fondatore del Partito Comunista delle Filippine (CPP). Da 1977 al 1986 è stato il prigioniero politico più importante del dittatore Ferdinando Marcos. E’, dal 1987, un rifugiato politico in Olanda. Questo fatto rende evidente come Sison abbia perso da tempo ogni posizione attiva o diretta nel comando del movimento rivoluzionario filippino, anche se gode ancora della più alta stima dell’intero movimento popolare filippino, di democratici e progressisti, di influenti personalità nazionali ed internazionali. Attualmente, Jose Maria Sison è il più alto consulente politico del NDFP, l'alleanza clandestina delle organizzazioni democratiche e nazionali in trattative di pace col governo filippino.
 
Sison ora sarà messo sotto giudizio in Olanda, ma le vere ragioni del suo arresto sono politiche e non criminali. Gli Stati Uniti ed il governo filippino stanno tentando, da molti anni e in molti modi, di far tacere Sison, uno dei critici più influenti del governo Arroyo. Egli è stato l'obiettivo di gravissimi attacchi e di restrizioni giudiziarie, che urtano con il sul suo status di rifugiato. Gli è stata attribuita l’etichetta di “terrorista”, insieme a NPA e CPP, da Stati Uniti, Unione europea e dall’Olanda dopo che Washington dichiarò la sua cosiddetta “guerra globale al terrore” nel 2001.
 
L’11 luglio scorso, la Corte di prima istanza europea a Lussemburgo ha annullato la decisione del Consiglio dell’UE di bollare Sison come “terrorista”, sostenendo che i suoi diritti, la sua protezione, così come le giuste procedure erano state violate. Il 2 luglio scorso, la Corte suprema filippina ha annullato l’accusa di insurrezione a carico di Sison e 50 altri individui, e ne ha evidenziato la chiara motivazione politica. Ciononostante, le autorità olandesi ritengono giusto riciclare le stesse vecchie accuse contro lui, senza alcun riguardo per i fatti.
 
È ironico che le azioni di polizia e autorità giudiziaria siano state intentate contro Jose Maria Sison, una vittima di lungo corso della repressione politica e da lungo tempo un campione della causa per una pace giusta e durevole nelle Filippine, mentre il governo Arroyo, appoggiato dagli Stati Uniti, continua impunemente la sua campagna nascosta di omicidi politici contro leader ed attivisti del movimento popolare filippino, una campagna che reclama 850 vite innocenti dal 2001.
 
La mossa delle autorità olandesi contro Jose Maria Sison non fa presagire nulla di buono per i diritti democratici dei progressisti e dei rivoluzionari in Europa, posti sotto un crescente attacco nel corso degli ultimi anni in linea con la cosiddetta “guerra al terrore” degli Stati Uniti. L'arresto e la detenzione di Sison ostacolano, piuttosto che favorire, i negoziati di pace tra il NDFP ed il governo filippino. Nell'interesse della democrazia e della pace, facciamo appello alle autorità olandesi affinché rilascino Jose Maria Sison immediatamente ed incondizionatamente, lascino cadere tutte le accuse contro lui e salvaguardino i suoi diritti.
 
Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare