www.resistenze.org - popoli resistenti - filippine - 31-01-11 - n. 349

da Partito Comunista delle Filippine (PKP-1930) - philcompar@yahoo.com
su solidnet.org
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
Il PKP-1930 condanna l'attentato terroristico
 
Occhi statunitensi guidano la mano dei gruppi terroristici
 
di Antonio E. Paris, Segretario generale
 
27/01/2011
 
Il Partido Komunista ng Pilipinas (PKP-1930, Partito Comunista delle Filippine) condanna fermamente l'attentato terroristico contro un autobus di linea lungo la principale autostrada EDSA [Epifanio de los Santos Avenue] a Makati City, Manila, nel pomeriggio del 25 gennaio 2011. Questo crimine vile ha causato l'uccisione di 5 passeggeri innocenti, per lo più giovani lavoratori, e il ferimento di una dozzina di altri.
 
Il PKP-1930 esprime il suo cordoglio alle famiglie delle vittime e augura una pronta guarigione a tutti i feriti. Allo stesso tempo, invita l'amministrazione del presidente Benigno "Noynoy" Aquino III a produrre ogni sforzo per arrestare prontamente i colpevoli e fornire senza indugio ogni assistenza necessaria a tutte le vittime e alle loro famiglie.
 
Gli inquirenti hanno riferito che il congegno esplosivo improvvisato impiegato era un mortaio da 81 mm. innescato da un telefono cellulare, dispositivo che viene comunemente utilizzato a Mindanao dai gruppi terroristici collegati all'estero. Un decennio fa, questo tipo di ordigno esplosivo è stato utilizzato in attentati terroristici contro obiettivi civili nelle zone di Sultan Kudarat, Nord Cotabato, Sud Cotabato, Maguindanao, Basilan, Sulu e in altre province a Mindanao.
 
L'attacco terroristico contro un autobus a Makati City arriva sulla scia degli attentati di ottobre e novembre 2010 nella provincia del Nord Cotabato a Mindanao, che hanno causato la morte di 11 passeggeri a bordo di un autobus nella città di Matalam, e di uno studente che si trovava vicino al mercato pubblico nella città di Carmen. Una dozzina di altri civili innocenti sono stati feriti in quegli attentati nel Nord Cotabato, che gli investigatori hanno attribuito a gruppi terroristici di Mindanao. Una chiesa all'interno del complesso della polizia a Jolo, nella provincia di Sulu, è stata bombardata anche il 25 dicembre (il giorno di Natale) 2010, causando diversi feriti.
 
In precedenza, 14 persone vennero uccise e 91 ferite in attentati simultanei a Manila il 30 dicembre 2000, con la maggior parte delle vittime fra i passeggeri di una carrozza ferroviaria in transito a Manila City e un autobus che viaggiava lungo l'autostrada principale EDSA, a Quezon City. I tre indagati – due membri del gruppo di Abu Sayyaf a Mindanao e un fabbricante di bombe indonesiano appartenente alla Jemaah Islamiyah in Indonesia, gruppo collegato ad Al-Qaida – sono stati acciuffati. Il 27 febbraio 2004, oltre 100 passeggeri di un traghetto furono uccisi quando la nave affondò al largo di Baia di Manila a causa di una bomba per la quale Abu Sayyaf ha rivendicato la responsabilità.
 
Il 14 febbraio 2005, quattro passeggeri furono uccisi e almeno 60 feriti quando un autobus venne bombardato lungo la EDSA a Makati City, Manila. Questi attentati quasi simultanei hanno scosso anche le aree vicine ai centri commerciali nelle città di Davao e General Santos a Mindanao, ed anche per questi Abu Sayyaf ha rivendicato la responsabilità. Due membri di Abu Sayyaf furono catturati dopo una settimana e ammisero la loro partecipazione agli attentati degli autobus di "San Valentino" a Makati City. Un mese dopo, il loro istruttore indonesiano fu catturato nella città di Ampatuan, nella provincia di Maguindanao. (Ampatuan fu poi il luogo del massacro di 57 persone nella guerra fra clan del novembre 2009, per lo più giornalisti che avrebbero solo dovuto coprire la registrazione della candidatura elettorale di un capo clan rivale.)
 
Ciò che è degno di nota rispetto a questi attentati terroristici negli ultimi dieci anni è il ruolo di Abu Sayyaf, della Jemaah Islamiyah e di altri gruppi sedicenti "islamici" in questa regione. Questi gruppi sono stati fondati da veterani della CIA con base in Pakistan (e co-sponsorizzati da Al-Qaeda) della guerra in Afghanistan contro il governo democratico-nazionale, assistito dai sovietici durante gli anni '80. Abu Sayyaf è un gruppo criminale che dichiara di stare svolgendo un jihad o "guerra santa" a Mindanao, e che ha guadagnato notorietà per i diversi casi che coinvolgono il sequestro e la presa in ostaggio di turisti stranieri per ottenere ingenti riscatti. I fondatori del principale gruppo "islamico" secessionista a Mindanao, il "Fronte moro di liberazione islamico" [Moro Islamic Liberation Front, MILF] sono stati anche i veterani di quella guerra CIA-Qaida contro l'Afghanistan, e si sono stabiliti in Pakistan e persino negli Stati Uniti.
 
Le attività di Abu Sayyaf e del MILF hanno rafforzato il culto della personalità e il ruolo dei signori della guerra nella Regione autonoma musulmana del Mindanao (ARMM), che si compone delle province e delle città a Mindanao con popolazioni a prevalenza musulmana. A nessun movimento di massa è lecito organizzarsi e pochissimi osano mettere in discussione il sistema medievale che il movimento islamico vorrebbe rafforzare - un sistema in cui sultani, datu [capi tribù] e altri leader etnico-religiosi o signori della guerra hanno il controllo delle terre, delle risorse e delle posizioni politiche nei loro feudi, intascano i fondi pubblici e, generalmente, consentono il sequestro di "infedeli" a scopo di estorsione. Significativamente, le attività terroristiche a Mindanao sono anche utilizzate come giustificazione per la costante presenza di forze speciali statunitensi nelle Filippine, nel quadro del "Visiting Forces Agreement" [Accordo per le forze in trasferta] tra Filippine e USA.
 
E' importante notare che prima dei bombardamenti terroristici a Makati City del 25 gennaio 2011, il Dipartimento di Stato americano emise nel novembre 2010 una "Travel Advisory" [consulenza di viaggio] per i cittadini statunitensi, avvertendo delle minacce terroristiche nelle Filippine, sconsigliando qualsiasi viaggio a Mindanao, così come qualsiasi visita ai centri commerciali di Manila e in altri luoghi dove un gran numero di persone di solito si riuniscono. Il governo degli Stati Uniti era apparentemente informato per tempo, in quanto a Mindanao vi sono stanziati circa 600 soldati statunitensi nel quadro del "Visiting Forces Agreement", che là viaggiano e interferiscono nei luoghi dove c'è tensione. Inoltre, gli Stati Uniti godono di una speciale relazione con il MILF, che vanta una forza militare di migliaia di combattenti regolari armati con fucili d'assalto, lanciagranate, mortai e mitragliatrici.
 
Anche mentre i vari regimi filippini cercavano di contenere una rivolta "islamica" a Mindanao, il MILF ha goduto del supporto del governo degli Stati Uniti. Pur affermando di essere impegnato per la "libertà e autodeterminazione" della popolazione musulmana di Mindanao, il MILF conta sugli Stati Uniti per un aiuto nell'obiettivo di ritagliarsi uno stato (o sotto-stato) "islamico", composto da tutte le isole sud-occidentali delle Filippine con abbondanti riserve di gas e petrolio. A questo scopo, una società di consulenze petrolifere americana ha stilato un "Memorandum d'intesa sul dominio ancestrale" [Memorandum of Agreement on Ancestral Domain, MOA-AD], che è stata ripreso durante i colloqui di pace in Malesia tra il governo filippino e il MILF. Tuttavia, questo memorandum e la proposta di un'entità giuridica governata dal MILF, sono stati respinti dalla Corte Suprema delle Filippine nell'agosto 2008 perché incostituzionali. Questo rifiuto della proposta USA-MILF è stato immediatamente seguito da una furia terroristica delle forze del MILF contro le città non-musulmane nel centro di Mindanao, alimentando l'odio etnico-religioso.
 
Significativamente, l'allora ambasciatore statunitense nelle Filippine, Christie Kenney, è stato accolto calorosamente dalle forze del MILF quando ne ha visitato il campo a Darapanan, nella città Sultan Kudarat, provincia di Maguindanao, il 19 febbraio 2008. Nell'ottobre 2009, un team dell'ambasciata degli Stati Uniti guidato dall'incaricato d'affari Leslie Bassett, ha fatto visita al presidente del MILF Murad Ebrahim nella sua base. Un mese più tardi, il vice assistente al segretario di Stato, Scott Marciel, ha incontrato il capo negoziatore del MILF, Mohagher Iqbal, a Maguindanao, porgendogli una lettera dell'assistente al segretario di Stato, Kurt Campbell, che è ritenuta essere una risposta indiretta del presidente Barack Obama alla lettera che il presidente del MILF gli aveva scritto (a Obama) dopo la sua elezione. Pochi giorni dopo, il segretario di Stato americano Hillary Clinton, in viaggio verso il summit della Cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC) tenutosi a Singapore, ha fatto una sosta a Manila per esortare Gloria Macapagal-Arroyo a concludere immediatamente un accordo di pace con il MILF.
 
Un'entità giuridica "islamica" piegata all'imperialismo statunitense servirebbe meglio gli interessi del grande capitale degli Stati Uniti, in particolare delle sue compagnie petrolifere e del gas, nel nostro paese. Stante questa finalità, l'estensione del supporto degli Stati Uniti ad un malleabile movimento "islamico" secessionista o jihadista a Mindanao diventa comprensibile. Sia l'imperialismo USA che i terroristi legati ad al-Qaeda stanno di nuovo unendo le forze per un obiettivo comune, a scapito della vita dei filippini, musulmani, cristiani e di altre confessioni. Questo movimento jihadista presenta molte fazioni collegate e contribuiscono tutte al culto della forza e della violenza a Mindanao, con alcune direttamente coinvolte nelle attività terroristiche che hanno preso di mira non solo Mindanao, ma anche Manila.
 
Un aspetto importante della lotta contro il terrorismo a Mindanao e in altre parti del nostro paese è la fine dell'ingerenza imperialista degli Stati Uniti negli affari interni ed esteri del nostro paese. Ciò è vitale per la difesa della nostra integrità territoriale e della sovranità del nostro paese e del nostro popolo oltre che per le nostre risorse naturali. Il PKP-1930 invita pertanto l'amministrazione del presidente Benigno "Noynoy" Aquino III a compiere un passo importante nella lotta contro il terrorismo abrogando da subito il "Visiting Forces Agreement" tra Filippine e Stati Uniti e il relativo "Accordo Filippine-USA di difesa reciproca", allontanando le forze militari statunitensi che stanno apertamente interferendo negli affari interni del nostro paese.
 

Resistenze.org     
Sostieni una voce comunista. Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione o iscriviti al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support a communist voice. Support Resistenze.org.
Make a donation or join Centro di Cultura e Documentazione Popolare.