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- popoli resistenti - francia - 19-02-13 - n. 441
Il PCF degenerato rimuove anche la falce e il martello
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
12/02/2013
C'era da aspettarselo... Al suo 36° Congresso, conclusosi domenica a Parigi, il PCF ha rinnegato il simbolo della falce e il martello.
Questa rinuncia del PCF non avviene in un momento qualsiasi, ma quando le autorità di diversi paesi dell'Unione europea pongono fuori legge i simboli comunisti, quando l'UE sta cercando di equiparare, contrariamente alla verità storica, il comunismo con il fascismo. E' in questo momento che il partito alla presidenza del Partito della Sinistra Europea sceglie di dichiarare volontariamente la rinuncia alla falce - martello. Il 12/2 il quotidiano "Rizospastis" organo di stampa del CC del KKE, commenta:
Il PCF ha da tempo abbandonato il marxismo-leninismo e i principi rivoluzionari del partito comunista; la sua posizione di primo piano nel "Partito della Sinistra Europea" guida l'opportunismo con il fine di promuovere la mutazione dei PC in Europa.
Lo stesso Segretario generale del PCF, presidente del Partito della Sinistra Europea, P. Laurent ha fatto del suo meglio per spiegare l'obiettivo perseguito dal Congresso, nell'intervista rilasciata al canale televisivo LCI. Alla domanda sull'identità del partito a seguito della sostituzione della falce e martello con la stella della SE, rispondeva: "E' un simbolo che ha avuto la sua storia, è ancora usato nelle manifestazioni. Ma non rappresenta più quello che siamo oggi. Non è così importante per il comunismo della nuova generazione"...
Peggio ancora, dopo le reazioni suscitate dalle sue dichiarazioni da parte di alcuni delegati e dall'annuncio della sostituzione della falce e martello, Laurent ha delineato il profilo del Partito Comunista clandestino nel 1944, dicendo ironicamente che anche allora non c'erano falce e martello!
A parte la volgarità e la degenerazione della direzione del PCF opportunista, che è una provocazione per i rivoluzionari comunisti di tutto il mondo, il punto è che la sostituzione del simbolo storico del partito comunista francese è la fine di un processo avviato decenni fa.
Saldamente e metodicamente, si allontanato dalla teoria del marxismo-leninismo, dai principi di formazione e funzionamento di un partito comunista e, soprattutto, ha adottato la strategia di gestione del capitalismo, una politica delle alleanze politiche senza principi, la partecipazione nei governi borghesi, rinunciando all'obiettivo di rovesciare la barbarie capitalista, denigrando la lotta per il socialismo. Va notato che da tempo all'interno del partito hanno operato delle frazioni e tendenze in nome del pluralismo e della democrazia... significa che nel perseguire il cammino dell'euro-comunismo non vi è alcuna relazione con il funzionamento di un partito comunista.
Il PCF ha definitivamente tradito la classe operaia e gli strati popolari della Francia. E' stato al governo in coalizione con i socialdemocratici per due volte, contribuendo all'attacco contro il popolo francese, e oramai offre sistematicamente il suo aiuto alla socialdemocrazia, invitando i lavoratori a sostenere quelli che gli scavano la fossa. Contro la crisi, il PCF rivendica lo "sviluppo", nascondendo che questo accadrà in termini di livellamento assoluto dei diritti dei lavoratori, in condizioni di un vero e proprio inferno per la classe operaia.
Ma la classe operaia di ciascun paese può essere artefice del proprio futuro, può godere della ricchezza prodotta attraverso il suo lavoro e rifiutare di vivere nelle condizioni dei secoli passati. Tuttavia, il partito comunista, come avanguardia della classe operaia deve avere una strategia per abbattere il capitalismo, per il socialismo. Deve avere un piano, anche oggi deve accumulare e preparare le forze sociali a questo scopo e, infine, preparare la classe operaia e i suoi alleati per realizzarlo. Tutto questo non ha nulla a che fare con ciò che il PCF opportunista ha detto sul "comunismo di nuova generazione", sulla "democrazia", sulla negazione delle leggi scientifiche per la costruzione del socialismo, su un presunto capitalismo umanista per il quale fa propaganda.
I comunisti in tutta Europa devono trarre le loro conclusioni rispetto questa evoluzione del PCF, il partito alla testa dell'opportunismo europeo, e combattere per abbattere l'opportunismo nei loro paesi a livello politico, ideologico e organizzativo.
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