www.resistenze.org - popoli resistenti - francia - 10-12-13 - n. 478

NO all'intervento francese in Centrafrica!

NO, la Francia non deve essere il gendarme dell'Africa!

Unione dei Rivoluzionari Comunisti di Francia (URCF) | urcf.fr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

06/12/2013

Hollande conferma ciò che era in preparazione da mesi, un intervento militare da parte della Francia al fianco delle truppe inter-africane per "impedire il genocidio in corso" in Africa Centrale. Sotto il camuffamento umanitario, si tratta ancora di un altro esempio di ciò che è il capitalismo dei monopoli: l'imperialismo.

Gli interventi, le ingerenze, le guerre sono infatti organicamente legate al modo di produzione capitalistico. Il capitale finanziario richiede sempre più la difesa dei mercati esistenti e la conquista di nuovi, la conquista e il controllo finanziario delle materie prime. Tutte le guerre imperialiste hanno la loro origine nello sfruttamento e saccheggio dei paesi dominati.

Il sistema mondiale imperialista è composto allo stesso tempo di accordi, di competizione, d'interdipendenza e di contraddizioni per indebolire i suoi rivali.

La scoperta di giacimenti petroliferi nella Repubblica Centrafricana ha generato una svolta. L'ex Presidente Bozizé, uomo legato finora all'imperialismo francese, improvvisamente ha svoltato verso la Cina per le trivellazioni.

Il putsch è quindi inevitabile in paesi a sovranità limitata sotto la Françafrique. Il gioco si è svolto, dividendo il paese in zone controllate dai signori della guerra ... che a loro volta hanno favorito gli alibi e le giustificazioni per l'ingerenza delle potenze imperialiste. Nessuno nega il caos e i massacri interetnici che prevalgono in questo paese, il crollo di tutta la struttura dello stato nazionale, ma l'URCF rifiuta il diritto di qualsiasi delle potenze imperialiste, come il nostro paese, di decidere il destino di un altro paese. Soprattutto perché l'imperialismo francese ha fatto del Centrafrica lo specchio della sua politica semi-coloniale (indipendenza politica formale, totale dipendenza economica).

I fautori della Françafrique sono autorizzati per mandato delle cinque potenze del Consiglio di Sicurezza a intervenire militarmente. Ma in realtà, sono i governanti francesi ad essere i primi responsabili con i loro seguaci locali di decenni di dominazione, di quattro colpi di stato, di regimi dittatoriali come questa caricatura che costituisce l'Impero centrafricano di Bokassa I, con l'approvazione di Giscard d'Estaing.

La politica dei monopoli francesi e internazionali rovina questo paese, impoverisce la maggioranza della popolazione.

La posizione geografica del Centrafrica, al confine con la RDC (Congo), la ricchezza potenziale del Camerun, del Ciad (primo luogotenente armato dell'imperialismo francese) del Congo-Brazzaveille, del Sudan, attesta l'importanza del suo controllo.

Il governo socialdemocratico di Hollande-Ayrault-Fabius dopo il fallimento (temporaneo?) dell'intimidazione militare contro la Siria, a causa dell'opposizione della Cina e soprattutto della Russia, ha visto la sua richiesta d'intervento approvata dal Consiglio di Sicurezza!

Infatti, nell'ambito della ripartizione del mondo da parte delle grandi potenze imperialiste, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Cina, Russia ecc…, i paesi ex colonizzati dalla Francia sono sempre considerati come la tradizionale zona di influenza dell'imperialismo francese. Il voto del Consiglio di Sicurezza consente alla Francia e agli altri Stati africani interessati di beneficiare della copertura della legalità internazionale.

Ma "legalità" imperialista non significa per nulla legittimità popolare. Stiamo assistendo dopo la contro-rivoluzione borghese nell'URSS ad una violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale eretti dalla potente Unione Sovietica, in particolare, il rifiuto delle interferenze e ingerenza negli affari interni di altri paesi, il rifiuto della politica delle cannoniere delle grandi potenze capitaliste, il diritto affermato di ogni popolo e nazione di scegliere liberamente il proprio percorso di sviluppo.

A nome di quale legittimità auto-accordata, la Francia imperialista, dopo le tragiche pagine della tratta degli schiavi, del colonialismo e della Françafrique, avrebbe diritto a regolare i conflitti militari che si verificano in una parte del continente africano?

Non c'è dubbio che ci sono nella classe capitalistica nel nostro paese, nei governanti di destra o socialdemocratici residui attivi dell'ideologia colonialista con la sua propensione per la disuguaglianza razziale e per quello che l'Internazionale Comunista ha chiamato lo sciovinismo bianco basato sul razzismo.

Il socialdemocratico Hollande è in linea con il social-imperialismo di Jouhaux Ramadier, Lacoste, Mitterrand, profondamente ostili alle lotte di liberazione nazionale dei popoli colonizzati dall'imperialismo francese.

A coloro che mettono in discussione la "follia" guerrafondaia del regime di Hollande su un'analisi basata unicamente sulla sottomissione dell'imperialismo francese all'imperialismo statunitense, noi li invitiamo a rileggere l'opera magistrale di Lenin sull'imperialismo e a partecipare alla conferenza internazionale con la partecipazione del Partito Comunista di Grecia (KKE), del PCOR (Russia), del PADS, del PCPE, di CSP-Partito Comunista (Italia), dell'Unione dei Comunisti d'Ucraina, dell'URCF a l'AGECA - Parigi - il 14 dicembre 2013 alle 10.20, dove verranno presentate le attività internazionali dei comunisti per la lotta anti-imperialista, la rivoluzione e il socialismo contro il tradimento socialdemocratico e social-riformista.

L'URCF condanna totalmente questa nuova guerra dell'imperialismo francese e si appella all'opinione pubblica progressista a far sentire la propria voce.

Il denaro per le rivendicazioni non per le guerre!
Abbasso la guerra imperialista della Francia!
NO alla Françafrique!
Ritiro di tutti i corpi di spedizione francesi!

URCF 6 Dicembre 2013


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