Aumenta la mobilitazione dei giovani contro il disegno di legge Valls-Khomri. La maggior parte dei giovani lavoratori, apprendisti, studenti medi e delle scuole superiori, non vogliono che la precarietà di cui già soffrono, peggiori e si protragga indefinitamente.
Il governo inizia a temere per il sempre più stretto collegamento che si sviluppa con la mobilitazione dei lavoratori. Inizia anche a temere che le organizzazioni giovanili socialdemocratiche vengano emarginate e non riescano a contenere il movimento, soprattutto dopo il grande sciopero nazionale e la dimostrazione del 31 marzo.
E' in questo contesto che dobbiamo comprendere la messa in scena dell'estensione della "garanzia giovani" annunciata da Valls, con la sedicente riscrittura del progetto El-Khomri. Ma la misura è così fumosa che è probabile che questo annuncio si ritorcerà contro i suoi autori.
La cosiddetta "garanzia giovani" è una norma che esiste già dal 2013, senza aver prodotto alcun effetto convincente sulla disoccupazione giovanile, a parte le manipolazioni statistiche. I giovani con età compresa tra i 18 e i 25 anni, che non studino e né lavorino, senza risorse, possono ottenere l'equivalente della RSA [Revenu de Solidarité Active] (461,26 euro al mese) per un anno, se aderiscono a programmi nell'ambito delle mission d'emploi e tirocini presso delle aziende [mission d'emploi: letteralmente missioni per l'occupazione, collaborano con i Servizi pubblici per l'impiego, sono organismi a statuto associativo o di raggruppamento temporaneo d'impresa, con una missione di servizio pubblico di prossimità per l'inserimento lavorativo e sociale di giovani. Offrono servizi di accoglienza, informazione, orientamento e accompagnamento all'inserimento socio-lavorativo, ndt].
Valls promette di aumentare il numero di giovani "accompagnati" da 50.000 a 200.000 e annuncia a tal scopo lo stanziamento di 420 milioni di euro all'anno.
Ma problema n° 1: l'annuncio guarda all'orizzonte del 2017 e molte cose cambieranno entro la fine del 2017.
Problema n° 2: Non bisogno aver fatto l'ENA [scuola di amministrazione] per capire che la cifra non quadra. Dividete 420 milioni per 461,26 per 12 mesi e otterrete 76.000! E non 150.000! L'annuncio sicuramente riguarda due anni consecutivi... Così saranno forse 100.000 giovani "accompagnati" sui 900.000 che rientrano nelle condizioni del dispositivo.
Problema n° 3: nel quadro della politica di austerità e di aumento delle spese militari, su quale bilancio pubblico e sociale graveranno i 420 milioni annunciati, con quali conseguenze per l'occupazione?
Problema n° 4: Nessun nuovo mezzo dello stato sembra essere fornito alle missioni locali per il lavoro. Questo significa un numero anche minore di giovani davvero "accompagnati". Con statuti in genere di natura associativa, a metà tra pubblico e privato, con carenze di risorse pubbliche, queste missioni locali sono esse stesse molto precarie. Le istituzioni pubbliche che hanno lo scopo di sostenerle, ad esempio, CIDJ (Centro di informazione e documentazione della gioventù) soffrono tagli nei finanziamenti.
In definitiva, in cosa consiste questa estensione di "garanzia giovani"? Per ben che vada qualche migliaio di giovani impareranno a scrivere un CV, senza potervi aggiungere alcuna esperienza nuova. Qualche migliaio di giovani faranno i compiti, non qualificati, gratis per i padroni.
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