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Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
07/07/2016
Comunicato congiunto CGT URIF-CGT CGT dipartimentale Unione di Val-de-Marne
Martedì a Parigi, per la dodicesima volta dal 9 marzo 2016, decine di migliaia di manifestanti hanno marciato per chiedere il ritiro della legge El Khomri e l'apertura di negoziati veri e propri. Nonostante le molte provocazioni, gli attacchi inusitati di violenza, la campagna mediatica senza precedenti e la violenza verbale di diversi leader politici e datori di lavoro, le organizzazioni sindacali, la CGT, in primo luogo, non hanno smesso di manifestare.
La maturità, la compostezza e la serietà dei militanti della CGT, ai quali è stata affidata la responsabilità di garantire le condizioni di sicurezza della manifestazione nei cortei, non devono essere dimenticati. I nostri compagni responsabili della sicurezza delle riunioni e delle manifestazioni sono attivisti della CGT così come tutti gli altri.
Alcuni degli attivisti sono stati ripetutamente fatti oggetto di reiterata repressione, vessazioni ed arresti. Il governo e la Prefettura di Polizia di Parigi hanno deciso di fare un passo ulteriore. Martedì, in occasione della manifestazione del 5 luglio, alcuni compagni del servizio d'ordine intersindacale sono stati oggetto di detenzione arbitraria. Il nostro compagno Lawrence militante della CGT Val-de-Marne - a tutt'oggi ed in questo momento ancora in custodia - deve essere citato a comparire nel pomeriggio di questo giovedi 7 luglio, apparentemente per un motivo ancora inspiegato.
Si tratta sicuramente di un attacco su larga scala contro tutta la CGT e deve provocare una reazione all'altezza della situazione. Come la CGT ha detto da molto tempo, "quando si attacca un militante della CGT, viene attaccata tutta la CGT". Dunque l'intera CGT deve reagire ad un processo politico. Ci appelliamo a tutti i militanti ed a tutti i sindacati della CGT, a tutti i dipendenti ed ai cittadini impegnati per la democrazia, la libertà di espressione, di mobilitarsi il 7 luglio, nel primo pomeriggio, per accompagnare il nostro compagno Laurent durante la sua comparizione davanti al Palazzo di giustizia di Parigi.
La repressione non scalfirà per nulla la determinazione della CGT volta ad ottenere il ritiro della "loi travail".
Montreuil, 7 luglio 2016
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