Partito Comunista Rivoluzionario di Francia (PCRF) | pcrf-ic.fr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
29/05/2020
Bollettino PCRF - Île de France n.4 2020
Non c'è bisogno di aspettare il "Ségur de la santé" [stati generali della Sanità fra governo, sindacati, personale sanitario, ndt] per soddisfare le esigenze del personale ospedaliero. Il governo tuttavia, temendo il probabile scoppio della rabbia sociale, vuole disinnescare la bomba facendo un terzo piano d'annunci su cui i rappresentanti della sanità nutrono dubbi, anche perché i due precedenti, "Ma santé 2022" e il "grande piano di novembre 2019 ", non si sono tradotti in euro. Il personale sanitario non vuole permettere che la sua professionalità, la dedizione che ha salvato migliaia di vite dal Covid 19, vengano "eroicizzate" e basta, con l'assegnazione di bonus, medaglie o stando sotto i riflettori nella sfilata del 14 luglio.
Vogliono già da subito un aumento di stipendio di 300 euro (corrispondente al differenziale rilevato dall'OCSE tra lo stipendio infermieristico medio in Francia e quello nel resto dell'UE), l'assunzione di personale che consenta il rispetto delle 35 ore e il miglioramento delle condizioni di lavoro, il pagamento degli straordinari, il recupero dei loro RTT [giorni di ferie che si accumulano durante il mese di lavoro, ndt] e poter prendere le ferie annuali quest'estate, l'aumento del numero di posti letto ospedalieri.
La Francia, sesta potenza mondiale, ha i mezzi per onorare queste rivendicazioni con i miliardi detenuti dai monopoli capitalisti, i profitti del lavoro speculati nel CAC 40 [il principale indice di borsa francese, ndt] o collocati nei paradisi fiscali.
Inoltre, lo stato della sanità dell'Ile-de-France mostra che alcuni dipartimenti sono stati più colpiti di altri. Questo è il caso della Senna Saint-Denis che registra un significativo aumento di decessi osservato tra marzo-aprile 2019 e 2020 con + 118%, mentre il tasso di mortalità è + 102% negli Hauts-de-Seine, + 94% in Val-de-Marne, + 93% a Parigi, + 90% in Val d'Oise, + 75% a Essonne e 50% a Senna e Marna. Queste cifre evidenziano le disparità locali e confermano che la popolazione precaria dei quartieri della classe operaia è quella per cui il Covid 19 era più mortale. La fragile salute degli abitanti è aggravata da patologie croniche come obesità, diabete e problemi cardiovascolari. Questi fattori di rischio si aggiungono agli effetti del confinamento e alle condizioni abitative caratterizzate da sovraffollamento in appartamenti troppo piccoli non potendo pagare affitti troppo alti. Sono i "primi di corvées", costretti a continuare a lavorare con salari bassi molto spesso al di sotto del salario minimo. Di conseguenza, non sono stati in grado di osservare l'inizio del confinamento in condizioni sanitarie protette dal rischio di contaminazione poiché sprovvisti dei dispositivi individuali come mascherina, gel idroalcolico, barriere divisorie dal pubblico.
Questa precaria situazione sanitaria ed economica la si può trovare in tutti i dipartimenti francesi della metropoli e oltremare. Ecco perché, alle richieste del personale ospedaliero, è urgente aggiungere per tutti i lavoratori: aumento dello stipendio base, del salario minimo, costruzione di alloggi dignitosi e in numero sufficiente (oltre 150.000 richieste di assegnazione di case popolari in attesa a Ile de France), maggiori contributi per gli alloggi (APL), reale applicazione delle 35 ore per andare verso le 32 ore, con assunzioni a supporto per sradicare la disoccupazione, il recupero degli RTT e dei congedi annuali.
I comunisti del PCRF sostengono la lotta per queste misure immediate che devono essere prese nelle prossime settimane senza perdere di vista la nostra lotta per instaurare il socialismo-comunismo che permetterà alla classe operaia degli sfruttati di vivere decentemente dei propri mezzi di produzione.
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