www.resistenze.org - popoli resistenti - francia - 16-06-20 - n. 754

Confinamento o deconfinamento: bisogna finirla con la borghesia monopolistica

Partito Comunista Rivoluzionario di Francia (PCRF) | pcrf-ic.fr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

12/06/2020

Siamo arrivati alla fine del confinamento e speriamo di restarci. Tuttavia non è questa la questione, ma nel fatto che è sempre la borghesia a comandare e quindi tutte le misure che vengono prese, qualunque esse siano, hanno un carattere di classe.

Così il confinamento ha permesso l'adozione della legge sullo stato di emergenza sanitaria, un vero colpo alla classe lavoratrice e tutti i lavoratori, mentre alcuni dei lavoratori nell'industria e del commercio (come in Amazon) venivano sacrificati alla legge del profitto e della politica militare dell'imperialismo francese. Ciò ha consentito l'adozione della legge sulla rintracciabilità, una legge liberticida in quanto consentirà alla polizia di monitorare più attivamente interi settori della popolazione.

Allo stesso tempo, il confinamento ha fatto più luce sullo scandalo degli alloggi insalubri, dove le famiglie sono ammassate in alloggi troppo piccoli (e non solo le famiglie numerose), sulla disparità di accesso a Internet e agli strumenti digitali, quando il governo stava cercando di sfruttare la situazione per imporre l'estensione di un sistema di videoconferenza nel sistema di istruzione nazionale, permettendogli tra l'altro di abbattere ulteriormente la qualità del nostro sistema scolastico!

Sul fronte economico, il governo ha preso in carico la disoccupazione parziale nelle PMI (84% dello stipendio!), dispensandole dai contributi sociali e stanziando 45 miliardi di euro in vari aiuti! In realtà, queste somme hanno lo scopo di prevenire il collasso dell'intero sistema di interdipendenza dei monopoli e anticipare la crisi economica e l'esplosione della disoccupazione.

Tuttavia, l'esperienza dimostra che le misure di contenimento (in una varietà di forme) hanno svolto un ruolo fondamentale nel limitare la propagazione del Covid19 in paesi socialmente diversi, come Cuba, la Corea del Nord, ma anche Cina e Corea del Sud integrati nella piramide imperialista, o del Venezuela e del Vietnam. Ma in Francia non c'erano mascherine, test, gel idroalcolico e non c'erano neanche abbastanza ... letti d'ospedale, personale infermieristico, in seguito alla politica di smantellamento del servizio sanitario pubblico che, iniziato nel 1983, perseguito negli anni della destra  classica e in quelli della socialdemocrazia, ma con accelerazione dal 2017!

Di fronte al confinamento, qual era l'alternativa? Per le grandi aziende, tenere tutti al lavoro! Il deconfinamento, nel frattempo, non ha altro motivo se non quello del massimo profitto della borghesia e dei gruppi finanziari monopolistici. E questo atteggiamento della borghesia è comune a tutti i paesi capitalisti e dove questo tipo di politica si è imposto, si può chiaramente vedere il suo carattere di classe. È la classe operaia che ha subito le maggiori perdite e in particolare la parte meno qualificata, più povera: negli Stati Uniti, sono in particolare i lavoratori di origine afro-americana, ma anche il latino-americani; in Svezia i lavoratori immigrati.

E adesso? Il giorno dopo? "Tutti sono belli e gentili?" Non è sicuramente la strada giusta. È tempo per la mobilitazione dei lavoratori, del rifiuto di obbedire alle ingiunzioni del potere (divieto di dimostrazioni - già eluso dai lavoratori in difficoltà della Bretagna, Maubeuge e dagli irregolari e loro sostenitori a Parigi), nel rispetto delle istruzioni di sicurezza.

Perché approfittando di questa opportunità, la borghesia si sta preparando per un'offensiva su larga scala per porre tutto il peso della crisi economica in arrivo sulle nostre spalle. Il Covid19 non è la causa, è il riflesso. La crisi era stata annunciata da diversi mesi, la pandemia ne ha accelerato l'evidenza. Il capitalismo è la sua causa. È combattendo contro il capitalismo che possiamo rovesciare quel potere che mette 5 miliardi a disposizione della Renault senza discutere anche se chiuderà gli stabilimenti e metterà migliaia di lavoratori sulla strada.

In questo contesto, il sindacalismo di classe deve far fronte e gli operai devono denunciare il tradimento di classe portato dalla CFDT, ma accompagnato dalla direzione federale e da Martinez: durante il periodo di confino, la gestione della CGT in effetti ha firmato con MEDEF, CFDT, UNSA e FO un testo di sostegno alla politica sanitaria del governo, e ancora peggio, ha appena firmato un documento con gli altri "sindacati" francesi membri della CES e del DGB tedesca, a sostegno delle proposte Merkel-Macron alla commissione di Bruxelles. Se questo non è una adesione alla Sacra Unione, un abbandono dell'indipendenza del movimento sindacale, un allineamento con le posizioni del sindacalismo traditore della classe, allora che cos'è?

Stiamo per affrontare un periodo difficile, con un potere che vuole far crescere il vantaggio per la borghesia. Significativo è il "negoziato sulla salute", guidato da Nicole Notat (ex segretario generale del CFDT). Ci sono 500 miliardi a disposizione dei monopoli, ma non si avanza nessuna cifra per la salute pubblica, gli stipendi del personale ospedaliero ...

Dobbiamo quindi affrontare, garantire una mobilitazione ancora maggiore rispetto alla lotta contro lo smantellamento delle pensioni. Soprattutto dal momento che abbiamo un governo che avanza richieste alla Sacra Unione, ma che vede una spettacolare erosione della sua base di supporto politico, perdendo la maggioranza assoluta nell'Assemblea nazionale,  in breve un governo che la borghesia aveva scelto per risolvere la crisi politica, ridefinendo i quadri politici, e che nei fatto l'ha aggravata.

Rimboccandoci le maniche, affidandoci alla classe lavoratrice e alla massa dei lavoratori, possiamo fermare l'offensiva dell'avversario e farla indietreggiare, sconfiggendo al contempo i tentativi della socialdemocrazia di rifarsi la faccia sulle nostre spalle ed evitando la trappola dell'"ultra-liberalismo o del neo-keynesismo".

L'avversario è la borghesia e il suo potere. Dobbiamo rovesciarli. Viviamo nell'era del passaggio dal capitalismo al socialismo!


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.