www.resistenze.org - popoli resistenti - francia - 15-04-21 - n. 786

Air-France - KLM: cosa c'è dietro agli "aiuti" dello Stato borghese...

Partito Comunista Rivoluzionario di Francia (PCRF) | pcrf-ic.fr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

14/04/2021

Mentre la pandemia del Covid-19 infuria ancora in Francia, il governo Castex persegue inesorabilmente la linea ultra-reazionaria e anti-sociale, intrapresa dal 2017 sotto l'egida di Emmanuel Macron, il "Presidente dei monopoli".

Il piano di aiuti di 4 miliardi di euro per il gruppo Air France - KLM, elaborato dallo Stato francese, è stato convalidato da Bruxelles il 6 aprile 2021, consentendo così di aumentare la propria partecipazione nel capitale della società fino al 30% rispetto al 14.3% di adesso.

Ma questa convalida da parte dell'UE era soggetta a una condizione: che "Air France [...] [metta] a disposizione degli slot all'aereoporto di Parigi Orly, dove ha un significativo potere di mercato", dando così "ai vettori concorrenti l'opportunità di espandere le loro attività in questo aereoporto". 18 slot verranno quindi ceduti da Air-France-KLM a società private. Un altro requisito della Commissione europea è che l'iniezione di capitale da parte dello Stato francese non superi "il minimo necessario per garantire la reddittività di Air-France [...] e per ripristinare la [sua] situazione patrimoniale ai livelli precedenti la pandemia."

Il ministro dell'Economia Bruno Le Maire può ben mostrare la sua soddisfazione, sostenendo che la vendita di 18 slot all'aereoporto di Parigi Orly è "abbastanza ragionevole". La realtà è che questo "piano di aiuti" è chiaramente attuato a discapito dei dipendenti del gruppo che, per effetto di una maggiore concorrenza con le aziende low cost, vedranno un ulteriore peggioramento in termini di occupazione, salari e condizioni di lavoro.

Le condizioni di convalida di questo accordo mettono in evidenza il ruolo svolto dall'Unione Europea come gendarme della "concorrenza libera e non distorta" (Trattato di Maastricht), affermando: "Qualsiasi Stato che desideri fornire un aiuto alla ricapitalizzazione di importo superiore a 250 milioni di € in un'impresa molto forte nei mercati in cui opera, deve proporre misure addizionali per preservare una concorrenza effettiva." Tutti hanno compreso cosa significano queste "misure addizionali" nella corsa al profitto: soppressione di posti di lavoro, pressione sui salari, sui tempi e condizioni di lavoro...

Ricordiamo a questo proposito che l'UE, un'alleanza interstatale, rappresenta, attraverso il concetto di "mercato comune", gli interessi comuni delle borghesie degli Stati membri, vale a dire la crescita dei propri monopoli, il rafforzamento della loro competitività e la lotta comune contro il movimento operaio. In questo contesto, l'autorizzazione dell'UE sul capitale di Air-France in cambio dell'apertura alla concorrenza in determinati segmenti aerei, corrisponde bene all'elaborazione di una intesa basata sugli interessi comuni di ciascun monopolio. Ma questa comunione d'interessi non elimina la legge dello sviluppo diseguale tra gli stati nazionali (su cui si basa l'accumulazione capitalista) nè la concorrenza e le contraddizioni all'interno dell'UE (si pensi alle dispute sulle mascherine, poi sui vaccini, tra i paesi dell'UE...).

In questo quadro, la borghesia francese non è "vassallizzata" dall'UE, e può ritenersi pienamente soddisfatta del piano riservato ad Air-France-KLM, che mostra anche l'intensificazione del carattere parassitario del capitalismo, poiché lo Stato capitalista infonde costantemente i suoi monopoli con denaro pubblico integralmente pagato dai lavoratori. Nella continuità delle scappatoie e delle regalie fiscali profusi per decenni dai governi di "destra" come di "sinistra", vasti "piani d'aiuto" sono andati a rimpinguare incondizionamente le casse delle imprese ostacolate nei loro profitti dalle oscillazioni della crisi sistemica del capitalismo (nel 2008 e dopo un anno di pandemia di Covid-19).

Per questo il Partito Comunista Rivoluzionario di Francia (PCRF) chiama i lavoratori ad intensificare le loro lotte per la difesa del lavoro e per l'incremento dei salari, collegando le loro rivendicazioni alla denuncia dello Stato borghese come "vacca da mungere" dei monopoli.

Lanciando la sua campagna "Accusiamo il capitalismo", il PCRF propone ai lavoratori in lotta di alzare la bandiera degli interessi della classe operaia, attraverso slogan quali:

- Mantenimento di tutti i posti di lavoro! Stop ai licenziamenti!
- Stop ai "soldi a pioggia" per i monopoli che distruggono il lavoro!
- No alle privatizzazioni! Per una linea di lotta che metta in discussione la proprietà privata di Air-France e il ruolo dello Stato borghese.
- Lavoratori e lavoratrici, uniti contro i nostri sfruttatori e il loro Stato borghese!


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