www.resistenze.org - popoli resistenti - francia - 13-02-23 - n. 856

Charonne, 8 febbraio 1962: un crimine di Stato!

P.R. Comunisti | sitecommunistes.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

07/02/2023

Mentre la guerra in Algeria stava per finire grazie alla vittoria del popolo algerino sull'imperialismo francese, che si vedeva costretto ad accettarne l'indipendenza (1), i fautori dell'Algeria francese facevano di tutto per impedire questo processo e seminavano il terrore fascista sul territorio algerino e francese.

Sotto la copertura dell'Organisation de l'Armée Secrète (OAS), questi facinorosi assassinano in Algeria e in Francia, algerini e francesi che lottavano per l'indipendenza dell'Algeria.

Il 7 febbraio 1962, una bomba al plastico viene posizionata sul davanzale della finestra della casa del Ministro degli Affari Culturali, André Malraux. Frammenti di vetro feriscono crudelmente una bambina di quattro anni, Delphine Renard. L'emozione è alta e i sindacati (2), sostenuti dal PCF e dal PSU, invitano i cittadini a riunirsi in Place de la Bastille a Parigi la sera successiva, giovedì 8 febbraio 1962.

La manifestazione viene vietata dal Ministro degli Interni, Roger Frey, ed è il prefetto di polizia, Maurice Papon (3), già distintosi nella selvaggia repressione di una manifestazione di algerini il 17 ottobre 1961, a organizzare la repressione della manifestazione.

Il bilancio è terribile, con otto vittime. Alcuni sono morti per soffocamento; in altri casi, la morte è stata causata dalle fratture del cranio provocate dai colpi del manganello. Questa è la causa di un nono decesso, alcuni mesi dopo, in ospedale, a seguito di queste lesioni. Tutte le vittime erano sindacalisti della CGT e, con un'eccezione, membri del Partito Comunista:

- Jean-Pierre Bernard, 30 anni, disegnatore alle PTT;
- Fanny Dewerpe, 31 anni, segretaria;
- Daniel Féry, 15 anni, apprendista;
- Anne-Claude Godeau, 24 anni, impiegata alle poste;
- Hippolyte Pina, 58 anni, muratore;
- Édouard Lemarchand, 40 anni, addetto stampa;
- Suzanne Martorell, 36 anni, impiegata presso L'Humanité;
- Raymond Wintgens, 44 anni, tipografo;
- Maurice Pochard, impiegato, 48 anni, morto in ospedale in seguito alle ferite riportate.

Se, dopo infinite tappe e commemorazioni, la stazione della metropolitana di Charonne si chiama oggi Place du 8 février 1962, il riconoscimento di questo odioso crimine come crimine di Stato non è mai arrivato, nonostante le infinite dichiarazioni dei capi di Stato che si sono succeduti sulla necessaria riconciliazione franco-algerina, e da questo punto di vista Macron non è da meno!

Per questo motivo sosteniamo l'iniziativa del Comité Vérité et Justice pour Charonne (4) di far riconoscere il crimine di Charonne come crimine di Stato.

Note:

1) https://www.sitecommunistes.org/index.php/france/politique/2074-1962-2022-le-3-decembre-celebrons-ensemble-la-victoire-du-peuple-algerien-sur-l-imperialisme-francais

2) Il testo dell'appello è firmato dalle organizzazioni sindacali CGT, CFTC, UNEF, SGEN, FEN e SNI. Il PCF, il PSU e il Mouvement de la paix sono stati associati all'appello.

3) Nel 1998, è stato condannato a dieci anni di reclusione per complicità in crimini contro l'umanità relativi all'arresto e al confinamento durante l'organizzazione della deportazione di ebrei dalla regione di Bordeaux al campo di Drancy, da dove sono stati poi trasportati al campo di sterminio di Auschwitz, commessi quando era segretario generale della prefettura della Gironda, tra il 1942 e il 1944.

4) Comitato Vérité et Justice pour Chatonne, 263 rue de Paris, case 455, 93514 Montreuil


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.