www.resistenze.org - popoli resistenti - francia - 28-07-25 - n. 938

Riarmo e liquidazione delle conquiste sociali: due facce della stessa medaglia, quella degli scontri imperialisti

Communistes (N° 934) | sitecommunistes.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

15/07/2025

Nel suo discorso alle forze armate del 13 luglio, Macron ha presentato il piano di riarmo che intende attuare per conto e a vantaggio della classe capitalista. Lo scopo è posizionare la Francia negli scontri all'interno dell'imperialismo, scontri che si stanno esacerbando a seguito della profonda crisi che sta colpendo il capitalismo nel suo processo di globalizzazione e in cui le attuali tendenze stanno spostando la zona di questi scontri verso l'Asia. In un recente articolo (1) sull'evoluzione internazionale, abbiamo osservato che: "La situazione internazionale è caratterizzata dal fatto che le guerre imperialiste assumono una nuova dimensione con l'aggressione degli Stati Uniti contro l'Iran (2), che si aggiunge a quella dell'entità sionista (3), al proseguimento della guerra sul territorio dell'Ucraina (4) e al genocidio contro il popolo palestinese a Gaza e nei territori occupati (5).

Tutte le potenze capitaliste che formano il sistema imperialista sono, in varia misura, coinvolte in scontri diretti, sotto forma di conflitti ad alta intensità o di guerra ibrida, anche sui dazi doganali, o indiretti tramite proxy. Questi conflitti sono sempre più violenti e bisogna constatare, ma non stupirsi, che la generalizzazione delle guerre imperialiste sta assumendo nuove dimensioni. Così, il conflitto tra il blocco USA-NATO e il blocco eurasiatico in via di formazione sta diventando sempre più intenso".

Di fronte a questa realtà, le forze dominanti della grande borghesia monopolistica non possono restare con le mani in mano, a rischio di vedere lo Stato francese scomparire nella grande ridistribuzione del mondo e quindi delle ricchezze che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Da questo punto di vista, la loro esigenza è duplice: riarmarsi a proprio vantaggio e operare un nuovo trasferimento delle ricchezze dal lavoro al capitale. Da questo punto di vista, il padronato dà il la con le 93 misure richieste dal Medef [Confindustria francese, ndt] per smantellare il sistema di welfare sociale (6).

È in questo quadro che i media hanno organizzato un potente fuoco di sbarramento per convincere i lavoratori della fondatezza di una politica di riarmo e di austerità. Come apoteosi di questa narrazione, il capo delle forze armate, il generale T. Burkhard, il 13 luglio ha affermato che: "La Francia è l'obiettivo prioritario del Cremlino", aggiungendo che: "L'uso della forza è oggi lo strumento principale delle relazioni internazionali". Va notato che il generale Burkhard farebbe bene a rivedere la storia del capitalismo: si renderebbe conto che è responsabile di due guerre mondiali, della colonizzazione, delle guerre coloniali e, più recentemente, degli interventi militari in Iraq, Jugoslavia, Libia, Afghanistan, Siria, Africa... senza contare il genocidio in corso del popolo palestinese! Questo quadro incompleto, ma eloquente, ricorda come diceva Jean Jaurés (7) che: "Il capitalismo porta in sé la guerra come la nuvola porta la tempesta".

Dopo aver preparato il terreno, a Macron non restava che apparire come il difensore della Patria in pericolo, portando avanti la richiesta di uno sforzo senza precedenti per il riarmo e di preparazione delle menti alla guerra. A giudicare da ciò, egli vuole che il bilancio 2026 preveda uno sforzo supplementare di 3,5 miliardi oltre il budget militare già votato e 3 miliardi in più nel 2027, per arrivare nel 2027 a un importo di 64 miliardi di euro. È già il doppio del bilancio del 2017! Ma questo è solo l'inizio, gli impegni presi al vertice NATO di destinare il 5% del PIL al bilancio della difesa porteranno a un bilancio di oltre 100 miliardi di euro. Chi pagherà? Macron dice: "con più attività e produzione". Questa grossa bugia nasconde una verità molto semplice: Dassault, Thalés, Michelin... tutti i grandi gruppi che lavorano direttamente o indirettamente per l'industria degli armamenti si arricchiranno e riempiranno le tasche dei loro azionisti, mentre i lavoratori e i pensionati pagheranno il conto, che sarà salato! Inoltre, le guerre e i loro preparativi sono momenti privilegiati per i capitalisti per indebolire il movimento operaio e le sue organizzazioni con misure liberticide.

È questo il prezzo dell'indipendenza nazionale? La risposta è no, perché questa corsa alla produzione di armi, improduttiva per sua natura, finirà per affossare l'economia già in crisi (8) già ampiamente minacciata da Trump. Inoltre, questo sforzo si inserisce in un asservimento sempre più spinto all'alleanza aggressiva che è la NATO, dominata dagli Stati Uniti. Da questo punto di vista, gli impegni in corso con il Regno Unito per un coordinamento delle forze nucleari dei due paesi mettono la Francia ancora più al seguito degli Stati Uniti, vista la dipendenza del Regno Unito da questi ultimi.

Di fronte a questa situazione, la lotta rivoluzionaria deve assumere una dimensione antimperialista determinata, indicando chiaramente il capitalismo come nemico. Ciò richiede una visione strategica della lotta e, in particolare, il riconoscimento della centralità della lotta di liberazione nazionale del popolo palestinese come lotta strategica per la nostra stessa emancipazione. Non può esserci forza nella lotta antimperialista se non sono collegate le lotte sociali e politiche della classe operaia in Francia e quelle del popolo palestinese. Perché, se gli imperialisti lottano per il dominio delle risorse naturali, delle vie di comunicazione e della forza lavoro, hanno un nemico superiore, che è proprio quello delle loro stesse classi lavoratrici e dei popoli oppressi, la cui unione delle lotte è decisiva per sconfiggere il capitalismo nella sua forma imperialista.

Note:

1 https://www.sitecommunistes.org/index.php/monde/monde/3440-a-propos-de-levolution-de-la-situation-internationale
2 https://www.sitecommunistes.org/index.php/monde/monde/3435-communique-a-propos-de-lagression-des-etats-unis-contre-liran
3 https://www.sitecommunistes.org/index.php/monde/proche-et-moyen-orient/3426-lagression-disrael-sur-liran-communique-du-parti-revolutionnaire-communistes
4 https://www.sitecommunistes.org/index.php/monde/europe/2662-ukraine-deux-ans-de-guerre-imperialiste
5 https://www.sitecommunistes.org/index.php/monde/proche-et-moyen-orient/3432-centralite-de-la-cause-palestinienne-et-erreurs-a-eviter ; https://www.youtube.com/watch?v=5aHpkgnYVto&t=869s
6 https://www.medef.com/uploads/media/node/0020/06/16740-guide-tf-sante-juin-2025-medef.pdf
7 Jean jaurés, discours à la Chambre des députés le 7 mars 1895
8 https://www.sitecommunistes.org/index.php/monde/europe/3301-rearmer-leurope-un-keynesianisme-militaire-vecteur-dune-acceleration-de-la-crise-economique-et-sociale


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