www.resistenze.org - popoli resistenti - gran bretagna - 10-07-12 - n. 417

da http://solidarite-internationale-pcf.over-blog.net/article-l-universite-de-classe-s-installe-au-royaume-uni-apres-le-triplement-des-frais-d-inscription-la-bais-107988980.html
Traduzione dal francese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
 
L'università di classe si insedia nel Regno Unito
 
Dopo le tasse scolastiche triplicate, la diminuzione del 25% delle borse di studio
 
di A.C. *
 
10/07/2012
 
Se l'università britannica non è mai stata un modello di democratizzazione dell'istruzione superiore, le ultime misure adottate dal governo conservatore tendono a cancellare il poco che ancora c'era.
 
Nel dicembre 2010 il governo ha approvava una legge, molto contestata nelle piazze dagli studenti britannici, che aboliva quello che era rimasto di democratico nell'università britannica: in primo luogo, triplicando la tassa di iscrizione che passa da 3.000 (4.000 euro) a 9000 (10.500 euro) sterline. Sapendo che l'istruzione superiore, nel quadro dei tagli di bilancio, vedrà il suo budget ridotto del 40%, l'aumento effettivo dei costi e l'apertura ai capitali privati, diventa inevitabile.
 
Attraverso una ristrutturazione della mappa accademica, si favorisce poi la creazione di centri di eccellenza riservati ad una élite e parzialmente finanziati dal settore privato e si indeboliscono le piccole università locali. Quasi 50 tra le 130 università del Regno Unito sono già sotto la minaccia di un'imminente chiusura.
 
Infine, la riduzione degli aiuti per gli studenti con difficoltà sociali.
 
L'aiuto per il proseguimento degli studi (EMA) agli studenti dai 16 ai 18 anni di modeste condizioni economiche che hanno voluto continuare l'istruzione superiore, è stata abolita nel 2011, lasciando quasi 70.000 studenti delle scuole superiori in una situazione critica.
 
Un nuovo studio da parte dell'Ufficio per l'accesso (Offa) ha rivelato un piano di drastici tagli alle borse di studio per gli studenti provenienti da contesti svantaggiati, contraddicendo la tesi ufficiale del governo di un aumento generale dei costi compensati da un miglior supporto per i borsisti.
 
L'Unione Nazionale degli Studenti (NUS) ha notato che l'ammontare generale delle borse nel settore dell'istruzione superiore scenderebbe da £ 358.000.000 nel 2011 a £ 275 milioni nel 2015. Una perdita di £ 93 milioni, una diminuzione del 25% del totale delle borse di studio.
 
I sindacati studenteschi hanno anche denunciato le misure che costringono gli studenti, soprattutto di famiglie a basso reddito, ma anche e sempre più delle famiglie a medio reddito, ad indebitarsi.
 
Il sindacato degli insegnanti delle superiori (UCU) ha stimato che gli studenti futuri dovranno indebitarsi per almeno 50.000 sterline durante gli anni scolastici per pagare i loro studi universitari.
 
I sindacati degli studenti, come quelli degli insegnanti, hanno anche criticato l'ipocrisia del Programma di borse di studio nazionale (PSN), istituito dal presente governo, che offrirebbe a una minoranza di studenti meritevoli provenienti da ambienti modesti, la possibilità di esenzione per un anno e in via eccezionale per due anni, della loro quota di iscrizione.
 
Ma questo schema temporaneo, riservato ad una piccola minoranza (fino a 18.000 studenti ogni anno, percepivano la borsa, non come un diritto, ma come un privilegio concesso dallo Stato) per i sindacati è molto lontano dal rispondere alla crisi del debito degli studenti e alla necessità di preservare ciò che resta della democratizzazione dell'istruzione superiore.
 
Nel Regno Unito, come nel resto dell'Unione Europea, è applicato lo stesso schema, ovvero quello previsto dal Processo di Bologna. (ndt: http://it.wikipedia.org/wiki/Processo_di_Bologna)
 
Aumento della quota di iscrizione, passaggio al privato, riforme dei curriculum nell'interesse delle grandi imprese, poli di eccellenza elitari: la costruzione di una università di classe al servizio del grande capitale.
 
* Articolo di AC per http://jeunescommunistes-paris15.over-blog.com/ e per http://solidarite-internationale-pcf.over-blog.net/
 
 

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