Un inverno arrabbiato e il ghigno dello Stregatto

The New Worker | newworker.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

09/12/2022

Un'ondata di scioperi sta investendo il Paese. L'aumento dell'inflazione e l'impennata delle bollette del riscaldamento hanno acceso la resistenza contro l'austerità: non passa settimana senza che si verifichi un'azione sindacale in salvaguardia dei salari.

A sinistra, gli appelli di routine allo "sciopero generale" o al "fronte unito" dei lavoratori cominciano ad avere maggiore rilevanza, poiché sempre più lavoratori scelgono di fronteggiare i padroni nella lotta per un salario dignitoso.

La chiave per la vittoria è l'unità a tutti i livelli, dalla base ai vertici sindacali, ma questa unità non è facile da raggiungere. Alcuni anni fa, alcuni sindacati del settore pubblico si sono uniti per coordinare le loro campagne sulle pensioni, ma il tutto si è interrotto quando un sindacato chiave ha raggiunto un accordo unilaterale con i datori di lavoro.

Esiste, ovviamente, il TUC (Trade Union Congress, Federazione Sindacale che unisce le varie sigle sindacali, ndt), ma il suo ruolo è stato parzialmente eroso da sindacati giganteschi come Unite e Unison, che hanno anche fatto del loro meglio per togliere quel poco di autorità che i Consigli di categoria hanno ancora in un mondo sindacale dominato da pochi mega-sindacati.

I comunisti devono naturalmente sostenere tutte le iniziative volte a rafforzare le organizzazioni della classe operaia e a riunirle nei momenti di lotta per costruire sostegno a tutti gli scioperi e saldare la solidarietà per il loro successo.

Come uno stregatto

In età vittoriana, il sorridente gatto del Cheshire, lo stregatto di Alice nel paese delle meraviglie, scompariva lentamente, fino a quando non rimaneva che il suo ghigno assurdo. In questi giorni, con i laburisti in netto vantaggio sui conservatori nei sondaggi di opinione, i blairisti si pavoneggiano di tornare presto al potere e che tutto dipende dall'eliminazione dei corbynisti. Ma anche questo potrebbe essere illusorio.

La vittoria dei laburisti alle elezioni parziali della scorsa settimana non era affatto inaspettata. Con i laburisti in vantaggio di 25 punti sui conservatori nei sondaggi di opinione, i laburisti non potevano certo fallire nel tentativo di mantenere il collegio di City of Chester, ed è quello che hanno fatto la scorsa settimana, quando hanno battuto i conservatori con una forbice del 13,8%, tra le maggiori dalla Seconda Guerra Mondiale.

Ma l'affluenza è stata bassa e la forbice è stata ben al di sotto del vantaggio del Labour nei sondaggi. I guru delle elezioni ci dicono che questo darà comunque al Labour una maggioranza di oltre 30 punti alla Camera dei Comuni alle prossime elezioni. Ma Rishi Sunak ha ancora molto tempo per colmare il divario.

Starmer (capo del Partito Laburista) e i blairiti credono chiaramente di poter conquistare un numero significativo di elettori Tory alle prossime elezioni - e in effetti potrebbero farlo nei collegi di tradizione laburista persi nel 2019. Ma il Labour ha bisogno di più di questo per conquistare una maggioranza complessiva in Parlamento, e per farlo ha bisogno di un programma che possa effettivamente ispirare le persone a fare campagna e a votare Labour quando sarà il momento.

Al momento non ci sono molti segnali in tal senso. I leader laburisti hanno poco da offrire ai lavoratori, a parte le banalità senza senso sulla salute, l'istruzione e il welfare, e non hanno nulla da offrire ai giovani, ai giovani lavoratori e ai milioni di persone che si sono rivolte a Jeremy Corbyn nella speranza di un cambiamento solo pochi anni fa.

Tutto ciò che Sunak deve fare è raccogliere il consenso esistente per i conservatori il giorno del voto. Il Labour deve ispirare i milioni di lavoratori stufi dell'austerità, degli alloggi scadenti e dei salari da fame. Ignorare gli infermieri e gli equipaggi delle ambulanze, i dipendenti pubblici, gli insegnanti, i lavoratori dei trasporti e delle poste, tutti in lotta contro i padroni per la questione salariale, è un pessimo inizio. Starmer li ignora a suo rischio e pericolo.