www.resistenze.org - popoli resistenti - germania - 18-09-18 - n. 682

Non stiamo lasciando in pace la guerra 

UZ Unsere Zeit | unsere-zeit.de

14/09/2018

L'incontro contro la guerra al festival della stampa di UZ

"La grande Cartagine ha guidato tre guerre. Era ancora potente dopo la prima, ancora abitabile dopo la seconda. Non era più rintracciabile dopo la terza".

Sabato sera, mentre a Berlino si fantasticava su un attacco chimico da parte del governo siriano e si preparava il  piano per un possibile attacco alla Siria, si svolgeva a Dortmund, nell'ambito del festival della Stampa di UZ, l'iniziativa contro la guerra, avviata da Erich Schaffner con la citazione di Brecht. In seguito, il  presidente del DKP Patrik Köbele ha consegnato 26.572 firme per la campagna Disarmare anzichè armarsi.

Quando Gina Pietsch, accompagnata dalla figlia Frauke, ha cantato La guerra santa ha conferito uno spessore supplementare al messaggio politico della serata. "Insorgi! Insorgi grande paese... la resistenza alle orde naziste... Quella è la guerra del popolo, quella la guerra per l'umanità". A poco a poco, sempre più persone si sono strette di fronte al palco principale finché lo spazio non si è colmato.

Köbele ha sottolineato nel suo discorso che "la guerra e la sua preparazione significano guerra interna". La classe dominante si frega le mani quando, come a Chemnitz, l'uomo si uccide a vicenda. Egli ha descritto la lotta dei colleghi presso l'Ospedale Universitario di Essen e Dusseldorf come un "barlume di speranza" nella lotta di classe. Questa lotta non solo ha avuto un carattere difensivo, ha dimostrato che le lotte in questo paese non sono ancora spente.

Reiner Braun, uno dei promotori della campagna, ha ringraziato per il sostegno del DKP nella raccolta delle firme e ha annunciato che l'appello Disarmare anzichè armarsi ha ora 90.000 sostenitori. Braun ha sottolineato l'importanza della campagna nella lotta contro la politica aggressiva della NATO.

Successivamente, Egon Krenz ha messo in guardia da uno scontro con la Russia. Ha accusato il governo federale di imporre sanzioni a un paese ridotto alle macerie dalla Germania fascista. Ha invocato buone relazioni con la Russia, nell'interesse della Germania, della cui politica estera nella DDR, è stato ultimo responsabile nel suo ruolo di presidente. La Repubblica Democratica Tedesca era l'unico stato tedesco che non è mai andato in guerra, secondo Krenz.

Petr Parkhitko del Partito Comunista della Federazione Russa ha ricordato le guerre della NATO e ha valorizzato  la campagna del DKP Disarmare anzichè armarsi come un importante contributo contro la politica aggressiva  della NATO. Riguardo ai rapporti ostili della Germania nei confronti della Russia, ha detto: "La Russia non minaccia nessuno".

La presidente della SDAJ, Lena Kreymann, ha commentato le molte ragioni della celebrazione di quest'anno. Da 50 anni SDAJ e DKP hanno combattuto fianco a fianco e oggi celebrano i 200 anni di Karl Marx, i 100 anni della Rivoluzione di Ottobre e i 100 anni del KPD.


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