Patrik Köbele | unsere-zeit.de
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
22/10/2021
(Foto: Pubblico dominio)
SPD, Verdi e FDP sono pronti per una "coalizione di progresso". Sembra una minaccia. E lo è. Il risultato dei colloqui esplorativi è una dichiarazione di guerra ai lavoratori, ai disoccupati, ai pensionati e ai giovani. E alla Russia e alla Cina. La linea generale si trova nell'ultimo capitolo del documento esplorativo sotto il titolo "La responsabilità della Germania per l'Europa e il mondo". Si chiama: rafforzare l'imperialismo tedesco.
In politica estera, l'orientamento verso le prossime guerre è senza fronzoli. La "cooperazione intensificata degli eserciti nazionali europei" e una valutazione "pratica" della missione in Afghanistan sono all'ordine del giorno - per la "progettazione delle future missioni tedesche all'estero". Si tratta di rafforzare l'UE senza ammorbidire la cooperazione con la NATO. Il "Triangolo di Weimar", la cooperazione di Germania, Francia e Polonia - contro la Federazione Russa - deve essere rafforzato. L'"Alleanza delle democrazie" di Joseph Biden deve essere rafforzata, un'alleanza che deve andare ben oltre la NATO per accerchiare militarmente la Federazione Russa e la Repubblica Popolare Cinese.
Per la lotta per la supremazia nell'UE e per la competizione con l'imperialismo USA, per la lotta contro la Russia e l'"avversario sistemico" Cina, tutte le forze sono dirette al rafforzamento del capitale monopolistico tedesco. Quest'ultimo costa e ha bisogno di un entroterra tranquillo. Questo è ciò che rappresentano i primi nove capitoli del documento esplorativo.
La ristrutturazione della produzione e il greenwashing richiedono uno "stato moderno", "modelli di orario di lavoro flessibile" e lo smantellamento degli "ostacoli burocratici". Nessun denaro è destinato al "disordine sociale". Il freno al debito rimane al suo posto, le tasse sulle imprese non saranno aumentate, e non ci sarà nessuna tassa sulla ricchezza. Al capitale vengono promessi "super ammortamenti" per "la protezione del clima e la digitalizzazione". Il contribuente deve pagare.
"Hartz IV" sarà chiamato in futuro "reddito di cittadinanza". Non si trova nulla sulla quantità, ma la coercizione e le sanzioni rimarranno. Le pensioni non devono scendere, ma i fondi pensione devono essere gettati in pasto al capitale . L'assicurazione pensionistica tedesca deve investire "le sue riserve sul mercato dei capitali". L'abolizione del prelievo EEG è venduta come una riduzione dei costi dell'elettricità, mentre stanno aumentando massicciamente attraverso la tassa sul CO2.
L'associazione sociale VdK avverte che questo inverno molte persone si troveranno di fronte alla decisione se "vogliono" morire di fame o di freddo. Tutto ciò è socialmente esplosivo. Non manca quindi una dichiarazione di guerra alle forze progressiste. La nuova coalizione vuole agire risolutamente contro "ogni forma di misantropia". Questo include l'estremismo di sinistra - trattato alla stessa stregua dell'antisemitismo, dell'estremismo di destra, dell'islamismo e dell'ostilità ai gay.
Un tale corso di governo ha bisogno del coinvolgimento dei sindacati. Questo è ciò che rappresenta il tanto atteso aumento del salario minimo a 12 euro, che è importante per gli interessati, ma non sufficiente. L'unica concessione sociale viene premiata. Il leader di Ver.di. Frank Werneke si rivolge al capitale e chiede: chi pagherà per questo? Senza aumentare i contributi pensionistici, dice, non può funzionare. "Se le persone si trovano di fronte alla scelta di pagare 30 euro al mese in più di fondo pensione o di finire con una pensione con cui non possono vivere adeguatamente, allora so che un moderato aumento dei contributi pensionistici è la strada migliore per loro", dice il leader sindacale. Morire di fame o congelare? C'è altro?
Tutto ciò ricorda molto i crimini del governo Schröder-Fischer. Allora non era possibile mobilitarsi a sufficienza contro la guerra e "Hartz IV". E' ora invece di organizzare la resistenza, soprattutto quella sindacale. Ciò include il dire a Frank Werneke che non ha parlato a nostro nome.
