KO - Organizzazione Comunista (Germania) | kommunistische.org
Traduzione a cura di Giaime Ugliano
07/05/2024
Sull'anniversario della liberazione dal fascismo 2024
Dichiarazione della Direzione Centrale dell'Organizzazione Comunista (KO) del 7 maggio 2024
L'8 maggio 1945 la Wehrmacht tedesca si arrese alle vittoriose potenze alleate. Grazie alle pesanti perdite subite dal popolo sovietico e all'eroica lotta dell'Armata Rossa, i fascisti furono messi in ginocchio. Il fascismo al potere in Germania fu così sconfitto, la Seconda Guerra Mondiale in Europa finì e - per la seconda volta dal 1918 - l'imperialismo tedesco fu sconfitto militarmente. Non erano solo i comunisti a sperare nella distruzione definitiva del sistema capitalista, responsabile di guerre, sfruttamento e sofferenze infinite in tutto il mondo: l'instaurazione di una società socialista era un obiettivo molto popolare anche tra ampie fasce della popolazione.
Tuttavia, l'imperialismo tedesco assunse nuovamente un ruolo di primo piano in Europa sul territorio della Repubblica Federale Tedesca. Dopo il 1945, iniziò una sistematica riorganizzazione del capitale tedesco e la ricostruzione di un esercito operativo per imporre gli interessi imperialisti sulla scena internazionale, controllato e imposto dagli Stati Uniti e dall'alleanza imperialista della NATO nell'interesse della borghesia tedesca. Ancora oggi, la Bundeswehr viene resa idonea alla guerra per gli interessi dell'imperialismo tedesco con miliardi di euro dei nostri contribuenti e la classe operaia viene preparata all'escalation dei conflitti imperialisti con bugie e retorica bellica.
25 anni fa, il 24 marzo 1999, la NATO iniziò a bombardare la Repubblica Federale di Jugoslavia in violazione del diritto internazionale. Fu la prima missione di combattimento della Bundeswehr tedesca dalla sua fondazione nel 1955 e il primo coinvolgimento attivo della Germania in una guerra dal 1945. Una coalizione di SPD e Verdi esercitò pressioni morali e alimentò il discorso pubblico fino a legittimare la guerra di aggressione. Il governo serbo-jugoslavo è stato ripetutamente equiparato al fascismo tedesco e le responsabilità della Germania nella Seconda Guerra Mondiale e nell'Olocausto sono state distorte in modo che i bombardamenti di mesi sui civili potessero essere giustificati con le parole "Mai più Ausschwitz" (Vice Cancelliere Joschka Fischer, I Verdi). La popolazione della Germania fu evidentemente ingannata dalle menzogne e doveva essere messa in sintonia con il corso della guerra e la distruzione finale dello Stato multietnico della Jugoslavia.
"Mai più è adesso" per la conservazione interna del potere
In termini di politica interna, la coalizione di governo composta da SPD, Verdi e FDP utilizza oggi la stessa retorica. All'inizio di gennaio, il media investigativo Correctiv ha riferito di un incontro segreto di vari politici di destra nei pressi di Potsdam (tra cui membri dell'AfD, della CDU, della Werteunion e attivisti del "Movimento identitario" fascista): si sono riuniti per discutere della deportazione di milioni di migranti [1]. Questo incontro ha scatenato proteste di massa in tutta la Germania, che sono state dirottate in molti luoghi dai politici al potere con la retorica del "mai più è adesso". Con lo slogan "Noi siamo il muro di fuoco", il governo dei semafori chiede ai "settori democratici della società" di unirsi per farsi notare dalla popolazione e dall'opinione pubblica durante le proteste. Lo scopo di questa richiesta di unione contro il vero pericolo della destra non è quello di difendersi dalla politica reazionaria, dai contenuti fascisti e dagli sviluppi razzisti della società.
La "coalizione" è piuttosto una foglia di fico per le politiche reazionarie e razziste del governo del semaforo. A questo "muro di fuoco" hanno aderito all'unanimità sindacati, organizzazioni capitalistiche, iniziative sociali, comunità religiose e aziende. Durante le proteste, i politici della SPD, della FDP e dei Verdi si sono presentati come democratici e antirazzisti. Allo stesso tempo, questi stessi politici al potere, così come quelli della CDU/CSU e dell'AfD, sostengono il respingimento mortale dei rifugiati alle frontiere dell'UE, l'inasprimento della legislazione europea in materia di asilo e, nell'interesse dei capitalisti tedeschi, la selezione dei rifugiati in questo Paese in base alla loro utilizzabilità per il mercato del lavoro tedesco. Anche la "legge sul rimpatrio" approvata dal Bundestag nel gennaio 2024 inasprisce la legislazione sull'asilo qui in Germania e priva di diritti i rifugiati [2].
"Mai più è adesso" per sedare la protesta
Il governo del semaforo è anche in prima linea nel reprimere le proteste di massa nelle strade tedesche contro il genocidio del popolo palestinese e l'incitamento razzista contro i musulmani e gli ebrei antisionisti. Questo fatto rivela che l'"antifascismo" di SPD, Verdi e Co. è solo una copertura per le loro politiche razziste. Per mesi, il movimento di solidarietà con la Palestina è stato sottoposto a repressioni, divieti e violenze di massa. A metà aprile di quest'anno, il Congresso sulla Palestina a Berlino è stato prima ritardato, poi preso d'assalto e infine vietato da un grande contingente di polizia di oltre 2.500 agenti. Giorni e settimane prima, c'era già stata una campagna diffamatoria contro il Congresso, alimentata dalla stampa borghese, dalle organizzazioni sioniste, dal governo dei semafori, dalla CDU e dalla Unione Giovani (giovanile della CDU, ndt). Questi ultimi hanno equiparato l'antisionismo all'antisemitismo e hanno accusato gli organizzatori del congresso di esaltare la violenza. Entrambi sono serviti alla classe dominante come pretesto per la repressione.
Ciò è stato espresso, ad esempio, in una dichiarazione di Martin Matz dell'SPD, membro e portavoce del Comitato per gli affari interni, la sicurezza e l'ordine nel Parlamento della città di Berlino il 12 aprile: "Questo fine settimana, Berlino [...] deve dimostrare che la lotta contro l'antisemitismo nei confronti degli ebrei che vivono in città non è solo il contenuto di discorsi politici, ma una linea guida coerente per l'azione" [3]. In questa dichiarazione del portavoce degli affari interni non solo viene annunciata una massiccia repressione, ma anche gli organizzatori e i partecipanti al congresso vengono direttamente accusati in anticipo di crimini antisemiti. Secondo Matz, per proteggere la vita ebraica a Berlino, la polizia deve porre fine al Congresso sulla Palestina. Ciò che qui viene usato come giustificazione per interrompere le proteste, altrove viene usato come giustificazione per eccessive forniture di armi e per il bombardamento di centinaia di migliaia di rifugiati, donne e bambini palestinesi.
"Mai più è adesso" dell'imperialismo tedesco
"Israele è uno Stato democratico con principi molto umanitari che lo guidano, e quindi si può essere certi che l'esercito israeliano osserverà anche le regole che derivano dal diritto internazionale in ciò che fa" [4]. Questa è stata la risposta di Olaf Scholz alla domanda su fino a che punto ritiene che Israele possa spingersi per distruggere definitivamente Hamas. Per una rapida confutazione dei "principi umanitari" di Israele, è sufficiente un rapido sguardo all'anno 2022: è stato l'anno più letale per i bambini palestinesi nella Cisgiordania occupata da Israele negli ultimi 15 anni - i soldati israeliani assassini non sono mai stati assicurati alla giustizia [5]. La natura genocida della guerra di Israele contro il popolo palestinese non può essere trascurata al momento: più della metà delle oltre 33.000 persone uccise sono donne e bambini. Si tratta di un numero significativamente maggiore di civili uccisi rispetto a qualsiasi altra guerra di aggressione da parte di un esercito occidentale negli ultimi tre decenni [6]. Oltre 12.300 bambini sono stati uccisi, più che in qualsiasi altro conflitto mondiale nell'arco di quattro anni [7].
Il governo tedesco è complice del genocidio: nel 2023 ha decuplicato l'esportazione di armi da guerra verso Israele per un valore totale di 326 milioni di euro rispetto all'anno precedente (informazioni ufficiali del governo tedesco in risposta a un'interrogazione del Bundestag) [8]. È complice perché giustifica le azioni di Israele con la sua ipocrisia del "mai più è adesso". Anche i capitalisti dell'industria della difesa stanno facendo fortuna: la ThyssenKrupp fornisce navi da guerra e sottomarini; Rheinmetall fornisce cannoni corazzati, munizioni speciali e, in collaborazione con il più grande produttore privato di armi israeliano Elbit Systems, pezzi di artiglieria automatizzati. MTU fornisce motori per navi da guerra e carri armati, tra cui il carro armato di prima linea israeliano Merkava, utilizzato per decenni per espellere e uccidere innumerevoli palestinesi e distruggere le loro case. Altre armi e tecnologie per il genocidio provengono dalle società Renk, Siemens e Hensoldt. Naturalmente, le azioni delle società coinvolte nel genocidio sono aumentate di prezzo (in alcuni casi fino al 12%), poiché gli accordi sugli armamenti valgono miliardi [9].
Non è solo in patria, con le sue agitazioni razziste, che il governo tedesco dimostra che il suo "antifascismo" è un mero alibi. Questa ipocrisia è evidente anche in politica estera, dato che i fascisti vengono corteggiati, finanziati e riabilitati in altri Paesi come l'Ucraina e Israele: parti della coalizione di governo israeliana hanno un carattere chiaramente fascista [10]. L'interazione tra le aperte menzogne dei politici al potere, la loro reinterpretazione dei concetti e la concreta politica interna ed estera difficilmente può essere superata in termini di cinismo.
"Mai più è adesso" come accelerante
I partiti borghesi, proprio come il capitale al potere, non sono un "muro di fuoco", ma un accelerante del movimento fascista: non è un caso che l'intero spettro borghese si stia spostando a destra in una situazione di escalation globale. I blocchi di Stati capitalisti hanno interessi contrastanti a livello internazionale e si contendono quote di mercato, risorse e influenza politica con vari mezzi, compresi quelli militari. Questa lotta per i profitti sta anche intensificando la lotta tra le fazioni capitalistiche tedesche l'una contro l'altra, con la conseguente soppressione dei salari, l'esternalizzazione settoriale e il taglio dei posti di lavoro, che sta portando avanti la divisione della classe operaia. A causa della crescente disoccupazione, dello sfruttamento e della precarizzazione della nostra classe, sta nascendo una competizione tra i lavoratori, interamente nell'interesse del capitale. Sotto la pressione di questa competizione, sembra più facile che parti della classe si ritirino piuttosto che organizzarsi insieme e difendersi dagli attacchi del capitale.
Il terreno fertile su cui crescono razzismo e fascismo è preparato dai partiti borghesi e dai capitalisti. Le proteste antifasciste e di classe che hanno come causa il sistema capitalista vengono stroncate, oppure le proteste vengono utilizzate per mantenere il potere del sistema politico dominante e incanalate in canali favorevoli al sistema. La "sinistra" borghese e parte dell'"area di sinistra" fanno la loro parte in questo senso: la retorica razzista a sostegno del genocidio del popolo palestinese è sostenuta da ampi settori della "sinistra" borghese, legittimando così la fornitura di armi a Israele e la repressione delle proteste di solidarietà. Non pervenuto il carattere di classe delle proteste di queste "sinistre". In molti luoghi, la protesta diventa addirittura anti-classe, perché si oppongono con arroganza e prepotenza agli "stupidi elettori dell'AfD" con un'immaginaria superiorità morale, bollandoli come fascisti su tutta la linea e accettando alle proteste partiti anti-classe, borghesi e persino organizzazioni imprenditoriali. Le statistiche della Fondazione Hans Böckler mostrano che la maggioranza degli elettori dell'AfD nell'Est, ad esempio, proviene ora dalla classe lavoratrice [11]. Un esame serio dei problemi e dei bisogni della classe operaia appare superfluo.
L'ostilità nei confronti dei lavoratori si osserva anche nei sindacati: il partenariato sociale e la socialdemocrazia sono predominanti. Essi fanno sì che i lavoratori si allontanino dalle organizzazioni di lotta che i sindacati dovrebbero effettivamente essere. Le dichiarazioni congiunte dell'IG Metall e delle associazioni capitaliste contro l'AfD e a favore di un successo economico comune nella Repubblica Federale sono caratteristiche del partenariato sociale [12]. La "sinistra" borghese chiederà ancora una volta di votare per i partiti "acceleranti" e dei nemici dei lavoratori, sia nelle elezioni statali che nelle prossime elezioni europee. L'illusione che questi partiti prendano decisioni "migliori" per il popolo tedesco e per i rifugiati viene infranta quotidianamente. SPD, Verdi, CDU e FDP sono i maggiori responsabili dell'ascesa dell'AfD.
Mai più guerra, mai più fascismo!
Nessuna elezione, nessuna solidarietà con le organizzazioni capitaliste e certamente nessuna socialdemocrazia ci salverà dalla guerra e dal fascismo. Un mondo senza guerra e fascismo è possibile solo se combattiamo e sconfiggiamo la radice di questi mali, il sistema capitalista. La nostra lotta nelle strade non deve fermarsi alla lotta contro l'AfD e alla denuncia delle sue politiche antioperaie, ma deve essere diretta anche contro le politiche razziste e antioperaie del governo e di tutti i partiti borghesi. Per avere successo, possiamo e dobbiamo sviluppare la solidarietà di classe nelle vertenze concrete nei sindacati e nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università e nei quartieri. In questo modo, dimostriamo nella pratica quanto sia importante la solidarietà e quanto sia dannosa la politica di divisione della destra. Il partenariato sociale e la socialdemocrazia, che sono terreno fertile per le politiche antioperaie e per la divisione della classe operaia, devono essere respinti con decisione dai sindacati.
La necessità di una forza che unisca i settori più consapevoli della classe operaia, il Partito Comunista, sta diventando evidente: costruirla è il compito principale del nostro tempo, perché solo così potremo contrastare efficacemente sia l'agitazione di destra e la minaccia fascista, sia l'appropriazione socialdemocratica delle lotte.
Per molti anni la resistenza antifascista e comunista ha combattuto contro il fascismo tedesco. Molti dei nostri compagni sono stati giustiziati, imprigionati o uccisi nei campi di concentramento. L'eroica lotta dell'Armata Rossa, che ha dato un contributo decisivo alla liberazione dal fascismo tedesco, deve essere onorata da noi comunisti. Lo facciamo al meglio continuando la loro lotta contro il fascismo e contro il male fondamentale, il sistema imperialista.
Contro la divisione razzista e la minaccia fascista!
Contro tutti i partiti borghesi e la loro appropriazione delle proteste!
Per un movimento operaio militante e per il Partito Comunista!