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- popoli resistenti - grecia - 29-06-09 - n. 280
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
L'anticomunismo non passerà
Martedì 23 giugno la federazione di Atene del Partito Comunista della Grecia (KKE) e la sua organizzazione giovanile (KNE) hanno organizzato una manifestazione di protesta contro l'attività anticomunista che il Comune della capitale ellenica conduce con l'appoggio dei consiglieri comunali delle liste politiche di Nuova Democrazia [Partito di destra], PASOK [Partito socialdemocratico] e Synaspismos/SYRIZA [Coalizione della sinistra radicale ed ecologista].
La municipalità di Atene, il suo assessorato alla cultura, le ambasciate della Repubblica Ceca, di Ungheria, Polonia e Slovacchia (componenti del "Gruppo di Visegrad") in collaborazione con le ambasciate di Bulgaria, Germania e Romania, nonché la Commissione Europea in Grecia organizzano una mostra "dedicata al 20° anniversario dalla caduta dei regimi totalitari". Il titolo della mostra è "20 anni di libertà e integrazione europea".
Tutte le liste, a eccezione di "Alleanza per Atene" supportata dal KKE, hanno convenuto su questa propaganda anticomunista. Così, non solo viene messa a disposizione la Sala del Centro Culturale di Atene, ma è stato anche approvato uno stanziamento di 4.875 euro per la preparazione della mostra.
Non si può non notare che il Gruppo di Visegrad, costituito nel 1991 con la partecipazione di illustri anticomunisti come Lech Wałęsa dalla Polonia, József Antall dall'Ungheria, Václav Havel dall'ex Cecoslovacchia unita, trova la sua principale ragione d'essere nella volontà di "eliminare le tracce del comunismo in Europa centrale".
Non è la prima volta che il Comune di Atene mostra le sue credenziali anticomuniste, poiché nel passato recente ha onorato il Presidente della Repubblica Ceca che ha vietato l'attività della Gioventù Comunista della Repubblica Ceca (KSM).
Le Organizzazioni di Atene del KKE e del KNE hanno invitato gli ateniesi a condannare l'iniziativa. Migliaia di membri del KNE e del KKE hanno protestato di fronte al Centro culturale durante l'apertura della mostra. Essi hanno dichiarato di essere determinati a lottare contro chi cerca di riscrivere la storia a scapito dei popoli e delle loro conquiste con il fine di assestare un colpo al movimento popolare, alla sua avanguardia e alla lotta per la liberazione della classe operaia contro lo sfruttamento.
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