Dichiarazione dell'ufficio stampa del KKE sull'accordo dell'Eurogruppo
Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
25/05/2016
L'azione antipopolare del governo si è resa evidente ed è stata sanzionata dall'accordo dell'Eurogruppo sul completamento della valutazione [delle riforme]. L'accordo conferma che la spirale verso il basso non ha limiti, visto che ogni rata del prestito comporta nuove misure antipopolari. Allo stesso modo, qualsiasi "alleggerimento" del debito, debito che non è stato creato dal popolo, sarà accompagnato da una nuova serie di misure nelle varie fasi della sua discussione, a prescindere da come si esprimerà la competizione tra l'FMI e le sezioni delle classi borghesi dell'UE e indipendentemente dal suo esito.
Le bugie della coalizione Syriza-Anel si sveleranno rapidamente, dato che le leggi appena approvate non saranno le ultime misure, come pretenderebbero i funzionari del governo.
La legge-ghigliottina che decapita il sistema di previdenza sociale, il forte aumento della tassazione, le privatizzazioni, la consegna dei prestiti in rosso ai "fondi", i meccanismi automatici di tagli, non saranno le ultime leggi antipopolari dell'"ultima difficile svolta" che il governo ha promesso al popolo. Soprattutto quando la prossima valutazione pretenderà una nuova offensiva come suo presupposto, concentrandosi sui diritti del lavoro, con licenziamenti di massa e attacchi ai diritti sindacali. In ogni caso, il terreno è già stato preparato dalle recenti esigenze espresse dalla SEB (Federazione ellenica delle imprese) e da altre organizzazioni datoriali.
L'ottimismo del governo che nell'accordo dell'Eurogruppo sulla Grecia vede "l'inizio dell'uscita del paese dal circolo vizioso della recessione economica" non riguarda la classe operaia e gli strati popolari che sopportano, e continueranno a sopportare il peso della crisi, ma con il recupero dei profitti da parte del capitale. Sulla base della situazione attuale dell'economia internazionale e nazionale, la previsione di una ripresa rapida e significativa dell'economia greca non ha fondamenta. In ogni caso, l'eventuale recupero dei profitti capitalistici sarà accompagnato da nuove sovvenzioni, agevolazioni fiscali e sostegni inclusi nella nuova legge di sviluppo, mentre l'arsenale antipopolare del governo e dei monopoli resterà in vigore e sarà rinforzato.
Le persone possono porre fine alle misure antipopolari del governo e della UE attraverso la loro lotta organizzata, il raggruppamento del movimento, dell'alleanza popolare sulla strada della rottura e del rovesciamento del capitalismo.
Atene 25/05/2016
Ufficio stampa del CC del KKE
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