www.resistenze.org - popoli resistenti - grecia - 08-07-17 - n. 639

I lavoratori greci, immigrati e rifiugiati devono lottare in modo organizzato contro il capitalismo, per il potere operaio, per il socialismo

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

05/07/2016

I giorni 30 giugno e 1 luglio 2017, al parco FIX di Atene si sono svolti per il 17mo anno consecutivo gli eventi politici e culturali dell'Organizzazione Regionale dell'Attica del KKE per lavoratori greci, immigrati e rifugiati.

Si sono tenuti dibattiti, concerti e spettacoli teatrali, mentre nel parco c'era un'area bambini con molteplici attività.

Nel grande incontro politico, Thodoris Chionis, membro dell'Ufficio Politico del CC del KKE, ha pronunciato un discorso che  tra le altre cose, ha fatto appello all'intensificazione della lotta comune "contro lo sfruttamento che si realizza sempre più brutalmente, contro l'intimidazione nei luoghi di lavoro che mantengono e aumentano i privilegi di pochi, dei padroni della ricchezza, che si arricchiscono con il lavoro della maggioranza, dei lavoratori, greci e stranieri, contando sull'appoggio dei loro governi".

Chionis ha affermato che lavoratori greci, immigrati e rifugiati "non hanno nulla per  dividersi. Siamo uniti nel nostro diritto a vivere una vita migliore, in una nuova società, in Grecia o nei propri paesi, gettando nella pattumiera della storia sistema di sfruttamento, povertà, guerre imperialiste e capitalismo", mentre rivolgendosi agli immigrati ha evidenziato che "il sistema che vi ha spinto dai vostri paesi alla Grecia, così come ad altri paesi, non può garantire una vita decente, lavoro con diritti, né per i lavoratori greci, né per i lavoratori stranieri". Li ha chiamati ad unire le forze con il KKE evidenziando che "il KKE difende la posizione e gli interessi degli immigrati e dei loro figli che lavorano e vivono in Grecia, e difende le necessità degli immigrati, con la stessa coerenza che lotta per la giusta causa e i diritti dei lavoratori greci. Perché solo il KKE lotta per sdradicare il male che impedisce ai popoli di vivere con dignità e sicurezza ed esser padroni del proprio paese. Perchè solo il KKE affronta le conseguenze della questione degli immigrati e rifugiati legata alla lotta contro le cause che la generano, la fine delle guerre imperialiste, l'abolizione dello sfruttamento".

Agli eventi hanno partecipato 19 comunità di Etiopia, Armenia, Bulgaria, Ghana, Zimbabwe, Camerun, Kenia, Madagascar, Marocco, Moldavia, Burkina Faso, Nigeria, Pakistan, Palestina, Russia, Serra Leone, Sudan, Sri Lanka, Tanzania.

Il programma culturale ha compreso anche spettacoli di danza dell'associazione russa "Berioska", dello Sri Lanka e del gruppo dell'Associazione di Amicizia greco-moldava "Moldava". Inoltre, il Centro Greco di Studi Folkloristici ha presentato uno spettacolo teatrale intitolato "Dal Danubio a Evros", e il gruppo musicale dell'Organizzazione Settoriale di Atene Occidentale del KKE ha realizzato una produzione musicale-teatrale. Alla fine della manifestazione è stata suonata musica tradizionale greca.


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