www.resistenze.org - popoli resistenti - grecia - 19-06-21 - n. 794

La legge antioperaia rimarrà sulla carta!

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

17/06/2021

Il mostruoso disegno di legge antioperaio del governo, che già è stato rifiutato nella coscienza dei lavoratori, è stato votato il 16 giugno 2021 dal Plenum del Parlamento greco. E' stato votato solo dai deputati del governo con 158 voti a favore e 142 contrari.

Il Gruppo parlamentare del KKE, ha punito le disposizioni antioperaie del progetto di legge durante tutti i giorni del dibattito parlamentare, rivelandone la natura di classe a favore degli interessi del capitale. Il SG del CC del KKE, D. Koutsoumpas, parlando in parlamento si è riferito in dettaglio al meccanismo di sfruttamento dei lavoratori, che viene ulteriormente esacerbato con questo progetto di legge, che espande la giornata lavorativa a 10 ore sulla base di contratti individuali tra dipendente e datore di lavoro. Il SG del CC del KKE si è inoltre riferito alle disposizioni che colpiscono i contratti collettivi, facilitano i licenziamenti e ostacolano il diritto di sciopero e l'azione sindacale in generale, sottolineando che tutte queste misure sono già state elaborate nell'UE e si stanno implementando in molti stati membri.

D. Koutsoumpas, ha concluso così il suo discorso in parlamento: "Il progetto di legge antioperaio che vi accingete a votare oggi è, secondo il Ministro del Lavoro, un progetto di legge dell'epoca contemporanea! Se è così, allora perché le condizioni di lavoro ritornano indietro di un secolo, trasformando i lavoratori in schiavi nel XXI secolo? Perché determina un aumento anziché una riduzione dell'orario di lavoro, con un lavoro dall'alba al tramonto, con persecuzioni di sindacalisti e proibizione degli scioperi? Nell'era contemporanea, con l'enorme sviluppo della tecnologia e della scienza, è contemporaneo ridurre l'orario di lavoro, lavorare 7 ore - 5 giorni - 35 ore alla settimana. La modernità è garantire a tutti un lavoro, con condizioni di salario e diritti soddisfacenti e non tornare alle condizioni di lavoro del medioevo. Ecco perché la vostra mostruosità rimarrà sulla carta, come tante altre leggi ingiuste prima di questa".

Allo stesso tempo, in tutta la Grecia, decine di migliaia di manifestanti hanno partecipato allo sciopero e protestato contro il progetto di legge antioperaio.

Le manifestazioni si sono svolte non solo al mattino, ma anche nel pomeriggio. Alla grande manifestazione di massa fuori dal parlamento, hanno partecipato il SG del CC del KKE, Dimitris Koutsoumpas e tutto il Gruppo Parlamentare del Partito, così come i deputati del Partito nel Parlamento europeo.

Nikos Mavrokefalos, membro della Segreteria esecutiva del Fronte Militante di Tutti i Lavoratori (PAME) e della direzione della Federazione Territoriale dei Lavoratori di Atene, parlando al raduno, tra le altre cose, ha segnalato:

"Il governo pensa che si libererà dei lavoratori e dei sindacati e che a partire da domani offrirà questo progetto di legge in regalo ai suoi partner nell'UE per ottenere altri 60 miliardi di euro per finanziare i gruppi imprenditoriali e sommarli al debito di 240 miliardi che già gravano sulle spalle dei lavoratori e del popolo. Pensano che con questa legge ostacoleranno l'azione dei sindacati e dei lavoratori. Pensano che i lavoratori resteranno con le mani in mano di fronte all'intensificazione dello sfruttamento da parte dei gruppi imprenditoriali (...) Si sbagliano di grosso" e ha aggiunto che: "I lavoratori con la loro lotta hanno la forza per gettare questo progetto di legge nella pattumiera. Per questo non finisce qui. Qui è dove iniziamo. Da domani e tutti i giorni, tutti devono aderire ai propri sindacati; tutti devono lottare per soddisfare le nostre necessità contemporane, quelle date dal progresso della scienza e della produttività".

Salonicco



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