www.resistenze.org - popoli resistenti - grecia - 07-02-22 - n. 816

Lo sviluppo capitalista, per definizione, è anti-popolare qualunque sia la formula di gestione

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

03/02/2022

Lo sviluppo capitalista, per definizione, è antipopolare qualsiasi sia la formula di gestione, ha sottolineato Dimitris Koutsoumbas, il SG del CC del KKE, parlando in Parlamento il 02/02/22, notando che ND e SYRIZA con le loro leggi sullo "sviluppo" competono su come distribuiranno a pochi miliardi di euro schiacciando il popolo.

Parlando della nuova legge sullo "sviluppo", ha sottolineato che la presa in giro deve finire e che la storia dello sviluppo capitalista è la stessa vecchia storia che non convince nessuno. Ha aggiunto che la crescita c'è, ma i salari - medi e minimi - rimangono fermi perché la crescita capitalista si basa sull'intensificazione dello sfruttamento dei lavoratori.

Dimitris Koutsoumbas ha notato che la sorprendente somiglianza tra le proposte di ND e SYRIZA non è casuale, sottolineando che si basano sulla "transizione digitale verde" promossa dall'amministrazione Biden e dall'UE che mira alla distruzione controllata del capitale e la promozione di "investimenti verdi" a causa della sovra-accumulazione di capitale. Ha anche notato che i partiti che sostengono questa strategia del capitale nascondono che la "transizione digitale verde" costerà cara al popolo aumentando il costo dell'energia, che i settori del commercio e dell'ospitalità saranno concentrati in meno gruppi imprenditoriali, e che il Recovery Fund è inestricabilmente legato all'inflazione, ai prezzi alti e alla povertà.

Riferendosi alla riduzione dell'antipopolare tassa sulla proprietà (ENFIA-imposta unica sui beni immobili) precedentemente annunciata dal primo ministro, ha notato che non può compensare l'enorme aumento dei prezzi dell'elettricità e dei beni di consumo di base. "Continuiamo a sostenere la richiesta popolare dell'abolizione dell'ENFIA, questa tassa ingiusta, in contrasto con tutte le altre forze che hanno abbandonato questa richiesta", ha aggiunto.

D. Koutsoumbas ha espresso la solidarietà del KKE con i lavoratori dello stabilimento industriale LARCO, che il governo si prepara a svendere.

Concludendo il suo discorso, il SG del CC del KKE ha sottolineato quanto segue: "Per contrastare questa situazione di stallo per il popolo, il KKE propone una soluzione radicalmente diversa. Propone una via diversa, la via della socializzazione dei mezzi di produzione concentrati, la pianificazione scientifica centrale dell'economia; la via del socialismo. Questo percorso può veramente pianificare l'economia per soddisfare i bisogni del popolo.

- Può assicurare che l'aumento della produttività porti ad una riduzione complessiva dell'orario di lavoro e ad un miglioramento del reddito dei lavoratori.

- Può garantire meno ore di lavoro per tutti, fornendo tempo libero per le attività formative e culturali dei lavoratori, per la partecipazione alla vita civile.

- Questo percorso può sviluppare globalmente le forze produttive del paese, assicurando una crescita equilibrata di tutti i settori, senza essere vincolato al criterio vorace della massima profittabilità che porta a fenomeni di sviluppo fortemente diseguale e di anarchia nella produzione.

- Questo percorso può assicurare una pianificazione energetica secondo il criterio dei bisogni del popolo, in contrasto con la realtà odierna che sottopone la pianificazione energetica alla profittabilità del capitale.

- Questo percorso può risolvere il problema della sanità pubblica e gratuita, della prevenzione, della cura e della riabilitazione; il benessere e il sostegno delle persone con disabilità; l'istruzione pubblica e gratuita a tutti i livelli per tutti; l'accesso di massa e gratuito allo sport e alla cultura; la protezione dell'ambiente.

La proposta di sviluppo del KKE include tali elementi. Il KKE la trasformerà in una legge dello stato operaio-popolare quando sarà chiamato a farlo dalla volontà del popolo.

Abbiamo tratto le conclusioni dal tentativo di costruzione socialista in 1/3 del mondo nel secolo scorso. Abbiamo imparato dai nostri errori, mancanze e debolezze; manteniamo gli elementi positivi e le conquiste. Per questo siamo ottimisti sul presente e sul futuro".


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