www.resistenze.org - popoli resistenti - grecia - 11-04-22 - n. 825

Un passo importante per intensificare la lotta del movimento operaio e popolare

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

07/04/2022

Sciopero nazionale di 24 ore - una risposta ai prezzi alti e al coinvolgimento militare



Decine di migliaia di persone hanno manifestato mercoledì 6/4 ad Atene, Salonicco, Patrasso e in diverse altre grandi città della Grecia, rispondendo all'appello dei sindacati di classe che si riuniscono nel Fronte militante di tutti i lavoratori (PAME), delle organizzazioni di massa dei lavoratori autonomi, delle donne e dei giovani.

Sia la manifestazione di sciopero ad Atene, che ha inondato piazza Syntagma davanti al parlamento greco, sia le altre manifestazioni nel resto del paese, hanno sollevato richieste contro i prezzi alti, per i contratti collettivi di lavoro, per gli aumenti salariali e contro il coinvolgimento della Grecia nella guerra imperialista. Le grandi imprese e settori importanti come il trasporto pubblico e la logistica sono stati bloccati, cancellando in pratica una recente legge mostruosa introdotta dal governo ND, che pone ostacoli al diritto di sciopero, estendendo una legge simile promulgata dal precedente governo SYRIZA.

Il segretario generale della Federazione degli edili, V. Syrigos, ha tenuto un discorso alla manifestazione di Atene, esprimendo la volontà di continuare e intensificare la lotta per una vita dignitosa, notando che "Il prossimo Primo Maggio dei lavoratori è molto importante perché il nostro popolo è messo a dura prova nelle condizioni di una nuova guerra imperialista e paga a caro prezzo i profitti dei gruppi imprenditoriali. Tuttavia, noi non scegliamo un campo tra i briganti. Siamo dalla parte dei popoli; contro la povertà, la guerra, lo sradicamento sociale e lo sfruttamento".

In seguito ha parlato il vicepresidente della Federazione degli Artigiani dell'Attica, D. Vitalis, che ha notato, tra l'altro, che "Siamo qui, insieme ai lavoratori, per difendere il reddito del popolo. Facciamo valere i nostri evidenti diritti. Poter lavorare nelle nostre botteghe, mantenere le nostre famiglie con dignità (...) La lotta che conduciamo non è solo la nostra, non lottiamo solo per noi stessi. Le nostre richieste riguardano tutto il popolo".

Inoltre, Vassilis Papageorgiou, membro del comitato esecutivo della Federazione dei lavoratori dell'industria lattiero-casearia-alimentare, ha espresso la richiesta di misure da adottare immediatamente per proteggere il reddito del popolo contro i prezzi alti, che erodono i salari già nei primi dieci giorni del mese.



Athens


Athens
 

Athens
 

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Thessaloniki
 

Dimitris Koutsoumbas: Un passo importante nell'intensificazione della lotta del movimento operaio e popolare

Il GS del CC del KKE, Dimitris Koutsoumbas, ha partecipato alla manifestazione dello sciopero ad Atene a Syntagma e ha rilasciato la seguente dichiarazione ai media: "Lo sciopero nazionale di oggi è un passo importante nell'intensificazione della lotta del movimento operaio-popolare contro i prezzi alti, per la protezione del reddito del popolo, i contratti collettivi di lavoro e gli aumenti salariali; e certamente contro la guerra imperialista e il coinvolgimento della Grecia in essa. Può rafforzare ulteriormente l'attività congiunta dei lavoratori, degli impiegati del settore privato e pubblico, ma anche dei lavoratori autonomi, degli scienziati, degli agricoltori, degli studenti e delle donne delle famiglie popolari. Continueremo energicamente".



La polizia ha attaccato la manifestazione a Salonicco

Va notato che dopo l'inaccettabile invasione russa dell'Ucraina, il KKE e la KNE sono in prima linea nel tenere significative manifestazioni antimperialiste nei porti e nelle città, opponendosi alla presenza di basi USA-NATO e al dispiegamento di forze NATO attraverso la Grecia, in generale contro la guerra imperialista e il coinvolgimento del paese in essa. Tali sono state le recenti manifestazioni che hanno avuto luogo al Pireo, Alexandroupolis, Larissa, la base di Souda a Creta, e altrove.

Il 6 aprile, la manifestazione dello sciopero di massa a Salonicco, che condannava il coinvolgimento del paese nella guerra imperialista, si è trasformata in una marcia verso il porto della città, dopo essersi fermata davanti al consolato USA e agli uffici della Federazione Ellenica delle Imprese (SEV).  Quando la manifestazione ha raggiunto il porto, è stato scandito a gran voce lo slogan "Salonicco è un porto dei popoli, non una rampa di lancio per gli imperialisti".

La manifestazione nel porto ha subito un attacco immotivato e violento da parte delle forze di repressione, che ha portato all'arresto ingiustificato di 8 manifestanti, tra cui due membri del Comitato Centrale del KKE - uno dei quali è gravemente ferito e ricoverato in ospedale - e un membro del Consiglio Centrale di ΚΝΕ.


Nella foto Efthimis Dimakis, membro del CC del KKE, è in ospedale, ferito, su una sedia a rotelle e ammanettato!





Di fronte a questi sviluppi, i sindacati hanno tenuto manifestazioni contro la repressione ad Atene e Salonicco  hanno chiesto il rilascio dei manifestanti arrestati. Una delegazione del KKE composta da membri dell'Ufficio Politico, del Comitato Centrale e da deputati del partito ha partecipato alla manifestazione davanti al Ministero della Protezione dei Cittadini.

"Non ci tireremo indietro. Non accetteremo il clima di intimidazione", hanno sottolineato i sindacati.



La mattina del 7 aprile, sotto la pressione del movimento operaio-popolare, gli 8 militanti sono stati rilasciati, mentre il procuratore ha fissato la data del processo per il 15 giugno. Gli 8 militanti sono accusati di disobbedienza, liberazione di un prigioniero, danni a proprietà altrui e violenza contro i funzionari. Le accuse provocatorie che sono state mosse ieri contro di loro, riguardanti la violazione della legge sulle armi e i razzi, così come l'uso di armi, sono state smentite questa mattina, in quanto palesemente inventate.




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