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Il Primo Maggio dei lavoratori in Grecia: Lottiamo per i diritti contemporanei, contro il carovita e la guerra

Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

02/05/2024

Il Primo Maggio dei lavoratori, giorno simbolico della lotta dei lavoratori di tutto il mondo per l'abolizione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, è stato onorato da migliaia di lavoratori in 71 città della Grecia, tra cui Atene e Salonicco, con manifestazioni e astensioni di massa, organizzati dai sindacati di classe riuniti nel Fronte Militante dei Lavoratori (PAME).

I manifestanti in tutto il Paese hanno chiesto migliori condizioni di lavoro e di vita; contratti collettivi di lavoro con aumenti salariali ed estensione dei diritti; misure contro il rincaro dei prezzi; abolizione immediata delle leggi antioperaie che colpiscono la giornata lavorativa di 8 ore, criminalizzano l'attività sindacale e proibiscono il diritto di sciopero; giornata lavorativa di 7 ore per 5 giorni alla settimana, resa possibile dal progresso della scienza e della tecnologia; misure immediate per la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro; disimpegno dai piani imperialisti e dai conflitti bellici. Le manifestazioni hanno espresso solidarietà con il popolo palestinese e denunciato la repressione della polizia contro gli studenti statunitensi.

Giannis Tasioulas, presidente della Federazione dei lavoratori edili, è intervenuto alla manifestazione per lo sciopero del Primo Maggio ad Atene, che si è svolta davanti al Parlamento, affermando, tra l'altro, che "il Primo Maggio è il nostro giorno. È il giorno dei lavoratori di tutto il mondo e segna la lotta incessante della nostra classe per l'abolizione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Per un mondo senza sfruttamento capitalistico, povertà, guerre e rifugiati. Un mondo dignitoso per soddisfare i bisogni e gli interessi dei tanti e non per il profitto dei pochi (...) Dal Primo Maggio di Chicago, dal Primo Maggio del 1936 a Salonicco, dal Primo Maggio del 1944 a Kaisariani quando 200 comunisti si presentarono indomiti davanti al plotone di esecuzione nazista, fino ad oggi, il messaggio che guida la nostra lotta è lo stesso: Non cederemo, non arretreremo, non ci faremo intimidire, rifiutiamo di scendere a compromessi con la barbarie dello sfruttamento capitalistico, delle guerre, che provocano rifugiati e povertà".

Dimitris Koutsoumbas, Segretario Generale del Comitato Centrale del KKE, ha partecipato allo sciopero di Atene e ha rilasciato la seguente dichiarazione ai media:

"Oggi, nel giorno del Primo Maggio, la classe operaia internazionale mette alla prova le sue forze, aumentando il livello di mobilitazione nei suoi sindacati, invertendo il rapporto negativo di forze, organizzando e promuovendo l'alleanza sociale della classe operaia con tutti gli strati popolari, contro i monopoli, contro il capitalismo. E soprattutto sta organizzando e lottando per i diritti sociali contemporanei; per l'estensione di tutti i diritti del lavoro, dell'istruzione, della salute, della cultura, contro la guerra e la povertà, in tutte le sfere della vita sociale e personale dei lavoratori, dei lavoratori autonomi, dei contadini, dei giovani e delle donne".

Atene




Salonicco


Ioannina


Larissa


Pireo



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