Partito Comunista di Grecia (KKE) | kke.gr
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
30/09/2024
Migliaia di lavoratori dell'Attica e del Peloponneso, rispondendo all'appello dei sindacati e del Comitato greco per la distensione internazionale e la pace (EEDYE), hanno manifestato sabato 28 settembre in solidarietà con i popoli della Palestina e del Libano, massacrati dallo Stato assassino di Israele, e hanno chiesto di fermare il coinvolgimento del nostro Paese nelle guerre imperialiste, compreso l'utilizzo del porto di Agioi Theodoroi e dell'intera regione per rifornire le forze NATO e israeliane.
Non è un caso che la manifestazione antimperialista si sia svolta nell'area in cui si trova la raffineria Motor Oil e, come hanno sottolineato i sindacati, una delle attività redditizie di questo gruppo imprenditoriale è il rifornimento di navi cisterna che sostengono le operazioni di guerra della NATO e di Israele per continuare il massacro a Gaza e ora in Libano, in un momento in cui la situazione in Medio Oriente si sta pericolosamente aggravando.
In occasione di due recenti incidenti industriali alla raffineria Motor Oil con feriti, i manifestanti hanno chiesto misure sostanziali per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, basate sulle attuali possibilità della tecnologia e della scienza.
"Un altro crimine ha avuto luogo pochi giorni fa presso l'impianto Motor Oil di Agioi Theodoroi, dove esplosioni e incendi hanno ferito gravemente 4 lavoratori e molti altri sono stati inviati ai centri sanitari della regione per il primo soccorso, dimostrando quanto sia vicino un incidente industriale generalizzato. In un momento in cui le misure di sicurezza per i lavoratori e i residenti locali sono considerate un costo, la redditività del gruppo aumenta grazie alla fornitura di petroliere a sostegno delle operazioni di guerra della NATO e di Israele", si legge nel comunicato del Fronte Militante di Tutti i Lavoratori (PAME).
Alla manifestazione ha partecipato una folta delegazione del CC del KKE, mentre uno degli slogan principali dei manifestanti è stato "Profitti intrisi nel sangue dei lavoratori e dei popoli!".
