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- popoli resistenti - haiti - 19-01-10 - n. 302
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Medici Cubani tra i primi a prestare assistenza ad Haiti
di Isidro Fardales, inviato speciale Radio Cubana
Mi mancano le parole per descrivere questi primi momenti in Porto Principe, chissà, magari è meglio ripetere la cosa detta da un medico cubano che prestò assistenza ad Haiti durante i disastri naturali degli anni 2005 e 2008: “non somiglia a nulla che io abbia mai visto prima”.
La città bombardata, tale e quale alle immagini che vidi qualche volta attraverso documentari o film sulla Seconda Guerra Mondiale, o sulla guerra di aggressione nordamericana contro il Vietnam. Decine di migliaia di vittime, secondo le stime, perché ad oggi non si possono avere ancora dati certi e non si sa se quando e se ci saranno. I rottami della città coprono ancora altre centinaia e centinaia di persone.
L'incertezza, la paura, l'inquietudine e la disperazione traspare nei visi di migliaia di persone che deambulano per le strade, perché l'insicurezza di case ed edifici non consente un’altra possibilità.
Ad Haiti è arrivato un rinforzo di 60 membri della Brigata medica cubana Henry Reeve, creata da Fidel per offrire aiuto solidale professionista in qualunque parte del mondo per i paesi che ne abbiano necessità. Essi si sommano ai più di 300 che già presenti sono dislocati per tutto il territorio haitiano. Molti sono stati trasportati a Porto Principe tra quelli che hanno affrontato le conseguenze di questo sisma del 7° grado che non ha avuto compassione per questo già sofferente paese.
Arriviamo dunque ad un ospedale da campo ubicato nel patio centrale di quello che vieni chiamato dagli haitiani "L'Annesso" che non altro che un edificio confinante al conosciuto Ospedale Militare. Lì, sotto la gran tenda, i chirurghi cubani - senza riposo – prestano cure, uno dietro l’altro, a tutti coloro che arrivano feriti o mutilati. La fila è interminabile, come costante è l'arrivo di persone alla ricerca di attenzione medica.
In momento in cui redigo queste righe i medici cubani sono riusciti a curare più di mille persone in poco più di 24 ore. Per decine di feriti si è reso necessario l’intervento chirurgico. È stato anche installato un altro ospedale da campo nel Centro Oftalmológico Renacimiento, nel quale si stava portando a termine l'Operazione Miracolo.
La città rimane oscurata per il guasto delle linee elettriche e l'assenza di comunicazioni, provocate anche dal sisma. Tutto ciò non mi ha permesso di comunicare con voi direttamente. Speriamo sia possibile tra breve contare su linee di comunicazione dirette per poter parlare con voi ed essere testimoni diretti per quanto accade qui in Porto Principe.
dal circolo di Parma di Italia-Cuba - fonte: Ambasciata cubana a Roma - conspol@ecuitalia.it
Cuba aiuta Haiti da oltre un decennio
Sull’aiuto solidale offerto da Cuba ad Haiti
gennaio 2010
La solidarietà del popolo cubano non é giunta ad Haiti con il terremoto, la nostra collaborazione verso quel popolo fratello viene offerta da oltre un decennio.
Nel momento in cui il terremoto ha scosso Haiti si trovavano già in quel paese fratello, prestando la loro opera in forma gratuita e disinteressata, circa 400 collaboratori cubani. I medici cubani hanno iniziato a prestare la loro opera fin dal primo istante successivo alla scossa. E’ stata la più importante assistenza medica che abbia ricevuto il popolo haitiano nelle prime 72 ore, e praticamente l’unica in quei momenti.
Il 13 gennaio, si sono inoltre aggregati a Port-au-Prince oltre 60 collaboratori del settore sanitario, tra essi specialisti del Contingente “Henry Reeve” per situazioni di emergenza, con esperienza in simili catastrofi. Questa brigata medica portava con se medicine, approvvigionamenti, prodotti alimentari, sacche di siero e di plasma. Fino alle ore 20:00 di giovedì 14 gennaio, erano stati assistiti 1.987 pazienti e realizzati 111 interventi chirurgici, in 5 diversi punti di assistenza di Port-au-Prince: Ospedale da Campo dell’Allegato, Ospedale La Renaissance, Ospedale Ofatma, Centro Diagnostico Integrale di Grand Goave e Centro Diagnostico Integrale di Mirebalais, questi ultimi due ubicati alla periferia della capitale. Inoltre, cooperanti cubani di altri dipartimenti haitiano hanno iniziato a lavorare nel 6º punto di assistenza creato nell’Ospedale Delmas 33.
Circa 400 giovani haitiani formati come medici a Cuba lavorano oggi insieme ai rinforzi cubani per salvare vite in questa critica situazione. Possiamo confermare l’informazione già diffusa sull’autorizzazione di Cuba, rilasciata immediatamente dopo aver ricevuto la richiesta, ad utilizzare lo spazio aereo cubano del territorio orientale da parte degli aerei nordamericani.
Cuba é disposta a cooperare con tutte le nazioni sul terreno, inclusi gli Stati Uniti, al fine di aiutare il popolo haitiano e salvare quante più vite umane possibile, considerando che per questo Cuba ha il personale e l’infrastruttura necessaria in quel paese. In questo momento Cuba sta collaborando con il Venezuela, la Namibia e la Norvegia per aiutare il popolo haitiano. Stiamo inoltre collaborando con la Cina, la Repubblica Dominicana, il Messico e la Russia.
Ci siamo rivolti all’OPS chiedendo appoggio logistico, materiale chirurgico monouso, supporto ospedaliero ed altro materiale necessario per garantire assistenza medica ad Haiti.
Fin dal mese di dicembre del 1998, Cuba presta la propria collaborazione medica al popolo haitiano attraverso il Programma Integrale della Salute. Fino ad oggi hanno prestato ad Haiti la loro opera in questo settore 6.094 collaboratori, che hanno realizzato oltre 14 milioni di visite ambulatoriali, oltre 225 interventi chirurgici, assistito più di 100 mila parti e salvato oltre 230 mila vite umane.
Nel 2004, dopo il passaggio della tormenta tropicale Jeanne sulla città di Gonaives, Cuba ha offerto il proprio aiuto per mezzo di una brigata composta da 64 medici e 12 tonnellate di medicine.
Prima del terremoto 5 Centri di Diagnosi Integrale, costruiti da Cuba ed il Venezuela, prestavano la loro opera al popolo haitiano.Dal 2004 é in essere ad Haiti l’Operazione Miracolo. Fino al 31 dicembre del 2009 era stato operato un totale di 47.273 haitiani.
Attualmente studiano a Cuba 660 giovani haitiani, di essi 541 si stanno formando come medici. A Cuba si sono formati 917 professionisti, di cui 570 medici.
Cuba coopera con Haiti in settori come l’agricoltura, l’energia, la pesca, le comunicazioni, oltre che nella sanità e nell’istruzione. Come risultato della cooperazione di Cuba nel campo dell’istruzione, sono stati alfabetizzati 160 mila 30 haitiani.
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