www.resistenze.org - popoli resistenti - haiti - 26-10-22 - n. 845

Stati Uniti - Giù le mani da Haiti!

Workers World | workers.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

24/10/2022

Mentre scriviamo questo editoriale, circolano voci secondo cui l'esercito statunitense si stia muovendo per porre sotto la sua autorità un aeroporto di Haiti. Gli sviluppi degli ultimi mesi rendono credibile questa voce.

Sì, credibile, ma pur sempre criminale. È difficile immaginare un intervento più dannoso per la popolazione di Haiti. Le difficili condizioni sociali in cui versa oggi la popolazione haitiana sono state causate dai precedenti interventi statunitensi.

Da quando la popolazione africana schiavizzata di Haiti si è liberata con un'eroica rivoluzione dal giogo dei colonialisti francesi nel 1804, i governanti di Stati Uniti e Francia hanno fatto soffrire gli haitiani per questo "peccato originale".

Gli schiavisti del Sud che dominavano i nascenti Stati Uniti nel 1804 erano terrorizzati dal fatto che la lotta di liberazione di Haiti si sarebbe diffusa. Punirono Haiti e il suo popolo per essersi liberati da soli.

Washington espanse il suo potere, conquistando metà del Messico nel 1848 e ponendosi l'obiettivo di dominare l'emisfero occidentale attraverso la Dottrina Monroe. Operazioni militari statunitensi marciarono in tutta l'America centrale, mentre nel 1898 Cuba e Porto Rico vennero strappate alla Spagna (e al loro popolo).

Con il loro dominio in gioco, nel 1915 gli Stati Uniti imperialisti inviarono militari a occupare Haiti. Le truppe vi rimasero fino al 1934 e lasciarono agli haitiani un despota al potere, "Papa Doc" Duvalier, che governava attraverso l'odiata e temuta banda di miliziani "Tonton Macoutes". Nel 1986 una rivolta popolare espulse definitivamente il figlio di Duvalier, "Baby Doc".

Nel 1990 gli haitiani elessero a grande maggioranza Bertrand Aristide presidente. Il governo democratico e popolare di Aristide aveva appena iniziato a migliorare la vita dei lavoratori e dei contadini haitiani, quando gli ufficiali dell'esercito di Haiti e i Macoute lo rovesciarono nel 1991 con il sostegno degli Stati Uniti.

I regimi succedutisi non riuscirono a stabilizzare Haiti, così gli Stati Uniti intervennero nuovamente nel 1994, sostituendo nel 1995 le loro truppe con le forze delle Nazioni Unite. Ad Aristide fu permesso di tornare sotto la tutela degli Stati Uniti. Sebbene il suo partito, il Fanmi Lavalas, avesse ottenuto dei seggi in parlamento, Aristide venne tenuto fuori dalla carica fino a quando non vinse le elezioni per la presidenza nel 2000.

Aristide contrario all'asservimento del paese agli interessi di Washington e Wall Street, venne sequestrato da un'unità delle Forze speciali statunitensi - presumibilmente erano le sue guardie del corpo - il 29 febbraio 2004 e portato in esilio forzato nella Repubblica Centrafricana.

Seguirono una serie di governi fantocci statunitensi sostenuti da una forza d'intervento dell'ONU, che nel 2010 introdusse il colera nel paese, in un clima di crescente oppressione poliziesca. Nel frattempo, una serie di uragani e inondazioni distruttive e un terremoto devastante nel 2010 destabilizzarono ulteriormente la società haitiana.

Nonostante il ruolo di Washington nel creare disordini ad Haiti, gli Stati Uniti hanno rifiutato l'asilo politico agli haitiani che fuggivano da questi sconvolgimenti.

Il Workers World sostiene l'autodeterminazione di Haiti. Spetta al popolo di Haiti determinare chi e come gestisce il proprio paese. L'intervento militare degli Stati Uniti è volto a proteggere le proprietà statunitensi, ma non ha mai portato ad Haiti prosperità o stabilità. La dominazione statunitense è l'opposto dell'autodeterminazione.

La classe dirigente statunitense - insieme a quella francese - deve ad Haiti un risarcimento per oltre due secoli di crimini. E dovrebbero essere costretti a pagare questi risarcimenti.

Il Workers World si unisce alle numerose organizzazioni popolari haitiane che affermano che Washington deve tenere le mani lontane da Haiti e ritirare le sue truppe ora!


Resistenze.org     
Sostieni Resistenze.org.
Fai una donazione al Centro di Cultura e Documentazione Popolare.

Support Resistenze.org.
Make a donation to Centro di Cultura e Documentazione Popolare.