www.resistenze.org - popoli resistenti - honduras - 24-03-10 - n. 311

da: redsolhonduras.blogspot.com
Traduzione a cura di Adelina Bottero
 
Resistenza honduregna denuncia ingerenza degli Stati Uniti
 
Resistencia 5 estrellas
 
18/03/2010
 
Il Fronte Nazionale di Resistenza Popolare (FNRP) ha denunciato che gli Stati Uniti, attraverso il loro ambasciatore, s’intromettono negli affari interni dell’Honduras e cercano di dividere il movimento costituitosi contro il colpo di stato. Uno dei leader del Fronte ha affermato che le persecuzioni sono aumentate e che “l'ambasciatore degli Stati Uniti sta dirigendo ministri, militari e lo stesso presidente”, Porfirio Lobo. (TeleSur)
 
L'ambasciatore degli Stati Uniti in Honduras, Hugo Llorens, sta “intervenendo negli affari interni del paese”, ha denunciato questo giovedì il Fronte Nazionale di Resistenza Popolare (FNRP), aggiungendo che il diplomatico vuole dividere il movimento. “Stiamo vedendo come l'ambasciatore degli Stati Uniti stia già dirigendo ministri, militari e lo stesso presidente, ed intervenendo negli affari interni del paese”, ha assicurato Carlos H. Reyes, uno dei coordinatori del Fronte.
 
Il dirigente sindacale ha rivelato che si sono incrementate le persecuzioni e le campagne per indebolire il Fronte, da quando l'organizzazione si è manifestata come istanza politica di lotta per un’Assemblea Costituente.
 
Da parte sua, l’editoriale del quotidiano honduregno El Libertador, ha segnalato che così come faceva John Negroponte negli anni ‘80, Llorens governa dal Viale La Paz (dov’è situata l'ambasciata), fa politica, prende decisioni, ordina e cospira.
 
Il giornale fa riferimento alle riunioni svoltesi tra il diplomatico ed i membri del Partito Liberale e di altre organizzazioni con l'obiettivo di dividere il Fronte: “Il Fronte subisce in questi giorni gli attacchi del proconsole. La strategia è sempre la stessa: dìvide et ìmpera”.
 
Il FNRP ha segnalato recentemente mediante un comunicato che gli Stati Uniti, tramite il loro ambasciatore a Tegucigalpa, tentano di legittimare il governo di Porfirio Lobo, successore del regime di fatto. Si servono di un falso dialogo nazionale, per cercare di legalizzare il regime, rifiutato dalla maggioranza della popolazione.
 
“Llorens sta facendo un lavoro di divisione nel paese, pretende di spaccare la resistenza, ma il suo lavoro sporco non gli è riuscito bene”, ha dichiarato il coordinatore nazionale del Fronte, Juan Barahona.
 
Il 14 marzo scorso la Resistenza honduregna ha comunicato in un manifesto la continuazione della lotta “contro i golpisti ed i loro alleati nazionali ed internazionali, pertanto non riconosciamo il governo fraudolento di Porfirio Lobo”. Né rinunceranno all'installazione dell'Assemblea Nazionale Costituente Popolare e Democratica “dove sia riconosciuta ed integrata la diversità di pensiero e di lotte del popolo dell’Honduras”.
 
Il Fronte ha ribadito il non riconoscimento del governo Lobo ed il proposito di convocare una consultazione popolare per installare l’Assemblea Nazionale Costituente il 28 giugno, quando si compirà il primo anno dal colpo di stato militare, in seguito al quale assunse la presidenza di fatto Roberto Micheletti.
 

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